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Il Senato ha approvato in prima lettura, con 88 voti favorevoli, 55 contrari e un astenuto, il disegno di legge di conversione del Decreto legge n. 45/2025. Il provvedimento, noto come “Decreto PNRR Scuola”, contiene misure urgenti in materia di istruzione e merito per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026.
L’iter legislativo prosegue ora alla Camera dei Deputati, dove il testo dovrà essere esaminato e approvato entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, pena la decadenza. Una volta approvato anche a Montecitorio, il decreto potrà acquisire efficacia di legge.
Il decreto raccoglie interventi eterogenei: dalla riforma degli Istituti Tecnici al contrasto dei diplomifici, fino al rafforzamento dell’internazionalizzazione degli ITS Academy. Sono inoltre previste maggiori risorse per la sicurezza scolastica, la fornitura di libri di testo agli studenti in difficoltà economica e incentivi per i dirigenti scolastici.
Nuovo bonus ricercatori 2025: credito d’imposta fino a 10.000 euro per le imprese
Con l’approvazione in Commissione Istruzione del Senato, il Decreto PNRR Scuola introduce una nuova misura fiscale per favorire l’assunzione di giovani ricercatori da parte delle imprese italiane. Il provvedimento prevede un credito d’imposta fino a 10.000 euro all’anno, per un massimo di tre anni, destinato alle aziende che, nel periodo 1° luglio 2025 – 31 dicembre 2026, assumono ricercatori under 35 con contratto a tempo indeterminato o determinato di almeno 12 mesi.
La misura sostituisce lo sgravio da 7.500 euro biennale introdotto nel 2023, poco efficace e scarsamente utilizzato. L’obiettivo è favorire l’innovazione, valorizzare le competenze scientifiche e consolidare il ponte tra accademia e sistema produttivo. Il bonus potrà essere utilizzato in compensazione tramite modello F24, non concorrerà alla formazione del reddito imponibile né alla base IRAP.
Il fondo stanziato è di 150 milioni di euro, a valere sul PNRR, con l’obiettivo di generare fino a 15.000 nuove assunzioni stabili. Le imprese dovranno essere in regola con gli obblighi contributivi e i lavoratori assunti dovranno essere in possesso del titolo di dottorato o aver ricoperto incarichi post-doc, svolgendo attività di ricerca e sviluppo. Si tratta di una misura semplice da attuare, senza necessità di decreti attuativi, salvo aspetti tecnici.
Nuove tipologie contrattuali per il pre-ruolo universitario
A completamento del quadro di interventi, il decreto prevede l’introduzione di due nuove tipologie contrattuali per il pre-ruolo universitario, destinate a ex dottorandi e specializzandi. Si tratta di contratti annuali rinnovabili fino a tre anni, finalizzati allo svolgimento di attività di ricerca scientifica, didattica e trasferimento tecnologico.
Questi incarichi saranno compatibili con la partecipazione a bandi europei, tra cui quelli del programma Marie Skłodowska-Curie Actions (MSCA), ampliando le opportunità di crescita internazionale per i giovani studiosi. La misura risponde a una richiesta della comunità scientifica per garantire continuità occupazionale e piena inclusione nei progetti di ricerca europei, contribuendo al rafforzamento del ruolo delle università nella valorizzazione dei talenti accademici italiani.
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