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Imprese e cybercrime – Confartigianato Vicenza


Nel Vicentino tocca il 47,5% dei reati subiti dalle imprese. Veller: “Il DIH di Confartigianato Vicenza accompagna e forma le aziende verso una cultura della sicurezza informatica diffusa”

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Nel 2023 i delitti che colpiscono l’attività d’impresa sono aumentati del 9,2% in provincia di Vicenza, variazione doppia rispetto al +4,5% regionale. L’elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese ha stimato per il 2023 14 delitti per ogni 100 imprese vicentine. È il terzo anno consecutivo di crescita: quasi la metà (47,5%) di questi reati subiti dalle imprese vicentine riguarda il cybercrime, con truffe, frodi informatiche e attacchi digitali che colpiscono sempre più spesso anche le imprese artigiane. Si rileva quindi come, dopo il calo registrato nel 2022, i reati informatici sono tornati a crescere, confermando una tendenza preoccupante che richiede interventi urgenti sul fronte della sicurezza digitale e della prevenzione, soprattutto tra le micro e piccole imprese, spesso prive di difese adeguate.

Anche le imprese artigiane vicentine – laboratori, officine, botteghe digitalizzate – sono quindi sempre più esposte alle minacce informatiche. Dal phishing alle truffe via PEC, dai ransomware ai furti di dati, il cybercrime colpisce trasversalmente, senza guardare alle dimensioni dell’impresa. Nell’ambito del monitoraggio dell’Istat i delitti denunciati dalle Forze di polizia all’Autorità giudiziaria in provincia di Vicenza sono stati 11.208, un numero che comprende furti, rapine, estorsioni, contraffazione, violazione della proprietà intellettuale, ricettazione, riciclaggio, usura, danneggiamenti, contrabbando, oltre a reati informatici.

Tra i reati cui le imprese del Made in Vicenza sono maggiormente esposti c’è la contraffazione: secondo l’ufficio studi di Confartigianato ne è esposta oltre 1 attività su 4 (28,3%).  Sul totale delle imprese esposte, che ammonta in provincia di Vicenza a 3.090, il 55,5% è artigiana, quota più bassa della media regionale (62,3%). Ad essere colpiti da contraffazione sono tessile, abbigliamento pelletteria, prodotti cosmetici, prodotti di elettronica e ottica, giocattoli e gioielleria.

Nel dettaglio, sempre in ottica vicentina, i reati informatici sono tornati a salire dopo che nel 2022 si era registrato un calo del 6,6% mentre gli altri reati contro le imprese, pur in aumento, sono in decelerazione rispetto al +17,3% del 2022. Nell’arco di quattro anni (2019-2023) nel Vicentino i delitti che colpiscono l’attività d’impresa sono cresciuti del 19,2% (contro +12,7% regionale), dinamica sostenuta dalla crescita del 78,8% dei reati informatici (contro +63,7% regionale) mentre scendono dell’8,4% gli altri reati che interessano l’attività di impresa (contro -10,1% regionale).

“Le piccole e medie Imprese nella maggior parte dei casi hanno effettuato investimenti tecnologici per tentare di mitigare il rischio di cyber incidenti, ma questo non basta. E’ necessario informare e sensibilizzare il personale rispetto alle minacce che possono incontrare. La tecnologia tanto progredisce velocemente nel favorire sviluppo e crescita tanto consegna ai malintenzionati nuovi modi per azioni illegali. Ciò nonostante sono soprattutto le tecniche di manipolazione psicologica online ad essere l’elemento critico nei cyber attacchi ed è per questo che occorre investire nell’educazione digitale. A Vicenza le imprese possono trovare un valido supporto dal Digital Innovation Hub che offre percorsi formativi-informativi oltre che consulenze di alto profilo in un’ottica di una cultura della sicurezza anch’essa in evoluzione – commenta Cristian Veller, vice presidente di Confartigianato Imprese Vicenza e presidente del Sistema Imprese per la Trasformazione Digitale – che comprendono anche l’accompagnamento verso quelle imprese che rientrano nel campo di applicazione della direttiva NIS2. A questo rimane comunque fondamentale accostare il dialogo costante con le forze dell’Ordine a contrasto anche di attività illegali che sono un altro fenomeno che va a scapito delle aziende che operano in maniera trasparente nel rispetto di leggi e norme”.

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A tal proposito, dopo il ciclo di eventi dedicati alla direttiva NIS2, si terrà a giugno un webinar informativo dedicato a tali tematiche.



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