L’Europa accende i riflettori sul consolidamento. La Commissione ha lanciato una consultazione pubblica per raccogliere contributi sulla revisione delle linee guida per le concentrazioni, un’iniziativa cruciale che intende aggiornare il quadro normativo alla luce delle trasformazioni economiche, tecnologiche e geopolitiche degli ultimi vent’anni.
Un nuovo approccio alla valutazione delle fusioni
Le linee guida sulle concentrazioni delineano il metodo con cui la Commissione valuta l’impatto delle fusioni tra imprese sulla concorrenza nei mercati europei. La revisione attualmente in corso si propone di ridefinire i criteri alla base di queste valutazioni, tenendo conto di nuove priorità strategiche: innovazione, efficienza, resilienza, intensità di investimento, sostenibilità, orizzonti temporali, digitalizzazione e cambiamenti nelle condizioni di difesa e sicurezza.
L’obiettivo è aggiornare il quadro analitico per garantire che resti solido, prevedibile, empiricamente fondato e giuridicamente sostenibile, in grado di adattarsi ai profondi cambiamenti che hanno interessato l’economia europea, come la globalizzazione, la transizione verde e la trasformazione digitale.
Il processo di revisione riguarda sia le linee guida del 2004 sulle fusioni orizzontali (tra imprese concorrenti sullo stesso mercato) sia su quelle non orizzontali del 2008 (tra imprese attive su livelli diversi della catena di approvvigionamento).
Nel corso di circa due decenni, l’economia europea ha subito cambiamenti radicali che hanno ridefinito le dinamiche concorrenziali. La Commissione ha già integrato molti di questi cambiamenti nella prassi applicativa, ma la revisione delle linee guida offre ora l’opportunità di consolidare e formalizzare tali aggiornamenti, integrando anche la giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea.
Il nuovo quadro e il rapporto Draghi
Il nuovo quadro dovrà riflettere sia gli obiettivi delle linee guida politiche e della lettera d’incarico della vicepresidente esecutiva Teresa Ribera, sia le direttrici della Bussola per la competitività, inclusi innovazione, resilienza, investimenti e sostenibilità. Sarà inoltre necessario tener conto di tendenze strutturali, come la digitalizzazione e la decarbonizzazione, fondamentali per la produttività e la competitività complessiva dell’economia europea.
In questo contesto, si colloca anche il dibattito sul tipo di regolamentazione più efficace per garantire mercati equi. La posizione attuale della Commissione si allinea alle raccomandazioni formulate lo scorso anno dall’ex presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, il quale ha proposto di dare maggiore enfasi a una regolamentazione ex post che punisca le pratiche monopolistiche, piuttosto che a una regolamentazione ex ante che scoraggi le fusioni e acquisizioni (M&A). Per quanto riguarda il settore delle telecomunicazioni, Draghi ha suggerito di armonizzare le regole sull’allocazione dello spettro, sulla cybersicurezza e sulle intercettazioni legali, nonché di favorire la concentrazione.
Tali raccomandazioni hanno trovato eco nel settore industriale. Dopo pochi mesi la sua nomina Henna Virkkunen, vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, la Sicurezza e la Democrazia, al fianco del ceo di Ericsson, Börje Ekholm, e dell’allora ceo di Nokia, Pekka Lundmark, a un summit organizzato a Bruxelles intitolato “New Industrial Ambition for Europe”. L’incontro è stato un’occasione per i due maggiori fornitori europei di infrastrutture di telecomunicazione per sottolineare il divario crescente negli investimenti e nella produttività tra l’Europa e altre regioni, e per chiedere l’attuazione delle raccomandazioni contenute nel rapporto Draghi.
Le regole sulle concentrazioni pilastro della concorrenza
ll sistema UE di controllo delle concentrazioni ha come obiettivo principale il mantenimento di un mercato interno competitivo e dinamico, in cui le imprese possano crescere, innovare e offrire prodotti migliori. Al contempo, esso previene la concentrazione eccessiva del potere di mercato, che potrebbe danneggiare consumatori, produttività e crescita economica.
Secondo il Regolamento UE sulle concentrazioni, la Commissione valuta se una fusione proposta rischi di ostacolare significativamente la concorrenza effettiva nell’UE. Se non vi sono criticità, la fusione viene approvata incondizionatamente. In caso contrario, le imprese possono proporre misure correttive per tutelare la concorrenza. Se tali misure non risultano adeguate, la Commissione può vietare la transazione per evitare effetti negativi come prezzi più alti, minore qualità o riduzione della scelta per i consumatori.
Negli ultimi dieci anni, circa il 95% delle fusioni notificate è stato approvato senza condizioni.
Consultazione aperta fino al 3 settembre 2025
Cittadini, aziende e organizzazioni sono invitati a partecipare alla consultazione compilando due questionari disponibili online:
- Il questionario della consultazione pubblica generale, disponibile qui.
- Il questionario approfondito, per fornire un feedback tecnico sui documenti mirati pubblicati dalla Commissione, disponibile qui.
La scadenza per la presentazione dei contributi è fissata al 3 settembre 2025.
Sette paper tematici per stimolare il dibattito
In parallelo, la Commissione ha pubblicato sette documenti mirati, che affrontano le principali sfide economiche e concorrenziali dell’UE. I temi trattati includono:
- Competitività e resilienza
- Potere di mercato
- Innovazione
- Decarbonizzazione
- Digitalizzazione
- Efficienza
- Difesa
- Considerazioni sul lavoro
Questi documenti intendono alimentare un dialogo tecnico approfondito con gli stakeholder, anche oltre la fase di consultazione pubblica, tramite eventi dedicati e workshop. Le risposte al questionario tecnico rappresentano uno strumento essenziale per raccogliere osservazioni qualificate.
Una gara per lo studio economico sulle fusioni
A sostegno del processo di revisione, il 25 marzo 2025 la Commissione ha avviato una gara d’appalto per uno studio economico sulla dinamica delle fusioni. Le proposte dovranno essere presentate entro il 20 maggio 2025.
Prossimi passi
I risultati della consultazione e delle interazioni con gli stakeholder saranno analizzati e pubblicati sia sul portale europeo “Dite la vostra” sia sulla pagina dedicata del sito della Direzione Generale Concorrenza della Commissione Europea. Le risposte saranno rese disponibili nella lingua originale in cui sono state inviate.
Questi risultati costituiranno una base fondamentale per la definizione della nuova versione delle linee guida. La Commissione continuerà a collaborare con imprese e cittadini in un processo aperto e trasparente, volto a garantire che il nuovo quadro regolatorio rifletta le esigenze del mercato contemporaneo.
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