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Primo Maggio, Proietti rilancia il lavoro come motore di dignità e sicurezza


La Festa del Lavoro in Umbria è stata celebrata quest’anno con cortei e manifestazioni in molte città, dalla tradizionale festa regionale a Orvieto – teatro di una recente tragedia sul lavoro – alle iniziative dei sindacati a Perugia, Terni e altrove.

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Ad Orvieto i sindacati hanno lanciato un appello unanime: “la priorità sia la sicurezza, la tutela, la salute, non il profitto”. Contemporaneamente, a Perugia, nella Prefettura di Piazza Italia, si è svolta la cerimonia di consegna delle Stelle al Merito del Lavoro, un evento presieduto dal prefetto di Perugia Francesco Zito in cui 14 lavoratori umbri sono stati insigniti delle onorificenze per laboriosità e rettitudine. 

Nella stessa occasione la presidente della Regione, Stefania Proietti, ha pronunciato un discorso pubblico incentrato su due temi principali: il ruolo del lavoro come fondamento di dignità e coesione sociale e la proposta di un nuovo patto per la sicurezza nei luoghi di lavoro. La relazione ufficiale della governatrice ha unito spirito di festa e concretezza politica, invitando istituzioni, imprese e lavoratori a collaborare per obiettivi comuni.

Proietti: “Il lavoro è dignità e coesione sociale” – Il messaggio del Primo Maggio 2025 in Umbria

Nel suo intervento Proietti ha subito ribadito il valore sociale del lavoro, ricordando che “il lavoro è il cuore pulsante della dignità umana e della coesione sociale”. Ha spiegato che celebrare il Primo Maggio significa rinnovare l’impegno per costruire “una società più giusta, che metta al centro la persona”.

Queste parole, pronunciate dall’alto della carica istituzionale, risuonavano nel contesto delle manifestazioni sindacali, richiamando l’attenzione sulle disuguaglianze: come ha aggiunto la presidente, il lavoro rimane “la leva più potente per combattere le disuguaglianze, per valorizzare i giovani e sostenere le famiglie”, offrendo speranza a chi oggi vive ai margini. Proietti ha auspicato un’Umbria capace di “trattenere i talenti e di attrarre imprese sane, innovative e responsabili”, “terra generativa di nuove opportunità”.

Ha inoltre ribadito che una crescita economica sostenibile è possibile solo se punta all’equità e alla giustizia sociale, riaffermando che nessuno deve essere lasciato indietro nello sviluppo dell’Umbria. Il discorso ha riconosciuto le persistenti forme di precarietà: Proietti ha invitato a riflettere sulle situazioni difficili di giovani, donne, chi vive nelle aree interne o ha disabilità, promettendo impegno concreto per garantire a tutti pari opportunità di lavoro e dignità.

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Patto per la sicurezza sul lavoro: l’annuncio di Proietti per cambiare l’Umbria

Nella seconda parte del discorso, la presidente si è concentrata sul tema della sicurezza nei cantieri e nelle fabbriche. Nel contesto di rinnovata allerta per il “triste primato” umbro delle morti sul lavoro, Proietti ha assicurato che “come Regione non ci rassegniamo a questo podio”: i piani di vigilanza sono stati rilanciati, ma ora si intende “andare oltre”.

Ha annunciato politiche nuove, spiegando che si vuole coinvolgere ogni livello della società nella prevenzione: dalla diffusione di una cultura della sicurezza nelle scuole fino all’introduzione di “premi e incentivi per le imprese che investono e innovano sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”. Su questa linea nasce il progetto più ambizioso, il patto per la sicurezza: “Vogliamo creare un patto per la sicurezza tra tutte le istituzioni, le parti sociali e le parti datoriali, per un cambio di paradigma che permetta all’Umbria di voltare pagina”.

Proietti ha infine rivolto un pensiero alle persone più vulnerabili: ricordando le circa 950mila persone con disabilità in attesa di inserimento lavorativo, ha annunciato iniziative regionali per garantir loro dignità e vera partecipazione.

Il discorso si è chiuso richiamando le parole di Papa Francesco“A nessuno manchi il lavoro, la dignità del lavoro e la giusta retribuzione”, con un appello finale di speranza e responsabilità collettiva rivolto a tutte le lavoratrici e i lavoratori umbri. Il pubblico – tra cui autorità locali, esponenti sindacali e lavoratori premiati – ha applaudito le parole della presidente, nel segno di un rinnovato impegno collettivo sui temi del lavoro e della sicurezza.



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