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In Abruzzo ottimi risultati nell’agricoltura sostenibile, la nostra regione si distingue anche per le basse emissioni di gas serra


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L’Abruzzo si distingue come esempio di buone pratiche agricole sostenibili, consumando meno della metà dei fertilizzanti rispetto alla media nazionale (47 kg/ha contro una media italiana che supera i 100 kg/ha).

A dirlo sono i dati del monitoraggio di Ciro (climate indicators for italian regiOns) confermano inoltre la regione tra le più performanti in Italia per gli assorbimenti naturali di CO2, contribuendo significativamente alla riduzione delle emissioni regionali.

La piattaforma Ciro, realizzata da Italy for Climate in collaborazione con Ispra, ha rilevato altri importanti progressi nella transizione ecologica abruzzese: la quota di agricoltura biologica è aumentata di 2,5 punti percentuali in un anno, mentre il tasso di elettrificazione degli edifici è cresciuto del 6%, raggiungendo il 28%, sebbene ancora sotto la media italiana. Il mix energetico mantiene prestazioni positive sulle rinnovabili, che coprono il 23% dei consumi energetici contro una media nazionale del 19%.

La principale criticità per l’Abruzzo è rappresentata dalle perdite della rete idrica, che restano tra le peggiori del Paese nonostante il basso consumo di suolo (5% della superficie regionale) e la ridotta esposizione agli eventi estremi.

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Ciro è il primo database italiano dedicato al monitoraggio e al confronto delle performance climatiche regionali; grazie ad un’analisi articolata in 26 indicatori strategici suddivisi in 8 aree tematiche. La piattaforma non si limita a fotografare la situazione attuale, ma consente di mettere in relazione i progressi locali con gli obiettivi nazionali ed europei di decarbonizzazione, offrendo quindi un supporto concreto alle pubbliche amministrazioni per la pianificazione delle politiche climatiche regionali.

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Risultati dell’Abruzzo nelle 8 aree tematiche del monitoraggio

Emissioni: La regione si conferma tra le migliori in Italia per assorbimenti forestali in rapporto alla superficie e mantiene buone performance nelle emissioni pro-capite, sotto la media nazionale.

Energia: Nel 2023, l’Abruzzo ha registrato consumi energetici pro-capite leggermente superiori alla media nazionale, ma con un trend positivo di riduzione rispetto all’anno precedente. Il mix energetico resta allineato con quello italiano.

Rinnovabili: Installati 132 MW di nuova capacità rinnovabile nel 2023, con una quota di energia verde sui consumi (23%) superiore alla media italiana (19%), sebbene in leggero calo rispetto al 26% registrato l’anno precedente. Resta ancora limitata la diffusione di Comunità energetiche.

Edifici: I consumi medi si attestano a 198 kWh/mq, restando ben al di sotto della media nazionale (222 kWh/mq). Il tasso di elettrificazione degli edifici è cresciuto significativamente (+6%), attestandosi al 28%.

Trasporti: La quota di auto elettriche immatricolate (4,23%) e le emissioni pro-capite del settore sono allineate alla media italiana. In crescita il numero di passeggeri del trasporto pubblico locale, sebbene ancora sotto la media, mentre il tasso di motorizzazione resta leggermente superiore a quello nazionale.

Industria: Performance in linea con la media italiana sia per le emissioni che per i consumi energetici in rapporto al valore aggiunto, così come per il tasso di elettrificazione del settore.

Agricoltura: Settore di eccellenza regionale con una significativa riduzione dell’uso di fertilizzanti, emissioni pro-capite inferiori alla media nazionale e un numero contenuto di bovini allevati. In crescita la quota di agricoltura biologica (+2,5 punti percentuali).

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Vulnerabilità: Il basso consumo di suolo (5%) e la ridotta esposizione della popolazione al rischio alluvionale rappresentano punti di forza, criticità per le perdite della rete idrica che si confermano tra le più alte d’Italia, risultando ad oggi la principale area che necessita di intervento.



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