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Gemmato: “Testo unico sulla farmaceutica per dare sistematicità e certezze al comparto”


Roma, 9 maggio – Con una folta partecipazione di esponenti di governo e istituzioni e rappresentanti della filiera del farmaco, si è tenuto ieri a Roma alla Camera dei Deputati il convegno La nuova legislazione farmaceutica UE e la governance italiana: impatti e prospettive, momento di confronto istituzionale sul futuro della farmaceutica in Italia e in Europa voluto e organizzato dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato (nella foto).

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Hanno partecipato i ministri Orazio Schillaci (Salute), Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy) e Tommaso Foti (Affari europei, Pnrr e politiche di coesione),  il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alessio Butti, il sottosegretario al MEF Lucia Albano, il direttore generale della Direzione Salute e Sicurezza alimentare della Commissione europea Sandra Gallina, i presidenti delle Commissioni Sanità di Camera e Senato Ugo Cappellacci e Francesco Zaffini, il direttore tecnico scientifico di Aifa Pierluigi Russo e i presidenti di Farmindustria ed Egualia Marcello Cattani e Sergio Collatina.

Ai lavori, a sottolineare la rilevanza della materia, ha fatto pervenire un messaggio la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ribadendo l’attenzione del Governo verso un settore chiave per la salute pubblica e la competitività del sistema Paese.

Introducendo l’evento nelle vesti di padrone di casa, come titolare di specifica delega sulla farmaceutica affidatagli da Schillaci, Gemmato ha sottolineato i passi compiuti negli ultimi due anni e mezzo per rafforzare l’intero sistema, evidenziando punti di contatto con quanto previsto nella legislazione farmaceutica, in particolare per favorire un migliore accesso al farmaco, una semplificazione e il contrasto a fenomeni globali come le carenze dei medicinali e l’antibiotico-resistenza.

Dopo aver ringraziato il ministro Schillaci per la fiducia accordatagli per occuparsi di una materia di cruciale importanza per il Paese, Gemmato ha voluto ricordare che il Governo nei suoi due primi anni e mezzo ha voluto in primo luogo mettere in sicurezza “i tre pilastri fondamentali su cui poggia il sistema farmaceutico nazionale: industria, filiera distributiva e rete delle farmacie. Molto è stato fatto, ma oggi è necessario compiere un passo avanti, dando finalmente al nostro Paese un quadro normativo unitario, organico e semplificato, in linea con quello europeo, e che abbia al centro l’accesso al farmaco per il cittadino”.

Il primo obiettivo, per il sottosegretario, non può che essere quello di “riportare in Italia la produzione di principi attivi e di eccipienti, che a oggi sono prodotti per l’80% tra Cina e India. Se si verificasse una crisi diplomatica o commerciale con questi Paesi rischieremmo di non poter produrre farmaci salvavita nel giro di pochi mesi. Per questo ritengo che la produzione farmaceutica sia anche una questione strategica e geopolitica. È un impegno che ho già condiviso con il ministero dell’Economia e delle finanze e che intendiamo portare avanti”.

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Ma la notizia di maggior rilievo scaturita dal convegno è l’annuncio che il Governo intende procedere con una legge delega per giungere a un Testo Unico sulla farmaceutica, e la convocazione entro fine mese di un Tavolo interministeriale per guidare il processo di riforma.

“Siamo già al lavoro per avviare una legge delega al Governo per il riordino della legislazione nazionale vigente che confluisca in un Testo Unico sulla farmaceutica, in grado di dare sistematicità e certezza all’intero comparto” ha detto al riguardo Gemmato. “Una cornice normativa chiara, ispirata ai principi di prossimità, maggiore aderenza terapeutica dei pazienti alle cure che si traduce in migliore qualità di vita, e maggiore competitività nel settore farmaceutico”.

Il disegno, secondo quanto annunciato da Gemmato, è già pronto a entrare nelle fasi istruttorie per la sua “messa a terra”: “Entro la fine di maggio convocheremo un Tavolo interministeriale di concerto con il MEF e con tutti gli attori coinvolti in questo disegno di riforma” ha infatti concluso il sottosegretario. “L’obiettivo è costruire un sistema moderno, capace di dialogare con l’Europa, ma con al centro sempre e comunque l’accesso al farmaco equo e agevole per tutti i cittadini italiani”.



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