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Dal 6 maggio il Festival della sostenibilità per la prima volta in provincia di Reggio


Una sessantina di eventi in tutta la provincia di Reggio, oltre trenta espressioni del mondo imprenditoriale e sociale reggiano (tra cui anche Confcooperative Terre d’Emilia) impegnate in incontri, approfondimenti tecnici, laboratori e visite guidate: sono questi i numeri del Festival dello sviluppo sostenibile, la più grande rassegna nazionale dedicata alla promozione della sostenibilità ambientale, economica e sociale, promossa da nove anni dall’ASviS – Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile e che nel 2025 approda per la prima volta in provincia di Reggio.

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L’edizione reggiana del festival, in programma dal 6 al 23 maggio, è organizzata dalla cooperativa sociale L’Ovile (che vede impegnati gran parte dei suoi 400 dipendenti, la metà dei quali in condizione di fragilità, proprio in servizi ambientali e nell’educazione alla sostenibilità), con il patrocinio dell’Università di Modena e Reggio e dei Comuni di Reggio Emilia, Correggio, Novellara, Rubiera e Scandiano.

Dal 6 al 23 maggio sono in programma numerosi incontri che, dalla Bassa reggiana all’alto Appennino, coinvolgeranno associazioni imprenditoriali, istituti di ricerca, amministrazioni locali, imprese e cittadini “in un viaggio straordinario all’interno di un mondo della sostenibilità che riguarda non solo l’ambiente, ma tutti quegli aspetti (dai sistemi produttivi, al lavoro, ai servizi alla persona, alla giustizia sociale) che possono assicurare sviluppo diffuso, inclusivo e duraturo”, ha sottolineato il presidente della cooop L’Ovile, Valerio Maramotti.

“Il coinvolgimento di tanti protagonisti dello sviluppo locale corrisponde anche al desiderio di valorizzare l’impegno che già oggi viene messo in campo da molte realtà del territorio per attivare modelli di sviluppo più responsabili e sostenibili, mettendo in luce il lavoro che in tal senso si realizza all’interno e grazie alle comunità locali. Proprio per questo gli eventi proposti dal festival sono dislocati in tanti e diversi luoghi del territorio provinciale, mobilitando risorse, passioni ed esperienze che, insieme, contribuiscono anche a generare attrattività e condizioni di vita migliori per tutti”.

“Il mondo della ricerca – ha sottolineato Anna Maria Mercuri, docente del dipartimento di Scienze della vita di Unimore – è impegnato su più fronti per fornire un contributo fondamentale: da un lato, alcuni settori portano proposte nuove per un’evoluzione sostenibile dei sistemi produttivi, dall’altro gli ambiti più legati alla biologia, come quello di cui mi occupo, lavora per formare i futuri cittadini e i decisori allo sviluppo di servizi alla persona coerenti con la piena sostenibilità ambientale. La partecipazione attiva agli eventi dei prossimi giorni vuole sottolineare proprio questo impegno e, al tempo stesso, testimoniare che l’università investe molto nella formazione su questi temi, insegnando approcci e metodi che concretamente e quotidianamente possono trovare applicazioni all’interno del sistema produttivo, preoccupandosi di coniugare gli aspetti produttivi con le necessità di tutela dell’ambiente, motivando a un uso più accorto delle risorse e spiegando che questo porta al benessere stesso di ogni azienda”.

“L’obiettivo – ha aggiunto l’assessore alla cura della città del Comune di Reggio Davide Prandi – è quello di diffondere e radicare una nuova cultura della sostenibilità, e proprio per questo è importante coinvolgere tutti i soggetti che, con le loro prassi, possono contribuire al rispetto e alla valorizzazione di risorse comuni. Sono azioni che richiedono una responsabilità collettiva sulla tutela di un patrimonio comune, evitando di delegare unicamente al pubblico ciò che potrebbe rivelarsi soltanto un’azione di contenimento rispetto ai guasti provocati da prassi irrispettose dell’ambiente”.

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Le iniziative del festival sono promosse da una pluralità di soggetti: Arca, Bio Reggiano – Distretto Biologico, Campagna Amica Reggio Emilia, Caseificio Villa Curta, Cna Reggio Emilia, Confagricoltura Reggio Emilia, Confcooperative Terre d’Emilia, Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale, Consorzio Oscar Romero, Consorzio Parmigiano Reggiano, Consorzio Quarantacinque, Decathlon, Ecosapiens, EduIren, Fondazione E-35, Fotografia Europea, Gruppo di palinologia e paleobotanica della Società botanica italiana (Gpp-Sbi), International Kids, Iren, Laboratori Aperti – Chiostri di San Pietro, Legacoop, Lions Club Reggio Emilia, Parco nazionale Appennino Tosco-Emiliano, Reggionarra, Sabar – Servizi ambientali Bassa Reggiana, Unindustria Reggio Emilia.






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