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L’Intelligenza Artificiale può essere sostenibile? Ecco chi ci sta provando davvero


Una nuova alleanza punta a ridurre l’impatto ambientale dell’IA e a orientarla verso gli obiettivi dell’Agenda 2030

Negli ultimi anni, l’Intelligenza Artificiale ha fatto passi da gigante in ambiti come sanità, finanza, industria e logistica. Tuttavia, accanto a questo sviluppo, crescono anche le preoccupazioni per l’impatto ambientale che queste tecnologie comportano. Consumi energetici elevati, infrastrutture sempre più complesse e una filiera spesso opaca rendono urgente una riflessione sul futuro dell’IA dal punto di vista ecologico.

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Nasce da queste premesse la Coalition for Sustainable AI, una nuova alleanza internazionale che riunisce imprese e organizzazioni impegnate a garantire un uso più responsabile e sostenibile dell’Intelligenza Artificiale. Tra i membri fondatori spicca OVHcloud, attore europeo nel settore cloud, noto per il suo impegno nella progettazione di infrastrutture efficienti e a basso impatto ambientale.

Intelligenza Artificiale e ambiente: una sfida doppia

L’obiettivo della coalizione è duplice: da un lato, spingere l’IA a supportare la transizione ecologica, ad esempio attraverso applicazioni per il monitoraggio ambientale, la conservazione della biodiversità o la decarbonizzazione dei processi produttivi. Dall’altro, ridurne gli impatti diretti, spesso trascurati, come:

  • il crescente consumo di energia richiesto dall’addestramento dei modelli;
  • la necessità di server ad alte prestazioni e datacenter sempre più potenti;
  • la mancanza di standard condivisi per valutare e comunicare l’impronta di carbonio dei sistemi IA.

Le soluzioni di OVHcloud per un cloud più green

Tra le realtà che hanno già iniziato a lavorare in questa direzione, OVHcloud ha sviluppato sistemi avanzati di raffreddamento a liquido che riducono drasticamente l’utilizzo di aria condizionata nei datacenter. Un ulteriore passo avanti arriva dalla tecnologia Hybrid Immersion Liquid Cooling, che unisce raffreddamento diretto sui chip e immersione in fluidi dielettrici: una soluzione pensata per le esigenze future dell’IA avanzata.

Parallelamente, l’azienda ha lanciato un Carbon Calculator che aiuta i clienti a monitorare e comprendere l’impatto ambientale delle proprie infrastrutture cloud, contribuendo a una gestione più consapevole delle risorse IT.

Verso standard comuni e trasparenza ambientale

Un aspetto chiave dell’impegno della coalizione è la creazione di metodologie standardizzate per misurare l’impatto ambientale delle tecnologie IA, lungo tutto il loro ciclo di vita: dalla progettazione alla dismissione.

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Inoltre, si promuove una rendicontazione trasparente da parte delle aziende, per garantire che lo sviluppo tecnologico non sia disgiunto dalla responsabilità ambientale. La priorità va anche alla ricerca e allo sviluppo di modelli IA meno energivori, pensati sin dall’origine per essere più sostenibili.





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