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Affitto con cedolare secca? I bonus del 730 si riducono: perché e cosa controllare


Affitto con cedolare secca, il reddito si somma a quello complessivo: si riducono i bonus del 730 per familiari, figli e per i canoni di locazione

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L’affitto con cedolare secca consente di risparmiare sulle imposte dovute ma, di contro, porta alla riduzione dei bonus spettanti nel modello 730/2025.

Il reddito tassato applicando la flat tax del 21 o del 10 per cento si somma al reddito complessivo per determinare se un familiare è o meno a carico, ai fini delle detrazioni per i carichi di famiglia, di lavoro dipendente, pensione e anche per il bonus IRPEF sugli affitti.

Non solo: l’affitto con cedolare secca impatta anche sulla verifica dei requisiti per il trattamento integrativo e, tra gli altri, del bonus tredicesima di 100 euro.

Lo specifica l’Agenzia delle Entrate nelle istruzioni relative al modello 730.

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Affitto con cedolare secca? I bonus del 730 si riducono: perché e cosa controllare

Dalle detrazioni per i figli a carico fino a quelle per lavoro dipendente, il reddito assoggettato a cedolare secca non segue una via separata ma, al contrario, si cumula a quello complessivo.

Per valutare gli effetti della cedolare secca sugli affitti è questo uno degli aspetti da considerare, che torna al centro dell’attenzione nella stagione del modello 730/2025.

Se di base il reddito assoggettato a cedolare secca è considerato una quota a parte, ai fini del calcolo dell’imposta sostitutiva del 21 o del 10 per cento, sul fronte delle agevolazioni fiscali la situazione si capovolge.

La flat tax sui redditi derivanti dall’affitto di immobili, per brevi o lunghi periodi, non è neutrale ai fini del riconoscimento dei bonus che viaggiano in dichiarazione dei redditi. Al contrario, il valore del reddito fondiario sul quale si opta per la tassazione ridotta diventa centrale per la verifica dei requisiti relativi a numerose agevolazioni e si somma al reddito IRPEF.

Quali sono gli sconti da attenzionare?

In primis vi sono le detrazioni per carichi di famiglia: dagli sconti IRPEF fissi per i figli, fino a quelli per il coniuge, l’importo riconosciuto può variare per chi applica la cedolare secca.

L’effetto in questo caso impatta in una duplice modalità nel modello 730/2025: chi non ne ha beneficiato in busta paga, si vedrà riconoscere un importo ridotto rispetto a quello spettante sulla base del solo reddito assoggettato ad IRPEF.

Chi invece ha ricevuto le detrazioni per figli e coniuge in busta paga, potrà trovarsi nella situazione di dover restituire una quota dell’importo erogato dal sostituto d’imposta, ma che a seguito del cumulo dei redditi si rivela non spettante.

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Il reddito assoggettato a cedolare secca deve inoltre essere considerato nella determinazione delle soglie che stabiliscono se un familiare è o meno a carico del dichiarante.

La cedolare secca taglia anche le detrazioni sui redditi da lavoro e pensione

I redditi assoggettati a cedolare secca impattano anche sulle detrazioni per i redditi da lavoro o pensione.

Si tratta delle detrazioni modulate in base al reddito complessivo, al quale concorre anche la quota derivante dagli affitti tassati con l’imposta sostitutiva, calcolata secondo i seguenti importi:

  • 1.955 euro, se il reddito complessivo non supera 15.000 euro (l’importo minimo della detrazione riconosciuta è pari a 690 euro. In caso di lavoro a tempo determinato, non può essere inferiore a 1.380 euro);
  • 1.910 euro, aumentata del prodotto tra 1.190 euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 13.000 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma non a 28.000 euro;
  • 1.910 euro, se il reddito complessivo è superiore a 28.000 euro ma non a 50.000 euro (la detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 50.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 22.000 euro).

Per chi percepisce un reddito compreso tra i 25.000 e i 35.000 euro è riconosciuto un importo aggiuntivo di 65 euro. Per i redditi sopra i 50.000 euro non è prevista alcuna detrazione.

Anche in questo caso, se nel corso del 2024 sono state riconosciute detrazioni in busta paga senza considerare il valore della quota derivante dalle locazioni, nel modello 730/2025 si procederà con il recupero dell’importo non spettante.

Non da meno, il reddito assoggettato a cedolare secca concorre anche al calcolo delle soglie per il riconoscimento del trattamento integrativo ma anche, ad esempio, per verificare il rispetto o meno dei valori per beneficiare del bonus tredicesima di 100 euro.

Taglio anche alla detrazione per l’affitto

Il reddito fondiario assoggettato alla cedolare secca viene aggiunto al reddito complessivo anche per determinare il valore delle detrazioni spettanti per i canoni di locazione.

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Saldo e stralcio

 

Tipologia di contratto Requisiti specifici Importo detrazione e limite di reddito Istruzioni 730/2025
Abitazione principale (a canone libero) 300 euro fino a 15.493,71 euro di reddito; 150 euro fino a 30.987,41 euro di reddito rigo E71, cod. 1
Abitazione principale (a canone concordato) 495,80 euro fino a 15.493,71 euro di reddito; 247,90 euro fino a 30.987,41 euro di reddito rigo E71, cod. 2
Abitazione principale giovani da 20 a 31 anni non compiuti Per i primi quattro anni dalla stipula del contratto, abitazione diversa da quella di genitori o affidatari 20 per cento del canone di locazione fino ad un massimo di 2.000 euro (minimo 991,60 euro rigo E71, cod. 4
Abitazione principale lavoratori trasferiti fuori regione (per i primi tre anni dal trasferimento) Titolarità di contratto di lavoro dipendente, aver trasferito la residenza nel Comune di lavoro o in uno limitrofo (distante almeno 100 km dal precedente) e in regione diversa da quella di provenienza 991,60 euro fino a 15.493,71 euro di reddito, 495,80 euro fino a 30.987,41 euro di reddito rigo E72

Il superamento delle soglie di reddito per accedere agli sconti può quindi portare a una riduzione dell’importo teoricamente spettante (considerando solo i redditi assoggettati ad IRPEF) o, se si superano i limiti massimi, al venir meno in toto delle agevolazioni.

Nonostante il beneficio in termini di minore tassazione, la cedolare secca può quindi incidere a più livelli sulla determinazione del tax rate complessivo.



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