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D’Orsogna vola a Roma e Acquaroli lo benedice. I tour operator: «Ma ora?»


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ANCONA «Il nuovo incarico all’Enac di Alex D’Orsogna sarà una grande opportunità per tutto il sistema aeroportuale marchigiano». Francesco Acquaroli è ottimista nel commentare la notizia dell’addio del numero uno dell’Aeroporto di Ancona, pubblicata in anteprima sulle pagine di ieri del Corriere Adriatico. Per il governatore si tratta di un fatto positivo da accogliere con grande soddisfazione «perché – spiega – credo possa essere importante avere in quel ruolo un professionista che conosce l’Aeroporto delle Marche e le dinamiche del territorio».

L’ok del presidente

Insomma Acquaroli sceglie di vedere il lato positivo: è vero che le Marche perdono uno dei loro migliori manager, una figura che, ricorda il governatore, «in questi anni alla guida del nostro aeroporto ha invertito la rotta e rilanciato uno scalo con un record di passeggeri e un bilancio in positivo per la prima volta nella storia», ma è anche vero che guadagnano un’importantissima pedina sullo scacchiere che conta a Roma. La speranza del presidente della Regione è che D’Orsogna faccia tesoro di questi due anni e mezzo di esperienza marchigiana e, nelle nuove vesti di dg dell’Enac, rilanci gli hub considerati secondari «che invece sono strategici per imprese, investimenti e turismo», specifica Acquaroli.

 

Un guaio per i tour operator

Proprio dal settore turistico però arrivano i timori più forti per il cambio al vertice dell’Aeroporto di Ancona. «Da amico di D’Orsogna sono contento perché è una nomina importante – commenta Ludovico Scortichini, ceo di Go World – ma da imprenditore locale penso che sia un guaio, perché trovare un sostituto all’altezza di Alex non sarà affatto facile». Ancora più duro il presidente di Inside Marche Live, Federico Scaramucci: «Questa nomina ci coglie di sorpresa e mi sembra una fregatura». Dalle parole dei tour operator filtrano preoccupazione e delusione. «Lo hanno chiamato all’Enac proprio ora che le cose iniziavano a funzionare meglio, che iniziavamo ad avere più passeggeri, che i conti dello scalo stavano tornando in ordine. Questa decisione ci mette molto in difficoltà», aggiunge Scaramucci, allarmato soprattutto dalle tempistiche dell’annuncio alla vigilia della stagione estiva.

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Pro e contro

La teoria di Acquaroli secondo cui D’Orsogna all’Enac sarà una risorsa per le Marche lascia perplessi gli operatori turistici. «Nel suo nuovo incarico, Alex si occuperà dei grandi aeroporti – dice Scortichini -, se fossimo Fiumicino direi che la sua nomina ci avvantaggia, però siamo Ancona». Scaramucci è titubante: «Cosa ci facciamo con D’Orsogna a Roma? È un vanto di cui si può fregiare la Regione, ma a noi non dà vantaggi. L’Enac è un organismo di controllo, noi abbiamo bisogno di voli e passeggeri». Preoccupa anche il fatto che si dovrà ricominciare tutto da capo con una persona nuova. E non è detto che si tratti di una figura abile a costruire relazioni solide in poco tempo come è stato D’Orsogna.

«In due mesi è riuscito a mettere d’accordo Regione, sindaci e forze economiche. La continuità territoriale è stata il suo capolavoro», lo esalta Scortichini. Per Scaramucci la priorità del nuovo manager del Sanzio deve essere la tratta Ancona-Amsterdam, visto che i turisti olandesi sono secondi per presenze nelle Marche ma non c’è un volo diretto. Anche Scortichini traccia un profilo del successore di D’Orsogna: «Un giovane con la voglia di crescere, con le competenze e con un po’ di esperienza all’estero, necessaria per essere in contatto con i vettori più importanti, e che sia bravo anche nel settore non avio. Non sarà facile, putroppo non esiste un Alex D’Orsogna 2».





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