Contabilità

Buste paga

 

Ondate di calore nello scenario della crisi climatica


Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Si è svolto questa mattina, presso Arpa Piemonte, il convegno “Ondate di calore nello scenario della crisi climatica”. 

I cambiamenti climatici rappresentano e continueranno a rappresentare in futuro una delle sfide più rilevanti da affrontare sia a livello globale sia a livello nazionale. E’ stato un incontro importante dove l’assessore all’ambiente di Regione Piemonte Matteo Marnati,  il direttore all’ambiente di Regione Piemonte Angelo Robotto, il direttore alla sanità di Regione Piemonte Bartolomeo Griglio, esperti di Arpa Piemonte ed amministratori locali della Città di Torino e del Comune di Chivasso hanno spiegato le ondate di calore da punti di vista differenti ma allo stesso momento complementari.

Il Direttore Generale di Arpa Piemonte, Secondo Barbero, nell’introdurre  i lavori, ha sottolineato: “L’estate del 2022 è stata la seconda più calda dopo quella del 2003 con significativi impatti sul territorio regionale ed in particolare nelle aree urbane, evidenziando la necessità di migliorare la conoscenza degli impatti delle ondate di calore e fornire strumenti per lo sviluppo territoriale in grado di aumentare la resilienza delle nostre città” .

In questo scenario climatico caratterizzato dall’intensificazione delle ondate di calore, le città rappresentano i contesti più critici, sia per l’elevata concentrazione di popolazione – destinata peraltro ad aumentare – sia per il fenomeno dell’isola di calore urbana (UHI, Urban Heat Island), che amplifica l’effetto delle ondate di calore, riducendo il raffrescamento notturno e aumentando i rischi per la salute.

Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari

 

Per individuare le aree urbane di Torino più sensibili all’UHI, sono stati individuati due approcci complementari: la zonizzazione climatica del tessuto urbano e la modellazione meteorologica dell’isola di calore.

Da una parte l’analisi integrata della morfologia urbana e di variabili correlate alla copertura del suolo e alle caratteristiche termiche e radiative dei materiali ha permesso di classificare il territorio in zone climatiche omogenee (LCZ), utili per caratterizzare le diverse tipologie di microclima urbano. La mappa dell’LCZ di Torino è consultabile qui.

Dall’altra il modulo urbano TERRA_URB implementato nel modello meteorologico COSMO ha permesso di stimare l’intensità dell’isola di calore e produrre una mappa di pericolo per Torino. Sulla base di questi risultati, è stata elaborata una mappa del rischio associato all’UHI, seguendo la metodologia IPCC (2012) per la valutazione degli impatti sanitari da eventi climatici estremi. Il rischio è stato calcolato come prodotto di tre fattori normalizzati: pericolo (intensità dell’UHI), esposizione (densità di popolazione) e vulnerabilità (frazione di over65).

Contabilità

Buste paga

 

Queste analisi hanno permesso di individuare le aree urbane più critiche, fornendo una base conoscitiva essenziale per pianificare interventi di mitigazione e adattamento.

Le slide e il video del convegno saranno pubblicate nella pagina dedicata all’evento.

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta

 

Ultima modifica
14 Maggio 2025

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Vuoi bloccare la procedura esecutiva?

richiedi il saldo e stralcio