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Sicurezza sul lavoro, incontro governo-sindacati. C’è Meloni: “Premi fiscali a chi investe”. Apertura sui subappalti


Fondi più robusti, tavoli tecnici con i ministeri, potenziamento dei premi fiscali alle imprese che investono in prevenzione e un’apertura anche sulle regole nella catena dei subappalti con l’obiettivo di rafforzare controlli e responsabilità. Alla fine Giorgia Meloni presiede il tavolo a Palazzo Chigi fra il governo e i sindacati per l’illustrazione di proposte e iniziative per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. In quattro ore di faccia a faccia si susseguono molti annunci e quasi nulla di concreto se non la quantificazione dei soldi che l’esecutivo ha intenzione di stanziare: 1,2 miliardi di euro che al momento non si sa a cosa serviranno. Numeri che, in realtà, erano già previsti. Così come, lo fa notare il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, il governo parla ora della catena degli appalti quando il referendum è ormai dietro l’angolo.

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“Abbiamo reperito insieme all’Inail altri 650 milioni di euro. Risorse che, che insieme ai 600 milioni già disponibili dei bandi Isi Inail 2024, portano ad oltre un miliardo e 200 milioni le risorse disponibili per realizzare una serie di interventi concreti a tutela dei lavoratori e, di conseguenza, anche dei datori di lavoro”, ha affermato la presidente del Consiglio che anche annunciato la nomina di Stefano Caldoro – ex ministro del governo Berlusconi ed ex governatore della Campania, nonché presidente del Nuovo Psi – a suo consigliere per le relazioni con le parti sociali.

L’estensione del finanziamento è “un segno della nostra determinazione sul tema Intendiamo destinare queste risorse al finanziamento di una serie di misure che stiamo studiando e che vogliamo discutere insieme a voi, in questa sede ma anche nei tavoli tecnici successivi che potranno essere avviati con i ministeri competenti e ovviamente siamo qui anche per ascoltare le proposte che arrivano”, ha spiegato Meloni che – davanti a Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Usb, Cida, Cisal, Confedir, Confintesa, Confsal, Ciu, Cse – era accompagnata dal vicepremier Antonio Tajani, dai ministri Marina Calderone (Lavoro), Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy), Tommaso Foti (Affari europei, politiche di coesione e Pnrr), il sottosegretario Lucia Albano (Economia) e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Presente anche il presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo.

Meloni ha aggiunto che il governo vuole “continuare a premiare le imprese che investono in prevenzione, potenziando ad esempio il meccanismo del cosiddetto ‘bonus-malus’ relativo al calcolo dei premi Inail” annunciando lo studio delle “modalità che ci consentono di rivedere il bonus per l’andamento infortunistico favorevole, agendo sulla variazione delle aliquote Inail vigenti, con l’obiettivo di incentivare ancora le aziende ad adottare comportamenti virtuosi per la prevenzione del rischio infortunistico”. Nelle intenzioni del governo, questo modus operandi dovrebbe riguardare anche il settore agricolo “con una revisione delle tariffe attuali, ormai superate, e una riduzione aggiuntiva dei premi per le imprese che aderiscono alla rete agricola di qualità e che adottano delle misure di prevenzione specifiche”.

Da un lato Landini ha parlato di una “disponibilità del governo, almeno sulla carta, ad affrontare il tema” ma dall’altro, in particolare sui subappalti, ha rivendicato: “Ho detto con una battuta al governo: guardate che se vogliamo risolvere il problema abbiamo immediatamente un referendum. Quindi tutti quelli che vogliono hanno una soluzione”. Il leader della Cgil ha comunque ha sottolineato che “per la prima volta” l’esecutivo “ha dichiarato la disponibilità a confrontarsi su tutta una serie di temi” e che ora andranno verificate le risposte. Landini ha anche chiesto un incontro specifico sulla proposta del ministro degli Affari Europei Tommaso Foti di dirottare sul tema della sicurezza anche alcune risorse del Pnrr, attraverso una revisione del piano.

Cauto anche il numero uno della Uil Pierpaolo Bombardieri: “È andata bene intanto perché sono state accolte due nostre richieste: la prima era quella di istituire un tavolo alla presidenza del Consiglio dei ministri sul tema della sicurezza e dei morti sul lavoro; la seconda era quella di utilizzare i residui del bilancio Inail per destinarli alla sicurezza. Poi, ovviamente, dopo le due notizie positive, bisogna entrare nel merito”, ha detto rimarcando la “necessità di più ispettori e di coordinare le tante strutture che se ne occupano” e la necessità di accogliere la proposta del sindacato di equiparare il trattamento delle famiglie delle vittime sul lavoro a quello delle famiglie delle vittime di mafia. Mentre per la Cisl l’incontro è stata “una bella pagina delle relazioni tra sindacato e governo”, ha detto la segretaria Daniela Fumarola.

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Il cordoglio “non basta”, ha detto ancora la premier, perché “a noi viene chiesto di agire” e “di farlo nel modo più efficace possibile”. Quindi ha chiesto ai sindacati di “unire gli sforzi, anche e soprattutto per radicare nella nostra nazione una solida cultura della sicurezza sul lavoro che sia capace di prevenire le troppe tragedie che continuano a ripetersi, spesso con le stesse dinamiche e le stesse cause”. In quest’ottica ha sostenuto che l’esecutivo “intende concentrarsi” soprattutto “sulla formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro attraverso finanziamenti Inail ai fondi interprofessionali” e in ambito scolastico, “rafforzando la conoscenza di questi temi tra i giovani” e “rendendo strutturale la copertura assicurativa Inail per allievi, personale docente e non docente” di tutte le scuole introdotto nel 2023.

La politica – ha aggiunto Meloni – “non ha tutte le risposte, l’ho detto in tante occasioni e lo ribadisco anche in questa sede, perché sono convinta che dal confronto e dal dialogo con i corpi intermedi della società – come sono appunto le organizzazioni sindacali – possano emergere le soluzioni migliori ai problemi che dobbiamo affrontare”. Meloni ha confermato che il governo vuole “ascoltare” le proposte dei sindacati “perché io penso che questa sia una di quelle materie che coinvolgono tutti e sulla quale bisogna riuscire a lavorare nel merito delle proposte, senza pregiudizi, non ho alcun tipo di pregiudizio sulle proposte che arriveranno. L’auspicio, mio personale e di tutto il governo, è quello di dar vita ad un’alleanza tra Istituzioni, sindacati e associazioni datoriali per mettere la sicurezza sul lavoro in cima alle priorità dell’Italia”.



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