Il governo ha rilasciato un nuovo decreto che modifica le regole per gli incentivi dedicati alle comunità energetiche rinnovabili e ai sistemi di autoconsumo. L’obiettivo è ampliare il numero di Comuni interessati e rendere più flessibili le scadenze per l’entrata in funzione degli impianti. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha firmato il provvedimento, intervenendo su quanto stabilito nel 2023. Questo aggiornamento punta a facilitare l’accesso ai contributi, pensati principalmente per Comuni e progetti nell’ambito del Pnrr.
Ampliamento dei comuni ammessi agli incentivi pnrR
La modifica più evidente riguarda la soglia demografica dei Comuni che possono richiedere il contributo a fondo perduto previsto dal Pnrr. Prima il limite era fissato a 5mila abitanti. Adesso si estende fino a 50mila, con l’intento di coinvolgere un maggior numero di realtà territoriali. Questa misura mira a favorire progetti di comunità energetiche in comuni medio-piccoli, dove l’effetto di interventi di autoconsumo o condivisione di energia rinnovabile può avere un impatto sull’efficienza energetica locale e sul contenimento dei costi per cittadini e imprese.
Contributi e obiettivi
I contributi coprono fino al 40% delle spese ammissibili, una cifra significativa che sostiene l’installazione e l’entrata in funzione di impianti di produzione distribuita da fonti pulite. La scelta di estendere la platea è legata alla volontà di diffondere l’energia rinnovabile fuori dalle grandi città, coinvolgendo realtà più piccole ma numerose. Si punta anche a stimolare la nascita di cooperative o altre forme di collaborazione tra cittadini per l’autoproduzione e condivisione di energia, un modello che rischia di rimanere limitato se il sostegno fosse riservato solo ai Comuni con popolazione molto bassa.
Flessibilità nei tempi per l’entrata in esercizio degli impianti
Il nuovo decreto introduce margini più larghi per quanto riguarda le scadenze entro cui gli impianti devono entrare in funzione per poter usufruire degli incentivi. In particolare, il completamento dei lavori deve avvenire entro il 30 giugno 2026, mentre l’entrata in esercizio avrà una finestra temporale di 24 mesi dalla data di fine lavori, ma in ogni caso non oltre il 31 dicembre 2027. Prima la deadline per l’entrata in esercizio era ferma al 30 giugno 2026.
Motivazioni del cambiamento
Questo spazio aggiuntivo tiene conto delle difficoltà logistiche e burocratiche che talvolta rallentano i progetti, soprattutto nelle aree meno servite o dove serve coordinare più soggetti. Inoltre il Gestore dei servizi energetici dovrà valutare la potenza assegnata ai progetti Pnrr considerando i tempi di chiusura dei lavori e non solo il momento in cui l’impianto è operativo. Il cambiamento dovrebbe evitare la perdita di risorse per progetti che non riescono a entrare in esercizio entro scadenze troppo strette.
Anticipi maggiorati per i beneficiari degli incentivi
Un altro elemento rilevante riguarda gli anticipi che il Gse può erogare ai soggetti che usufruiscono degli incentivi. Con il nuovo decreto l’anticipo può salire dal 10 al 30% delle spese ammissibili, a fronte di una richiesta esplicita da parte del beneficiario. Questo facilita la liquidità per chi avvia il progetto, permettendo di sostenere meglio i costi iniziali prima di ricevere il saldo.
Il saldo sarà concesso solo dopo la conclusione dei lavori, comprovata da una documentazione che attesta l’ultimazione del progetto agevolato. In passato il ritiro del saldo poteva diventare problematico per chi incontrava ritardi o difficoltà burocratiche, ma ora si rafforza la possibilità di ricevere una tranche consistente in anticipo, per ridurre il carico finanziario.
Modalità di accesso e scadenze per presentare le domande
Per ottenere gli incentivi è previsto un iter telematico. Le istanze devono essere inviate tramite il portale “Spc – Sistemi di Produzione e Consumo”, accessibile attraverso l’area clienti del Gse. Al momento dell’invio la domanda deve rispettare tutti i requisiti previsti dalla normativa vigente e dalle regole operative in vigore.
Scadenze e risorse disponibili
Le domande per il contributo Pnrr saranno accettate fino al 30 novembre 2025 alle ore 18, a meno che le risorse disponibili, pari a 2,2 miliardi di euro, non siano esaurite prima. Ogni aggiornamento riguardo alla disponibilità sarà comunicato direttamente dal Gse sul suo sito ufficiale. Questo sistema mira a gestire in maniera trasparente le risorse e a garantire un accesso ordinato agli incentivi, evitando sovraccarichi o richieste non conformi.
Le regole aggiornate puntano a rendere più accessibile il sostegno pubblico soprattutto per Comuni di medie dimensioni, aumentando la liquidità disponibile per i progetti e concedendo più tempo per il loro completamento. L’insieme di queste modifiche dovrebbe stimolare una crescita più diffusa delle comunità energetiche e dei sistemi di autoconsumo, componenti ormai centrali per la strategia energetica italiana.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link