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Simona Bordonali: sul Brescia Calcio la politica non può tacere: nel 2023 non fu il suo silenzio a salvare la squadra ma il mio intervento parlamentare


Seguo da tempo con attenzione le vicende del Brescia Calcio e, da parlamentare della Lega, sono già intervenuta in passato per difendere gli interessi della squadra e della sua tifoseria. In questo momento, di fronte all’incertezza che circonda il futuro del club, ritengo doveroso ribadire la mia preoccupazione.

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Le parole della sindaca Laura Castelletti, che riduce a semplice strumentalizzazione politica le legittime domande sollevate sul futuro della squadra dai gruppi di centrodestra in Loggia, sono fuori luogo e prive di visione. Il Brescia Calcio è parte integrante dell’identità cittadina e rappresenta non solo una passione popolare che unisce migliaia di tifosi in tutta la provincia, ma anche un asset economico e sociale per il territorio.

È grave che l’amministrazione comunale continui ad evitare risposte chiare su una vicenda che coinvolge anche un bene pubblico come lo stadio Rigamonti, di proprietà del Comune. Davanti al rischio di immobilizzare un capitale pubblico e perdere un punto di riferimento per la comunità, la Giunta non può limitarsi al silenzio o a rispondere con polemiche.

Vorrei ricordare alla sindaca Castelletti che non fu certo il silenzio della politica a salvare la squadra, ma al contrario fu un intervento politico chiaro, diretto e documentato a tutelare i diritti del Brescia Calcio. Nell’estate del 2023, quando il Brescia fu ripescato in Serie B, mi mobilitai pubblicamente per segnalare le gravi irregolarità legate alla posizione della Reggina, conducendo una battaglia basata sulla trasparenza e sul rispetto delle regole.
Un intervento che lo stesso Brescia Calcio ha riconosciuto ufficialmente, nel comunicato diffuso dopo la sentenza del Consiglio di Stato, come contributo decisivo al risultato ottenuto.

Oggi, come allora, non è il momento del silenzio, ma dell’impegno. Chi fa impresa, come nel caso di Cellino, ovviamente e giustamente non prende ordini dalla politica, ma attraverso un dialogo costruttivo con l’amministrazione si può comprendere se esiste una reale volontà di investire insieme e se si crede davvero nella causa.
Questo è già avvenuto in altri ambiti sportivi, come nel caso del basket, dove la collaborazione tra pubblico e privato ha portato risultati concreti.
Non si vince sempre, ma conta anche come si perde: affrontare le difficoltà insieme può cambiare l’esito non solo della singola partita, ma dell’intero campionato.
E se l’amministrazione comunale non vuole assumersi il compito di guidare una riflessione seria e concreta sul futuro del club, allora non può nemmeno permettersi di attaccare chi, con senso di responsabilità, lo fa.
L’attacco della sindaca Castelletti alla conferenza stampa del centrodestra, colpevole a suo dire di essersi svolta sotto simboli partitici, è fuori bersaglio e irrispettoso verso i tifosi. Le conferenze stampa si tengono regolarmente nelle sale dei gruppi consiliari, dove è normale la presenza di manifesti di partito.
Ma questo nulla toglie alla legittimità dell’iniziativa e alla serietà dell’impegno di chi – al di là della propria storia politica – segue da anni il Brescia Calcio con passione personale e costanza.
I tifosi lo sanno bene: sanno chi c’è sempre stato per la squadra, senza bisogno che si creino scontri inutili e pretestuosi, come quelli alimentati dalla sindaca.

 

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Simona Bordonali



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