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Agricoltura, Lollobrigida: settore si è rafforzato. Contratti di filiera su V bando non sono bloccati. Bene accesso imprese agricole a fondi Pnrr


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Agricoltura, Lollobrigida: settore si è rafforzato. Contratti di filiera su V bando non sono bloccati. Bene accesso imprese agricole a fondi Pnrr

“Sin dal suo insediamento il Governo Meloni si è impegnato per riportare il settore agricolo al centro del sistema economico italiano. I risultati di questi sforzi sono ora sotto gli occhi di tutti. I dati dimostrano che il sistema agroalimentare italiano si è enormemente rafforzato. L’Italia ha superato Francia e Germania per valore aggiunto agricolo, toccando quota 42,4 miliardi di euro, l’export agroalimentare ha toccato il record di 70 miliardi nel 2024, mentre l’indicatore di reddito agricolo è salito del 12,5 % solo nell’ultimo anno. Il PIL agricolo nel 2024 è cresciuto del 2% in volume secondo ISTAT, a fronte di una crescita del PIL nazionale di 0,7% in misura superiore a Francia e Germania.
Sono numeri che non si possono smentire e che marcano una differenza tra l’Italia e gli altri Stati europei in positivo.”

Così il ministro Masaf Francesco Lollobrigida in risposta all’Interrogazione a risposta immediata del Sen. Matteo Renzi.

“Abbiamo ottenuto questi risultati grazie a interventi mirati e a un corposo investimento in favore del settore primario, per oltre 11 miliardi di euro in due anni.
Siamo intervenuti anche sul regime fiscale dei redditi agrari, con approccio pragmatico e non propagandistico. Per questo abbiamo confermato per il biennio 2024-2025 l’esenzione IRPEF per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali, ma abbiamo anche rimodulato questa misura per renderla più giusta ed equilibrata, attraverso due fasce di esenzione.
I benefici fiscali sono ora indirizzati alle imprese che hanno realmente bisogno di maggior risorse e non vanno a favorire, come era in passato, quelle poche aziende per le quali tale agevolazione risultava un mero privilegio.
Abbiamo introdotto anche altre innovazioni in materia fiscale, estendendo la tassazione agevolata del reddito agrario anche ai più moderni metodi produttivi, come il vertical farming o le colture idroponiche, nonché alle attività ecosostenibili come la cessione dei crediti di carbonio da parte di un’impresa agricola.
Voglio, poi, ricordare una scelta fondamentale assunta dal Governo: a differenza di quanto avvenuto in altri Stati europei abbiamo difeso e mantenuto l’agevolazione del gasolio agricolo, che consente ai nostri agricoltori un risparmio effettivo di 1 miliardo di euro annui.

Il gasolio agricolo è escluso anche da ogni tipo di aumento dell’accisa.
Per quanto attiene all’altro argomento sollevato dal quesito posto dagli interroganti, devo ribadire ancora una volta che i contratti di filiera agroalimentare presentati a valere sul V bando ed i contratti della pesca e acquacoltura non sono affatto bloccati, tanto meno dai ricorsi presentati dalle imprese in graduatoria.
Voglio, però, fare una precisazione: se ci fossimo limitati ad utilizzare le sole risorse poste a disposizione dal Piano Nazionale Complementare avremmo avuto la possibilità di finanziare soltanto 40 programmi per un totale di circa 600 imprese.
E’ per questa ragione che abbiamo ritenuto necessario, in assoluta trasparenza e parità di condizioni, concedere alle migliaia di imprese collocate in graduatoria, e che non sarebbero state finanziate per assenza di risorse, la possibilità, non l’obbligo ovviamente, di accedere ai fondi del PNRR.
Sapevamo che questo avrebbe comportato la necessità di adeguare le progettazioni definitive alle condizionalità previste dalla Commissione europea. Proprio quelle condizionalità che proprio voi avete approvato nel 2021.
Lo abbiamo fatto perché eravamo fiduciosi che le imprese italiane sarebbero state in grado di adeguarsi alle regole del PNRR. Che ancora una volta avrebbero dimostrato la loro resilienza e capacità di adattamento.

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Nonostante i gufi la misura sta funzionando e devo informarvi che, alla data del 7 aprile 2025, per 83 programmi è stata presentata la progettazione definitiva. Stiamo parlando di ulteriori 1.600 imprese che, nonostante i vostri auspici negativi, hanno ritenuto possibile adeguare le loro progettazioni, fermo restando ovviamente le valutazioni di merito, che saranno svolte dagli uffici competenti.
Sono queste le risposte che a noi interessa dare.

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