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TUTTOFOOD Milano: Fondazione per la Sostenibilità Digitale presenta risultati della ricerca “Agrifood: la sfida della sostenibilità digitale”


In occasione di TUTTOFOOD Milano, il più grande evento dedicato al settore agroalimentare, la Fondazione per la Sostenibilità Digitale, la prima istituzione di ricerca in Italia specializzata nella sostenibilità digitale e nei suoi effetti ambientali, economici e sociali, ha presentato i risultati della ricerca “Agrifood: la sfida della sostenibilità digitale”. Questo studio ha esplorato come quattro diverse generazioni italiane – Generazione Z (18-28 anni), Millennial (29-44 anni), Generazione X (45-60 anni) e Baby Boomer (61-75 anni) – percepiscano e reagiscano al ruolo delle tecnologie nella sostenibilità, con particolare attenzione al settore agroalimentare, così come si legge su mediakey.it.

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Nel 2024, il settore agricolo italiano ha segnato un anno record, come evidenziato dai dati Istat. L’Italia è diventata il paese leader nell’UE per valore aggiunto agricolo, con 42,4 miliardi di euro, superando la Spagna (39,5 miliardi), la Francia (35,1 miliardi) e la Germania (31,9 miliardi). Il fatturato complessivo del settore agroalimentare è salito a 586,9 miliardi di euro, con un valore aggiunto pari al 19% del PIL nazionale (+69% rispetto a dieci anni fa). L’intera filiera agroalimentare, che include agricoltura, industria alimentare, distribuzione e ristorazione, ha mostrato un significativo incremento, con una crescita dell’8,4% rispetto al 2021 e del 29% rispetto al 2015. Il settore impiega circa 4 milioni di lavoratori in 740.000 aziende agricole, 70.000 imprese alimentari, 330.000 attività di ristorazione e 230.000 punti vendita (dati Unioncamere).

Lo studio condotto dall’Osservatorio, in collaborazione con l’Istituto di Studi Politici San Pio V, è stato realizzato tramite interviste CATI/CAMI, con l’analisi dei dati basata sull’indice DiSITM (Digital Sustainability Index), sviluppato dalla Fondazione.

Secondo i risultati della ricerca, è necessario adottare un nuovo approccio digitale per sfruttare appieno le opportunità che la tecnologia può offrire al settore agrifood.

Lo studio ha rivelato notevoli differenze tra le generazioni per quanto riguarda il digitale e la sostenibilità. Il 48% della Generazione Z e il 33% dei Millennial si definiscono utenti digitali attivi e impegnati su temi di sostenibilità. Nelle generazioni più anziane, invece, l’interesse per la tecnologia e la sostenibilità è più limitato, con solo il 32% della Generazione X e il 52% dei Baby Boomer che usano poco la tecnologia e non attribuiscono grande valore alla sostenibilità.

Tuttavia, il 67% degli italiani riconosce che la digitalizzazione è un fattore importante per la crescita del settore agroalimentare. Questa opinione è condivisa dal 71% dei Baby Boomer e della Generazione Z, dal 66% della Generazione X e dal 63% dei Millennial, che vedono nella digitalizzazione un’opportunità per migliorare l’efficienza e promuovere la sostenibilità del settore.

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In generale, la consapevolezza sul potenziale delle tecnologie digitali è alta: il 66% degli intervistati ritiene che queste tecnologie siano fondamentali per migliorare l’esperienza nel settore agroalimentare. La Generazione Z è la più entusiasta, con il 71%, seguita dalla Generazione X e dai Baby Boomer (entrambi al 66%) e dai Millennial (63%).



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