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tutti gli incentivi attivi per le imprese


Bonus assunzioni 2025: in questo anno, le aziende che scelgono di ampliare il proprio organico possono beneficiare di un’ampia gamma di incentivi. Si tratta di misure pensate per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro di categorie considerate più fragili o meno rappresentate: giovani, donne, disoccupati e residenti nel Mezzogiorno.

Bonus assunzioni 2025: lo sgravio per l’assunzione di lavoratrici e under 30

Tra le agevolazioni già operative spicca lo sgravio per le assunzioni di giovani under 30 introdotto dalla Legge di Bilancio 2018, che garantisce un’esenzione del 50% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali solo per contratti a tempo indeterminato, fino a un massimo di 3.000 euro annui. Per accedere al bonus è necessario rispettare determinate condizioni:

  • avere il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) in regola;
  • non aver commesso violazioni di norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e delle condizioni per la fruizione degli incentivi ex art. 31 D.Lgs. 150/2015;
  • non aver effettuato, nella stessa unità produttiva, licenziamenti nei sei mesi precedenti alla nuova assunzione;
  • non procedere, nei sei mesi successivi all’assunzione incentivata, al licenziamento per giustificato motivo oggettivo dello stesso lavoratore o di un lavoratore impiegato nella stessa unità produttiva e inquadrato con la medesima qualifica.

Per chi assume le donne, le misure si intensificano: il bonus per l’assunzione di donne in condizioni di svantaggio, introdotto nel 2012 e confermato negli anni, prevede una riduzione del 50% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro privato, riconosciuta in caso di nuove assunzioni che rispettino determinati requisiti.

L’incentivo spetta in particolare per l’assunzione di:

  • Donne di qualsiasi età, residenti ovunque in Italia, percettrici di disoccupazione da almeno 24 mesi;

  • Donne residenti in aree svantaggiate, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;

  • Donne occupate in settori a forte disparità di genere (con gap superiore al 25%) e senza impiego da almeno 6 mesi.

La durata dell’esonero varia in base alla tipologia contrattuale:

  • 18 mesi per assunzioni a tempo indeterminato o per trasformazioni di contratti da determinato a indeterminato;

  • 12 mesi in caso di contratto a tempo determinato.

Per poter beneficiare dell’incentivo, è necessario che l’impresa rispetti il requisito dell’incremento occupazionale netto. Restano esclusi dall’agevolazione i rapporti di lavoro domestico, occasionale, intermittente e in apprendistato.

Ulteriore misura disponibile nel 2025 è la riduzione dell’1% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro in possesso della certificazione della parità di genere, che attesta il rispetto di standard paritari nei processi aziendali.

In caso di assunzione di donne beneficiarie del Reddito di Libertà, è previsto un esonero del 100% dei contributi, per un massimo di 24 mesi e nel limite di 8.000 euro per ciascuna lavoratrice assunta. Complessivamente, il tetto massimo degli incentivi usufruibili è fissato a 50.000 euro.

La decontribuzione Sud

Con la Legge di Bilancio 2025, è stata prorogata e rimodulata la misura della Decontribuzione Sud, un’agevolazione rivolta alle imprese del Mezzogiorno che operano in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.

L’incentivo consiste in una riduzione dei contributi previdenziali (esclusi i premi e i contributi INAIL), con importi e percentuali variabili:

  • Per le assunzioni effettuate entro il 31 dicembre 2024, l’esonero è pari al 25%, con un tetto massimo di 145 euro al mese per ogni lavoratore;

  • Per le nuove assunzioni a tempo indeterminato concluse entro il 31 dicembre 2025, la riduzione scende al 20%, con un limite mensile di 125 euro per ciascun dipendente.

La misura si applica ai datori di lavoro privati che rientrano nella categoria di micro, piccole e medie imprese (fino a 250 dipendenti), con l’esclusione del settore agricolo e dei rapporti di lavoro domestico.

Anche le grandi imprese potranno accedere al beneficio, ma solo in presenza di ulteriori requisiti specifici e previa attivazione di apposite procedure, che al momento non sono ancora operative.

Bonus assunzioni 2025: disoccupati e percettori di NASpI

Tra le agevolazioni confermate anche per il 2025 c’è quella rivolta ai datori di lavoro che assumono persone disoccupate, in particolare percettori di NASpI, Assegno di inclusione o Supporto per la formazione e il lavoro.

In caso di assunzione a tempo pieno e indeterminato (o trasformazione da contratto a termine), l’azienda ha diritto a un incentivo pari al 20% della NASpI residua che sarebbe spettata al lavoratore, per ogni mensilità e fino a 24 mesi. L’incentivo non può comunque superare la retribuzione o l’importo della NASpI.

L’agevolazione si applica anche in caso di:

  • Contratti a tempo determinato o stagionali, con esonero contributivo fino a 4.000 euro annui;

  • Contratti a tempo indeterminato, apprendistato o trasformazioni, con esonero fino a 8.000 euro l’anno (esclusi premi e contributi INAIL).

Tra i requisiti: l’azienda non deve aver effettuato licenziamenti nei sei mesi precedenti l’assunzione, né appartenere a gruppi con proprietà o controllo coincidente con l’impresa che ha licenziato.

Le nuove misure

Nel 2025 si aggiungono nuovi bonus assunzione introdotti dal DL Coesione ai già esistenti, con avvio ufficiale delle domande dal 16 maggio. Tra questi, lo sgravio contributivo del 100% (fino a 500 euro mensili per 24 mesi) per chi assume giovani under 35 mai assunti a tempo indeterminato, che può salire a 650 euro nelle Regioni della ZES Unica Sud. Le domande devono essere inviate all’INPS, e le assunzioni devono garantire un incremento occupazionale netto. Dal 16 maggio parte anche l’incentivo per l’assunzione di donne svantaggiate con contratto a tempo indeterminato, senza limiti di età e con esonero contributivo fino a 650 euro mensili per due anni. Rientrano tra le beneficiarie: donne disoccupate da almeno 24 mesi, residenti ovunque, impiegate in settori con forte divario di genere, oppure disoccupate da oltre 6 mesi residenti nelle ZES Sud. Un ulteriore incentivo è previsto per micro e piccole imprese della ZES Sud che assumono over 35 disoccupati da oltre 2 anni, con uno sgravio del 100% fino a 650 euro mensili, tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025. Infine, si conferma per tre anni la maxi deduzione IRPEF/IRES del costo del personale assunto a tempo indeterminato, pari al 120%, che sale al 130% per categorie svantaggiate (giovani, donne con figli, disoccupati di lungo periodo, disabili, ex percettori del reddito di cittadinanza, ecc.). L’agevolazione è valida solo se si registra un effettivo incremento occupazionale rispetto all’anno precedente.



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