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Il Veneto guida l’Italia nel sostegno all’agricoltura


Si chiude con un bilancio più che positivo il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2022 del Veneto. La Regione, dopo oltre un decennio di pianificazione, si conferma tra le più virtuose d’Italia nella gestione dei fondi europei per l’agricoltura, con oltre 2,4 miliardi di euro di investimenti attivati e una spesa certificata superiore al 93% della dotazione complessiva di 1,56 miliardi di euro. Sono 83.622 le domande finanziate nel corso del periodo.

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A sottolinearlo è l’assessore regionale all’agricoltura e ai fondi europei Federico Caner, che ha evidenziato come il Veneto – subito dopo la Provincia autonoma di Bolzano – sia la prima regione italiana per fondi distribuiti alle imprese agricole. “Abbiamo affrontato sfide senza precedenti come la pandemia e la guerra in Ucraina – ha dichiarato Caner – ma oggi possiamo dire con orgoglio di aver centrato tutti gli obiettivi”.

Tra i risultati più significativi, spicca l’impegno per il risparmio idrico, con 1.264 interventi finanziati su quasi 42.000 ettari, per un investimento complessivo di 41,5 milioni di euro. L’effetto? Un risparmio stimato di 85 milioni di metri cubi d’acqua all’anno, con una riduzione media del 49% dei volumi irrigui. L’efficienza si è tradotta anche in competitività: l’80% delle aziende ha aumentato la propria produzione vendibile, e oltre la metà ha migliorato la qualità del prodotto.

Particolare attenzione è stata dedicata ai giovani agricoltori: 2.721 aziende condotte da imprenditori con un’età media di 28 anni – per il 26% donne – hanno ricevuto 272 milioni di euro di contributi, con un sostegno medio di 58.000 euro a impresa.

Un ruolo cruciale è stato svolto anche dall’agricoltura di montagna, considerata strategica per la tutela del territorio e l’attrattività turistica. Pur rappresentando meno dell’8% delle aziende agricole venete, le aree montane hanno ricevuto il 40% delle risorse PSR: tra questi, 170 milioni di euro in indennità compensative e 100 milioni per l’ammodernamento di 1.250 imprese.

Non sono mancati investimenti in innovazione (23,7 milioni per 61 gruppi operativi) e digitalizzazione: con oltre 50 milioni di euro, è stato possibile collegare 166 comuni rurali alla banda ultralarga, migliorando la connettività per circa 400.000 abitanti.

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Un altro punto di forza è stata la promozione dell’agricoltura biologica. Sono state finanziate oltre 1.100 aziende con il vecchio PSR, mentre il nuovo CSR 2023-2027 ha già raggiunto 1.385 imprese bio, superando in soli due anni i numeri della passata programmazione.

Entrato nel terzo anno di applicazione, il CSR 2023-2027 ha già finanziato oltre 12.600 domande, per un valore complessivo di 365 milioni di euro, pari al 69% della spesa pubblica programmata per le prime due annualità. “Siamo pronti a sostenere lo sviluppo agricolo del Veneto con determinazione – ha concluso Caner – puntando su un modello sostenibile, competitivo e resiliente”.





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