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è un mondo alla rovescia”


“Basta propaganda, il governo descrive un mondo alla rovescia. Quando invece la precarietà aumenta, i giovani scappano, i salari scendono. E si continua a morire sul lavoro”. Così Maurizio Landini intervistato da La Repubblica subito dopo aver visto il video-spot della premier Meloni.

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GLI INVESTIMENTI DEL GOVERNO

“I primi 600 milioni esistono già, stanziati per bandi Inail appena usciti. Gli altri 650 milioni sono soldi di imprese e lavoratori versati sempre all’Inail e da impiegare proprio su salute e sicurezza”, dice Landini. “Siamo pronti a entrare nel merito. Non ci possono vendere due volte la stessa cosa. O vantarsi di risorse aggiuntive che non ci sono”.

IL BLUFF DELLA PATENTE A CREDITI

Sul tema della sicurezza “non è quello che proponevamo, infatti la chiamano patente a crediti. Basta l’autocertificazione e l’iscrizione a una Camera di commercio per poter lavorare. Chi ha una certificazione Soa è pure esentato. E poi vale solo per i cantieri: meno della metà delle imprese ce l’ha”.

MORTI SUL LAVORO, INVESTIRE SULLE CAUSE

Per il segretario generale della Cgil bisogna “intervenire a monte, sulle cause di morti e infortuni. Cancellare il subappalto a cascata e le forme di lavoro precario. Contrastare la logica degli appalti al massimo ribasso. Assumere più ispettori e medici Inail e incrementare il personale della medicina preventiva della sanità territoriale. Rendere la formazione obbligatoria”. In definitiva: “Introdurre per tutte le imprese una vera patente a punti”.

IL CORDOGLIO NON BASTA

“Un problema sulla sicurezza evidentemente esiste. E anche la premier ora l’ammette: i suoi provvedimenti non funzionano perché sono sbagliati. Non passa giorno senza una tragedia”. Per il leader della Cgil i richiami del presidente della Repubblica “si fanno sempre più forti. La salute deve diventare un investimento, non può essere considerato un costo. È un tema di diritti negati: alla vita, alla dignità, a un lavoro pagato il giusto”.

I VERI DATI SULL’OCCUPAZIONE

Altro che lavoro di qualità, “i dati bisogna saperli leggere.Quando vedo che 550 mila giovani dal 2011 al 2023 sono scappati dall’Italia, di cui il 43% laureato, perché qui trovano contrattini e paghe basse, mi chiedo in quale mondo vive la premier. Il suo governo ha allargato la precarietà”, sottolinea il segretario generale della Cgil. E aggiunge: “Crescono i contratti a tempo, anche quelli che non superano il mese, e i part time involontari. Le donne hanno il livello più basso di occupazione d’Europa”.

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SALARI SEMPRE PIù BASSI

Altra bufala del governo sono gli stipendi in risalita. “Per niente – dice Landini – visto che questo governo sta programmando la riduzione delle retribuzioni dei dipendenti pubblici proponendo un aumento del 6% a fronte del 17% di inflazione degli ultimi anni. Ci sono poi i contratti dei metalmeccanici, delle telecomunicazioni e dei multiservizi bloccati perché le imprese, seguendo la linea del governo, non vogliono incrementare il valore reale dei salari. Gli unici aumenti sono quelli ottenuti dal rinnovo dei contratti nazionali grazie all’azione sindacale. Il governo non si prenda meriti che non ha”.

IL VOTO PER I REFERENDUM

E infine l’invito di Landini ad andare a votare l’8 e il 9 giugno. “Per i referendum che rimettono al centro il valore del lavoro, della cittadinanza e della democrazia. Una parte di questo Paese ancora non è informata sui referendum e non sa che si può votare per cambiare un modello di fare impresa che uccide e sfrutta le persone”.



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