Alternanza scuola lavoro già a quindici anni, al secondo anno delle superiori: questo quanto contenuto nel Decreto Pnrr-Scuola all’esame oggi, 30 aprile, della Commissione Cultura del Senato. Negli allegati al decreto viene scritto che negli istituti tecnici “nel primo biennio, oltre alle attività orientative collegate al mondo del lavoro e delle professioni, è possibile realizzare, a partire dalla seconda classe, i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento”.
Come riporta Ansa, la misura è innovativa rispetto alla legge attuale che prevede l’alternanza scuola lavoro solo nell’ultimo biennio.
Le prime reazioni
“Siamo assolutamente contrari alla norma contenuta all’interno del decreto Pnrr Scuola che anticipa il PCTO, la vecchia alternanza scuola-lavoro, per gli studenti del secondo anno degli istituti tecnici. A 15 anni, ancora in età da obbligo formativo, si deve stare a scuola e non in fabbrica o nelle aziende. Un ritorno indietro a quando la scuola era di classe e c’era chi poteva studiare mentre gli altri erano braccia per lavorare. Spedire adolescenti sui luoghi di lavoro è pericoloso e le morti di studenti avvenute negli anni precedenti non hanno insegnato niente. Il governo Meloni piega la scuola italiana alle richieste del mondo produttivo a scapito delle attività didattiche. Ci batteremo in commissione e in Aula affinché questa norma non passi. Meloni e Valditara ritirino questa vera e propria aziendalizzazione dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO)”, lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.
Il M5s parla di “logica dell’impresa prima dell’istruzione”, come riporta La Stampa.
Alternanza scuola lavoro, secondo gli studenti è utile?
Alternanza scuola lavoro, come la vivono gli studenti? Si tratta davvero di un buon modo per inserirsi nel mondo del lavoro o è più scuola che lavoro? A rivelarlo è Skuola.net, sulla base dell’ultimo Rapporto AlmaDiploma sul “Profilo dei diplomati”.
Secondo l’analisi, solo la metà di chi ha concluso il percorso delle superiori nel 2024 – il 58,6% – ha svolto effettivamente attività di stage in imprese. Nei tecnici e nei professionali il tirocinio è la forma più diffusa di PCTO (oltre 8 su 10), nei licei è assolutamente quella minoritaria. Con buona pace di chi aveva in mente l’alternanza scuola-lavoro per avvicinare i giovani liceali al mondo del lavoro.
A farla da padrone – per il 76,8% degli intervistati – sono i surrogati di tali esperienze, ovvero attività di orientamento riconosciute all’interno dei PCTO. Formule come ‘Impresa in Azione’ (11,9%), ‘Impresa Formativa Simulata’ (9,6%) e il ‘Service Learning’ (6,1%).
Non sorprende che gli studenti assolutamente soddisfatti delle attività di PCTO siano poco più del 20%, con una decrescita costante dal 2020 in poi: cinque anni fa i diplomati che ritenevano molto utile l’alternanza erano oltre il 30%.
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