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Skymetro, arriva il via libera del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici


Buona la quarta: il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha dato all’unanimità parere favorevole al progetto dello Skymetro. “Un via libera decisivo che consente di proseguire rapidamente con l’iter verso l’affidamento dei lavori – si legge in una nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti -. Un’opera strategica perché destinata a rivoluzionare la viabilità della Valbisagno, una delle aree più congestionate della città. Un salto di qualità per la mobilità urbana, un segnale concreto affinché la Valbisagno torni al centro”.

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Progetto – Il nuovo progetto dello Skymetro, il quarto, spezza in due lotti l’opera rispetto alle proposte iniziali. Il primo andrà da Sant’Agata (qualche decina di metri dalla stazione di Brignole) a Ponte Carrega, la conclusione dei lavori è prevista nel 2030. Per arrivare a Molassana bisognerà attendere il prolungamento, ovvero il secondo lotto, con fine lavori nel 2033. Ancora in fase di progettazione il prolungamento fino a Prato. Ma col nuovo progetto arrivano anche nuovi costi: dai 398 milioni iniziali si è passati a 585, quasi il 50% in più. I lavori andranno assegnati entro il 31 dicembre 2025, altrimenti si rischia di perdere i finanziamenti. “Abbiamo un termine di 5 anni per questo primo lotto che sono i tempi stabiliti dal finanziamento, il che non vuol dire che non si possa anche comprimere i tempi – aveva dichiarato il sindaco facente funzione Pietro Piciocchi -. Un’opera di questo tipo può essere realizzata in tre anni, ma noi abbiamo una finestra di cinque. Il secondo lotto è progettato a livello esecutivo, quando sarà finanziato avremo indicazioni anche su questo. Il fatto che oggi sia finanziato un primo lotto non vuol dire che si lavorerà in sequenza. Oggi c’è un’ipotesi al 2033 ma è teorica, abbiamo tutti i presupposti per cercare di accelerare”.

Modifiche – L’unica vera modifica al tracciato stabilito in precedenza riguarda l’abbattimento dell’istituto Firpo, per cui o arriveranno risorse “dal Ministero” o con un “partenariato pubblico-privato: i soldi non sono un problema” aveva dichiarato Piciocchi. Le attività scolastiche “proseguiranno fino alla nuova collocazione completamente rinnovata e funzionante – aveva sottolineato -. Eravamo giunti alla decisione di spostare il Firpo, sarebbe stato teoricamente possibile far passare lo Skymetro a fianco alla scuola ma deve essere un’opera di rigenerazione di un territorio, che va a risolvere criticità storiche che ci trascinavamo da decenni. La scuola aveva una serie di problematiche. I finanziamenti arrivano anche perché si collegano all’infrastruttura, se non ci fossero non potrebbero generare questa rinascita che è lo scopo centrale dell’operazione”. In sostituzione del Firpo verrà realizzato un polo scolastico in piazza Giusti.

Comitati – Il comitato Opposizione Skymetro – Val Bisagno Sostenibile con una lettera ha sostenuto che i 400 milioni potessero essere utilizzati anche per altri sistemi di trasporto. Il comitato, dopo aver citato puntualmente e con precisione le leggi di riferimento, ha scritto che “i soldi stanziati possono essere usati sia per “l’estensione della rete metropolitana” sia per il “trasporto rapido di massa” (ossia in primis il tram) e non c’è un vincolo di impiego per la sola metropolitana; anzi le cifre potrebbero essere impiegate più in generale per “promuovere la sostenibilità della mobilità urbana”. E lo stanziamento è specificamente destinato ad alcune città, tra cui Genova. In altri termini, è possibile utilizzare i soldi in un altro dei modi indicati ed è stabilito che le risorse non si possono usare a favore di qualche altra città”. Piciocchi però aveva chiuso la porta a quest’ipotesi proprio per le tempistiche legate all’assegnazione dei lavori: secondo il facente funzione non sarebbe stato possibile realizzare la progettazione e affidare l’opera entro il 31 dicembre e quindi la proposta di un cambio di rotta verso il tram, chiesta da anni da molti cittadini, sarebbe ormai fuori tempo massimo.

Commento di Piciocchi, Gambino e De Fornari –Apprendiamo con grande soddisfazione l’annuncio del ministero dei Trasporti sul via libera unanime, da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici, allo Skymetro, un’opera che viene definita come strategica per dare un deciso salto di qualità alla mobilità in Val Bisagno. Un grande risultato ottenuto con il lavoro di squadra portato avanti con l’assessore ai Lavori pubblici e l’assessore alla Mobilità, il ministero delle Infrastrutture, tutti i tecnici e che premia la tenacia della nostra amministrazione ad averci creduto fino in fondo“. Lo dichiara il facente funzioni sindaco Pietro Piciocchi. “Ora si potrà procedere con l’approvazione del progetto in conferenza dei servizi e poi alla gara per l’appalto dei lavori – aggiungono Piciocchi, l’assessore alla Mobilità Sergio Gambino e l’assessore ai Lavori pubblici Ferdinando De Fornari – l’opera infrastrutturale è fortemente richiesta dalla stragrande maggioranza della popolazione della val Bisagno, da decenni congestionata dal traffico, senza una soluzione trasportistica in sede fissa. Lo Skymetro sarà anche una grande opera sociale perché darà agli abitanti e alle imprese della vallata finalmente la possibilità di spostarsi in pochi minuti fino al centro, in modo efficiente e sostenibile. Ringraziamo tutti i tecnici per il lavoro di grande impegno a questa opera fondamentale e per l’importante risultato di oggi su cui abbiamo sempre creduto“.

Dichiarazioni di Silvia Salis – “La prossima amministrazione si troverà a che fare con una decisione presa a una settimana dalle elezioni, che divide la città – dichiara la candidata sindaca del centrosinistra Silvia Salis durante una visita in Val Bisagno -. Vedremo come saranno le condizioni. Questa operazione di schiacciare il parere a cinque giorni dalle elezioni, è politicamente abbastanza ardita per una coalizione che è in svantaggio nei sondaggi. Ho fatto tanti giri in Val Bisagno, tra la bassa e la media Val Bisagno: ci sono opinioni molto contrastanti e sentimenti molto diversi. C’è grande preoccupazione per i costi, per i tempi, perché questo progetto costa 200 milioni più del previsto, che non sono finanziati. E per la parte finanziata non risolve il problema della mobilità in Val Bisagno: dà vita a un percorso dimezzato e prevede disagi incredibili per gli abitanti della prima parte del tragitto. C’è in ballo l’abbattimento di una scuola per la quale non si sono trovate alternative, poi il fatto che i lavori dureranno probabilmente una decina di anni. Non è una questione né di bloccare né di cambiare (il progetto), è una questione di capire quali sono le alternative meno impattanti e più sostenibili economicamente, perché anche questa cosa che mancano 200 milioni non è un dettaglio”

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I dubbi del Pd – “Il via libera del Consiglio Superiore dei lavori pubblici alla quarta versione del progetto Skymetro non spazza via gli interrogativi su un progetto che non risolverà i problemi di trasporto in Val Bisagno, e che avrà un impatto devastante sulla vallata sia dal punto di vista paesaggistico che sociale – dichiarano il segretario metropolitano del Pd Simone D’Angelo e il capogruppo in Consiglio Comunale Davide Patrone -. A cominciare dal tragitto: doveva costituire il prolungamento della metropolitana di Brignole e arrivare a Prato o almeno a Molassana. E invece collegherà Via Canevari a Ponte Carrega. Doveva avere una capienza pari all’attuale metropolitana, e invece la avrà della metà perché non potranno circolare i treni doppi. Doveva costare 398 milioni, e invece costerà 585 milioni. Con gli ultimi 200 ancora da reperire. I lavori dovevano concludersi nel 2029, e invece non finiranno prima del 2033. Infine, per ottenere il via libera dal Ministero delle Infrastrutture, il Comune ha deciso di abbattere la Scuola Firpo-Buonarroti di Via Canevari, senza avere le risorse per costruire un edificio in cui spostare le aule che ospitano 900 studenti. Al di là della propaganda elettorale di queste ore, resta il fatto che nonostante il fiume di denari pubblici disponibili da oltre 3 anni il centrodestra non ha trovato una soluzione al trasporto in Valbisagno. La nostra prima priorità al governo della città sarà approvare un progetto diverso, sostenibile e su rotaia, che risponda alle esigenze della Val Bisagno senza deturparla per sempre”.

Dichiarazioni di Bucci – Lapidario il presidente di Regione Liguria Marco Bucci: “Con il via libera del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici allo Skymetro abbiamo centrato un obiettivo storico che disegna un futuro diverso per la Valbisagno e per Genova. Un’opera strategica che risolve decenni di discussioni senza decisioni. Lo abbiamo pensato, progettato, finanziato: è arrivato il tempo di realizzarlo”.

Guidi, presidente Municipio – “La Salis e i suoi ghostwriter hanno oltrepassato ogni limite. Dopo le accuse del Pd sul suo mancato invito da parte della Presidenza della Repubblica, come se la colpa fosse di Piciocchi, ora la candidata delle sinistre a 5 stelle insinua che anche il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici – organo tecnico consultivo dello Stato – si presterebbe a fare campagna elettorale per il centrodestra. Dichiarare che il parere favorevole allo skymetro, appena concesso “sia schiacciato” “in un’operazione politica ardita” è gravissimo e sconcertante e dimostra nervosismo e totale mancanza di conoscenza e di rispetto delle istituzioni. Le chiediamo inoltre di dirci, se così fosse, come mai siamo dovuti arrivare alla quarta revisione. Ma come si permette di screditare in questo modo un organismo tecnico di altissimo livello che ha valutato un progetto con serietà, competenza e indipendenza? Significa gettare fango su tutto ciò che non rientra nella propria narrazione politica.  Il via libera allo skymetro non è un regalo, ma un grande risultato dei tecnici e dei progettisti che vi hanno a lungo lavorato, di un’amministrazione che ci ha fortemente creduto nel pieno interesse di tutta la città ed in particolare di migliaia di cittadini della Val Bisagno che lo aspettano dopo decenni di isolamento, considerati genovesi di serie B per la sinistra, oggi pentastellata, della Salis”.  Così Angelo Guidi, presidente del Municipio 3 Bassa Val Bisagno, ha risposto alle accuse contro il centrodestra mosse dalla candidata di sinistra.

Linea Condivisa – “Il via libera del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici alla quarta versione del progetto dello skymetro di Genova non cambia la sostanza delle cose: si tratta di un progetto profondamente sbagliato, che rischia di devastare la Val Bisagno senza risolverne i problemi“. Lo dichiarano il consigliere regionale Gianni Pastorino (Lista Orlando), la presidente di Linea Condivisa Rossella D’Acqui, i candidati al consiglio comunale con Silvia Salis sindaca Filippo Bruzzone e Erika Venturini.
    “Lo skymetro doveva essere il prolungamento della metropolitana fino a Prato o almeno Molassana e invece si ferma a Ponte Carrega – denunciano -. Doveva avere la stessa capienza della metropolitana ma i convogli saranno più piccoli e meno capienti. Doveva costare 398 milioni, oggi siamo a 585, con oltre 200 milioni ancora da reperire. Doveva concludersi nel 2029 ma realisticamente non sarà operativo prima del 2033″.
    “In compenso verrà abbattuta la scuola Firpo-Buonarroti in via Canevari, senza che ci sia un’alternativa pronta per accogliere i 900 studenti che la frequentano – aggiungono -. Peraltro ci chiediamo se il Comune avrà i soldi per ricostruire una struttura scolastica nuova. È una scelta grave, irrispettosa verso la comunità scolastica e sintomo di una gestione che ha privilegiato l’annuncio rispetto alla pianificazione. Otto anni di promesse, quattro campagne elettorali giocate su rendering e slogan, oltre 14 milioni già spesi in progetti e studi. Eppure siamo ancora al punto di partenza. I costi aumentano, le scadenze slittano, e intanto chi vive, lavora e studia in Val Bisagno continua ad aspettare una soluzione concreta”.

Traversi e Beghin (M5S) –  “Non ci sorprende il parere positivo del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Anzi, ci saremmo meravigliati del contrario! E qui, a buon intenditor… Tuttavia, la nota con la quale si annuncia il parere positivo è in difetto di un dettaglio non esattamente secondario e vale a dire il documento con le eventuali prescrizioni che potrebbero potenzialmente modificare il progetto, facendolo costare il doppio. Con qualunque tipo di prescrizione, la responsabilità amministrativa e politica del progetto, evidentemente non perfetto, è tutta in capo al Comune. Quali sono? A oggi non è dato sapere, ma immaginiamo, anzi auspichiamo che oggi in conferenza stampa il viceministro Rixi le illustri puntualmente alla cittadinanza”. 

Annunciare in pompa magna, a una settimana dal voto, il parere positivo del Consiglio superiore senza produrre prima uno straccio di documento, è una baracconata elettorale del centrodestra che non cambia di una sola virgola quanto pensiamo da sempre di questo progetto nato male. Un progetto che contestiamo per svariati motivi che non ci stancheremo mai di ricordare. Tra questi, il fatto che lo Skymetro non arriverà a Prato ma si fermerà a Ponte Carrega: con gli stessi soldi, avremmo potuto puntare sul tram che invece a Prato ci arriverebbe. Con l’infrastruttura voluta a tutti i costi da Bucci, gli immobili della Val Bisagno perderanno valore, mentre con il tram non accadrebbe. Con lo Skymetro, inoltre, non arriveremo al 20% in meno di trasporto privato nei prossimi 10 anni, obiettivo che invece il tram ci permetterebbe di raggiungere. Non è vero che cambiando il progetto si perderebbero i soldi, semplicemente perché quei fondi sono vincolati a Genova e al trasporto rapido di massa, nel quale rientra evidentemente anche il tram”. Lo dichiarano il deputato del M5S Roberto Traversi, già sottosegretario al Mit con il Conte 2, e la capolista M5S alle Comunali di Genova Tiziana Beghin.

Raffaella Gualco (Genova Unita) – “Anche con il via libera del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, il progetto dello Skymetro resta profondamente sbagliato. È una struttura enorme, con travi e pilastri che finiscono nel letto del Bisagno. Per costruirla si è dovuto forzare le regole urbanistiche sulle aree esondabili: un rischio inutile per il territorio. In più è scomoda da usare: corre dove non ci sono case, costringe ad attraversare il torrente e le stazioni saranno tutte sopraelevate, da raggiungere con ascensori e scale. Un disastro per una città con una popolazione sempre più anziana. Per non parlare dell’idea di buttare giù il Firpo Buonarroti: abbattere una scuola perfettamente funzionante per far posto a un sistema di trasporto che nessun’altra città utilizza, ha senso? È una tecnologia superata, pensata male e destinata a diventare un problema, non una soluzione. L’ennesima infrastruttura voluta dal centrodestra e imposta a tanti cittadini. Non solo: vorrei dire a Piciocchi di non cantar vittoria, il fatto che sia arrivato il nulla osta del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici non significa che sia arrivato il benestare esecutivo. Noi di Genova Unita ci opporremo sempre a quest’opera del tutto inutile”.  Così si è espressa la candidata sindaca Raffaella Gualco sul nulla osta del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici allo skymetro 

 

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