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Aprire Una Ludoteca Con Il Finanziamento A Fondo Perduto Del Bando Resto Al Sud


Aprire una ludoteca oggi è molto più di un sogno: è una decisione strategica. I servizi per l’infanzia sono richiesti, il bisogno di spazi educativi di qualità cresce costantemente e le famiglie cercano luoghi sicuri dove affidare i propri figli per qualche ora al giorno o nei pomeriggi extrascolastici.

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È proprio in questo scenario che Resto al Sud — e ancora di più la sua evoluzione, il Resto al Sud 2.0 — si rivela un alleato formidabile per chi vuole avviare un’attività che unisce impatto sociale, creatività e sostenibilità economica. Con un’agevolazione che copre il 100% del piano di investimento, non è più necessario disporre di capitali propri: bastano un progetto coerente, visione educativa e un piano economico solido.

Come Funziona Il Finanziamento: Numeri Concreti E Opportunità Reali

Con Resto al Sud puoi accedere a un finanziamento così strutturato: il 50% dell’importo totale viene erogato a fondo perduto, mentre il restante 50% è un prestito bancario a tasso zero, da restituire in 8 anni, con 2 anni di preammortamento e interessi interamente a carico di Invitalia. Non si tratta di promesse, ma di una realtà concreta, già attiva e accessibile.

Nel caso di una ditta individuale, il finanziamento può arrivare fino a €60.000, mentre una società composta da 4 soci con i requisiti può ottenere fino a €200.000. In aggiunta, è previsto un contributo extra a fondo perduto pari a €15.000 per le ditte individuali e fino a €40.000 per le società, finalizzato a sostenere le spese di gestione nei primi mesi.

Il tutto, senza dover presentare garanzie personali onerose e senza dover anticipare l’intera spesa: l’erogazione avviene anche a stato di avanzamento lavori, secondo un meccanismo ben collaudato.

Spese Ammissibili Per Avviare Una Ludoteca: Tutto Ciò Che Serve È Incluso

Il bando finanzia la realizzazione e l’allestimento della ludoteca a 360 gradi. A partire dalla ristrutturazione o adattamento dei locali, che può coprire fino al 30% dell’investimento complessivo, fino all’acquisto di arredi specifici per bambini, giochi educativi, strutture per attività motorie e materiali per i laboratori artistici, musicali e narrativi.

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Rientrano nel progetto anche le dotazioni informatiche, i software per la gestione delle presenze e delle prenotazioni, l’impianto di climatizzazione, la realizzazione di un sito web dedicato e le eventuali spese di promozione del servizio.

Le spese operative come utenze, canoni di affitto, leasing e assicurazioni sono finanziabili fino a un massimo del 20% del budget. Non sono invece ammesse le spese per personale dipendente, progettazioni tecniche o consulenze esterne: il bando vuole incentivare l’imprenditorialità attiva, dove chi presenta il progetto partecipa direttamente alla gestione.

Requisiti E Competenze: Cosa Serve Davvero Per Essere Ammissibili

Non è richiesto un diploma specifico per accedere al finanziamento, ma chi intende aprire una ludoteca deve dimostrare competenze effettive nel settore educativo o esperienze concrete con l’infanzia. È possibile accedere al bando anche senza un titolo formale, ma è importante che il business plan evidenzi la coerenza tra il progetto educativo e le competenze del proponente.

Chi ha lavorato come animatore, educatore, assistente all’infanzia o ha già operato in ambienti simili (centri estivi, asili nido, doposcuola, biblioteche per bambini) ha certamente un vantaggio competitivo in fase di valutazione. E una volta approvato, il progetto potrà includere collaborazioni con altre figure qualificate, nel rispetto della normativa locale.

Alessia E La Sua Ludoteca A Napoli: Quando Il Progetto Si Trasforma In Realtà

Alessia è una giovane educatrice napoletana con anni di esperienza nel settore dell’animazione e della formazione per l’infanzia. Dopo aver collaborato con scuole, associazioni e oratori, ha deciso di aprire un proprio spazio ludico nel cuore di Napoli, dove poter proporre attività creative, laboratori espressivi, percorsi psicomotori e gioco libero in un ambiente curato e sicuro.

Grazie al nostro affiancamento, ha strutturato un progetto dettagliato, realistico e ben radicato nel territorio. Ha ottenuto €100.000 come società con un altro socio, ed è riuscita ad allestire uno spazio multifunzionale, completo di tutte le dotazioni necessarie. Il suo centro è oggi attivo, molto frequentato e riconosciuto come un presidio educativo per le famiglie del quartiere.

La storia di Alessia dimostra che aprire una ludoteca con il finanziamento Resto al Sud è non solo possibile, ma anche sostenibile e strategico per chi ha un’idea ben costruita e la determinazione per portarla avanti con metodo.

Perché Questo È Il Momento Giusto: Il Valore Del Resto Al Sud 2.0

La nuova versione del bando, il Resto al Sud 2.0, rafforza ulteriormente questa misura. Saranno premiati i progetti con impatto sociale, le attività che promuovono inclusione, benessere e sviluppo locale. Una ludoteca rappresenta esattamente questo: uno spazio di relazione, educazione e comunità, in grado di generare valore a lungo termine non solo per chi la gestisce, ma per tutto il contesto in cui si inserisce.

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In un Sud che vuole crescere, ripartire e offrire opportunità reali alle famiglie, investire in un’impresa educativa è una scelta di valore, personale e collettivo. E oggi, grazie al sostegno pubblico, è una scelta finalmente alla portata.





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