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Usa, dai Repubblicani una proposta di legge fiscale che Krugman definisce «roba da incubo»


Il nuovo corso degli Stati Uniti con il Trump 2.0 non smette di stupire, in negativo ovviamente. Lunedì i Repubblicani della Camera hanno reso note le parti finali della loro proposta di legge fiscale e di bilancio e si tratta, per dirla con le parole di Paul Krugman, di «roba da incubo». L’economista statunitense ha dedicato un’approfondita riflessione a quanto sta avvenendo con uno scritto dal titolo e dal sottotitolo piuttosto da alert: «È questo l’anno della fine della civiltà? – Potremmo perdere l’ultima, migliore possibilità di limitare il cambiamento climatico». Come scrive Krugman facendo riferimento anche a quanto evidenziato dal Center for American Progress, il disegno di legge imporrebbe i maggiori tagli mai effettuati nella storia a Medicaid e Snap – il programma precedentemente noto come buoni pasto. «Milioni di americani a basso reddito perderebbero la copertura sanitaria, milioni di persone soffrirebbero la fame. Molti di coloro che soffrono sarebbero bambini». Lo scopo di questi tagli? «Sadismo a parte – scrive Krugman – sarebbe quello di compensare parzialmente il costo di enormi tagli fiscali per i ricchi – tagli che farebbero comunque esplodere il deficit di bilancio. La crudeltà è sconcertante. In realtà, ho un suggerimento e una previsione per le principali organizzazioni dei media: vorrei che facessero dei focus group con gli elettori comuni, descrivendo questi piani. La mia previsione, basata su ciò che abbiamo visto in passato, è che molti elettori si rifiuteranno di credere alle descrizioni delle politiche, insistendo sul fatto che i funzionari eletti non possono essere così crudeli».

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Ma la realtà è proprio questa e quel che aggiunge Krugman va anche oltre. «La brutalità dei tagli alla rete di sicurezza sociale non è ciò che mi preoccupa di più di ciò che sta per accadere alle politiche pubbliche. Ancora peggiore è l’assalto alle energie rinnovabili». Nei giorni scorsi il Financial Times ha scritto: «I repubblicani hanno delineato piani di vasta portata per sminuire il sostegno del governo alle energie pulite come parte di una serie di proposte legislative per finanziare gli ampi tagli alle tasse promessi dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. I legislatori del Congresso che fanno parte del potente comitato della Camera, responsabile della stesura delle leggi fiscali, hanno pubblicato lunedì una bozza di legge che porrebbe fine ai sussidi per le energie rinnovabili e eliminerebbe le agevolazioni fiscali per l’acquisto di veicoli elettrici». Nel frattempo, evidenzia Krugman, i combustibili fossili riceverebbero miliardi di sussidi. «Siamo di fronte alla solita politica guidata dal denaro? In parte sì». Se si esaminano i dati sulle spese politiche dei gruppi industriali, continua l’economista statunitense, il petrolio e il gas sono in cima alle strategie dell’amministrazione Trump, mentre le rinnovabili stanno subendo una pesante penalizzazione. È vero, dice Krugman, i disastri legati al clima sono già in aumento e continuerebbero a crescere anche se domani fermassimo le emissioni, «ma fino a pochi mesi fa c’era la speranza di evitare il peggio»: «Ebbene, abbandonate ogni speranza, voi che entrate nell’era del Maga. Ok, forse non tutto è perduto. Ci sono già abbastanza posti di lavoro legati ai sussidi legati all’Ira, abbastanza aziende che hanno fatto grandi scommesse sulla nuova politica climatica, che la politica effettiva potrebbe non essere così negativa come quella emersa dalla commissione Ways and Means. Ma le cose hanno davvero preso una brutta piega. E in gran parte non si tratta nemmeno di soldi. Si tratta solo di dispetti».

Sulla proposta di legge dei repubblicani statunitensi interviene anche il Sierra club ricordando che include anche la fine dei crediti d’imposta per gli efficientamenti energetici domestici e i crediti d’imposta che aumentano la produzione interna e riducono il costo dei veicoli elettrici nuovi e usati. Il direttore della politica climatica della prestigiosa organizzazione ambientalista, Patrick Drupp, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «I repubblicani hanno votato per prendere i soldi direttamente dalle tasche degli americani laboriosi. È offensivo che invece di lavorare per offrire prezzi più bassi e più posti di lavoro per le persone che rappresentano, questi rappresentanti stiano dando la priorità ai tagli fiscali per i miliardari, uccidendo posti di lavoro stabili e vendendo gli americani di tutti i giorni».

Il disegno di legge targato repubblicani, evidenzia il Sierra club «sventrerà» Medicaid, taglierà i programmi di aria pulita e stabilirà un sistema di permessi “pay to pollute”, paga per inquinare. Mahyar Sorour, direttore del Sierra Club di beyond fossil fuels policy, ha dichiarato«Rifiutando gli emendamenti che avrebbero protetto le persone dagli inquinatori, i repubblicani della Camera hanno messo in mostra le loro priorità: credono che se hai soldi, ti è permesso scaricare l’inquinamento nelle nostre comunità e aumentare i prezzi dell’energia sulle spalle degli americani impunemente. Questo disegno di legge fa tagli devastanti ai programmi critici su cui gli americani si affidano e taglierebbe gli investimenti in energia pulita a prezzi accessibili e innovazione industriale, il tutto consentendo agli inquinatori di pagare la loro via d’uscita dal rispetto delle leggi ambientali che proteggono la salute pubblica. Mentre la proposta va avanti, speriamo che i repubblicani arrivino a lavorare per conto dei loro elettori, non dei loro donatori di inquinanti aziendali, e il Congresso respinga questa legge dannosa».



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