2 Maggio 2025 | Tempo lettura: 3 minuti
Il consorzio CAES si impegna da anni per ridurre la propria impronta attraverso scelte mirate che vanno dalla digitalizzazione all’uso di energia proveniente da fonti rinnovabili al 100%.
CAES ha sempre prestato un’attenzione particolare al tema del rispetto dell’ambiente. Il consorzio si è negli anni orientato verso una serie di scelte di forte connotazione ecologica a partire dalla digitalizzazione, e quindi all’eliminazione di carta, stampe e spedizioni, per i clienti e per chi lavora in CAES promuovendo un impatto e un beneficio diffuso.
Dal 2024 è stato messo a disposizione dei consumatori lo strumento di firma digitale FEA OTP per la sottoscrizione di tutte le polizze. Inoltre, sempre dal 2024, è digitale l’intero processo di adesione alle polizze assicurative. Tramite tale informatizzazione il cliente può evitare di restituire i documenti contrattuali in formato cartaceo contribuendo a una importante riduzione della carta utilizzata. Nel 2024 CAES ha evitato ai propri acquirenti di stampare e spedire circa 1700 polizze. La scelta di un processo più sostenibile si traduce anche in una semplificazione delle procedure per chi le adotta.
Con l’inizio del 2025 si sta progressivamente smantellando anche l’archivio cartaceo: tutte le pratiche emesse dall’1 gennaio, salvo situazioni particolari, sono archiviate solo digitalmente. Nei casi in cui si usi ancora la carta, sia per le stampe prodotte che per tutto il materiale di comunicazione, si tratta di carta riciclata e certificata. Pur comportando dei costi superiori rispetto all’acquisto di carta tradizionale, essa consente un risparmio dal punto di vista delle risorse naturali: -100% di legno, -79% di acqua, -73% di energia e -42% di CO2 emessa.
«Se grazie alla digitalizzazione l’uso di carta così come l’utilizzo del servizio di spedizioni tende a diminuire nel tempo, la scelta di apparecchiature elettroniche ed informatiche adeguate è un ulteriore tema a cui prestiamo particolare attenzione per contenere il nostro impatto ambientale. La nostra azienda si interroga molto rispetto a questi temi e cerchiamo di ridurli in maniera proattiva. L’obiettivo è puntare su strumenti a basso consumo», commenta Elena Peverada, assistente di direzione del consorzio CAES.
Sebbene la digitalizzazione rappresenti un passo importante verso la riduzione dell’uso di carta e l’eliminazione delle spedizioni fisiche, è fondamentale ricordare che anche il digitale ha un impatto ambientale. L’energia necessaria per alimentare server, data center e dispositivi elettronici, così come le risorse impiegate nella produzione e nello smaltimento delle apparecchiature, comportano un crescente consumo di risorse e un’impronta ecologica rilevante.
CAES si è negli anni orientato verso una serie di scelte di forte connotazione ecologica a partire dalla digitalizzazione
Per questo motivo, la digitalizzazione sostenibile non può essere considerata un traguardo in sé, ma un percorso che richiede scelte attente: dall’adozione di dispositivi a basso consumo energetico all’uso di fornitori di energia rinnovabile, fino all’ottimizzazione dei processi digitali per ridurre il carico sui sistemi informatici.
Anche per questo CAES ha fatto una scelta di fondo: è socia della cooperativa fornitrice ènostra e da essa si rifornisce di energia proveniente da fonti rinnovabili al 100%. Le scelte di CAES si basano su criteri etici e di sostenibilità che sono parte del DNA dell’impresa: anche gli investimenti relativi allo smart-working per i lavoratori vanno in questa direzione, evitando la produzione di CO2 causata dagli spostamenti soprattutto per chi abita lontano dalla sede lavorativa.
Il consorzio si impegna anche a sostenere eventi e iniziative legate all’economia solidale e alla transizione ecologica per promuovere valori condivisi e rafforzare il legame tra etica e business. Parte delle risorse generate dalle attività di CAES viene reinvestita in progetti sociali e ambientali, sottolineando il suo impegno nel creare un impatto positivo sul territorio.
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