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Imprese: a Bologna la XIII edizione del Focus PMI


La sostenibilità delle filiere produttive come motore di crescita e innovazione, la complessità dei nuovi obblighi di rendicontazione ESG e le incertezze legate a dazi, energia e transizione digitale: questi i temi centrali emersi oggi a Bologna in occasione della XIII edizione del Focus PMI, l’Osservatorio nazionale sulle Piccole e Medie Imprese italiane promosso da LS Lexjus Sinacta. Nel corso della mattinata di studi, ospitata a Palazzo De’ Toschi, è stata presentata la ricerca “La sostenibilità delle supply chain ed il ruolo dei modelli organizzativi per un posizionamento competitivo delle PMI”, a cura dei professori Marco Maria Mattei e Andrea Caccialanza dell’Università di Bologna. Dallo studio è emersa la crescente complessità dei bilanci di sostenibilità previsti dalla nuova direttiva europea CSRD, che impone alle imprese una comunicazione più ampia, dettagliata e sofisticata, ma meno accessibile. Sul fronte internazionale, Mauro De Tommasi dell’Agenzia ICE ha sottolineato la necessità di reagire all’incertezza legata ai dazi imposti dagli Stati Uniti, orientando l’export verso nuovi mercati e sfruttando il network globale dell’ICE: “Una sfida culturale – ha detto – soprattutto per una regione come l’Emilia-Romagna, la più export-oriented d’Italia”.
Il panel ha visto anche gli interventi di Gianpiero Calzolari (Granarolo), Paolo Barbieri (CPL Concordia), Filippo Forni (Confindustria Emilia), Fabio Raimondi (Banca di Bologna) e Elena Bottinelli (Gruppo San Donato), che hanno discusso di sostenibilità economica, digitalizzazione e governance aziendale. Tra i nodi più critici, i costi dell’energia, l’incertezza normativa sulle comunità energetiche e l’urgenza di una strategia sull’energia nucleare. Il focus territoriale ha rivelato come, nonostante eventi estremi come l’alluvione del 2023, solo una PMI su sei in Emilia-Romagna abbia investito contro i rischi climatici acuti. Un dato che rispecchia un trend nazionale: secondo la ricerca GRINS, meno di un’impresa su dieci ha intrapreso azioni contro i rischi climatici cronici come la siccità, a fronte di una maggiore diffusione – seppur limitata – degli investimenti in transizione energetica. Le cooperative, come ricordato da Rita Ghedini (Legacoop Bologna), “si sono mosse per tempo sulla sostenibilità”, mentre il sistema bancario, ha evidenziato Raimondi, deve assumere un ruolo attivo come “locomotiva” del cambiamento. Infine, la digitalizzazione è stata richiamata da Bottinelli come leva cruciale per ripensare l’organizzazione dei servizi sanitari in un contesto di carenza di personale e aumento della complessità operativa. “L’investimento in sostenibilità – ha concluso il professor Mattei – va calato nella realtà organizzativa e informativa delle PMI: il differimento degli obblighi previsti dal ‘Pacchetto Omnibus’ europeo rappresenta un’occasione per affrontare con gradualità, ma senza ritardi, il necessario cambio di paradigma”. (AGI)
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