Torna a Salerno Agrifood Future Research, l’appuntamento che unisce giovani, imprese, accademia e istituzioni per ripensare il sistema agroalimentare italiano, con uno sguardo concreto e condiviso verso la sostenibilità. Il 9 maggio 2025, in occasione della Festa dell’Europa, la Sala Pasolini diventa ancora una volta il cuore del dialogo tra chi produce, chi studia e chi innova, con un focus specifico sulle sfide ambientali che stanno trasformando profondamente l’agroindustria nel Mezzogiorno.
Secondo i dati diffusi in apertura dal Centro Studi delle Camere di Commercio – Istituto Tagliacarne, nell’ambito del progetto PNRR GRINS (Growing Resilient, Inclusive and Sustainable), quasi 9 aziende alimentari su 10 nel Sud Italia subiscono l’impatto diretto del cambiamento climatico. Una su due è esposta a rischi fisici o di transizione, mentre tutte prevedono un aumento degli investimenti in sostenibilità entro il 2026. Cresce quindi la consapevolezza, ma restano forti le barriere economiche: costi elevati, mancanza di competenze e difficoltà di accesso alla finanza sostenibile sono i principali ostacoli al cambiamento.
“Quasi il 90% delle imprese alimentari del Mezzogiorno è già colpito dagli effetti del cambiamento climatico – dichiara Andrea Prete, Presidente di Unioncamere e della Camera di Commercio di Salerno –. È un segnale forte. Ma da soli non ce la fanno. Servono strumenti, incentivi, formazione, un sistema che accompagni davvero le imprese nel percorso di transizione”. Un monito chiaro che segna la rotta dell’intera giornata.
Agrifood Future Research non è solo un evento, ma una vera piattaforma nazionale di innovazione. Lo ricorda anche Alex Giordano, direttore scientifico della manifestazione: “Mettere in dialogo ricerca, impresa e giovani talenti è la nostra missione. Oggi serve uno spazio reale di confronto, dove l’innovazione si radica nei territori e diventa soluzione concreta”.
Dalle 10:00 in poi, sul palco della Sala Pasolini si alterneranno protagonisti del mondo scientifico, produttivo e istituzionale. La tavola rotonda del mattino, moderata da Luigi Chiarello, vedrà dialogare nomi di primo piano come Ermete Realacci (Fondazione Symbola), Albino Maggio (Università Federico II) ed Emanuela Russo (Ordine dei Tecnologi Alimentari), con uno sguardo approfondito sulle strategie di adattamento climatico e le buone pratiche aziendali.
Il pomeriggio, guidato dalla giornalista Barbara Carfagna (RAI), sarà invece dedicato all’innovazione digitale: si parlerà di intelligenza artificiale, open data e intelligenza collettiva, sempre con un approccio territoriale, attraverso casi studio e testimonianze di giovani imprenditori agricoli. Momento clou sarà la premiazione degli Agrifood Future Award, che valorizza le migliori tesi di laurea su temi come agricoltura 4.0, sostenibilità ambientale e transizione digitale.
A chiudere i lavori sarà lo sguardo lungimirante della Commissione Europea ed EIT Food, con la presentazione della Vision for European Agri-Food Systems by 2040: una roadmap per un sistema agroalimentare giusto, rigenerativo e connesso ai territori, dove la sostenibilità non è solo un obiettivo, ma una direzione strutturale.
L’edizione 2025 di Agrifood Future Research conferma così la sua natura di laboratorio di idee e alleanze operative, dove si progetta insieme un futuro possibile per l’agroalimentare del Sud e d’Europa. Un’occasione per mettere a terra soluzioni, valorizzare competenze e investire davvero nei giovani e nei territori.
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