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Bonus da 500 euro al mese per under 35: come funziona e chi ne può beneficiare nel 2025


Negli ultimi giorni in Italia si parla molto di un bonus da 500 euro al mese destinato ai giovani sotto i 35 anni, ma pochi sanno davvero di cosa si tratta e in che modo può essere richiesto. Questo contributo non arriva direttamente ai giovani, ma interessa principalmente le imprese che assumono nuove risorse in questa fascia d’età. Dietro questa misura, c’è il tentativo di rilanciare l’occupazione giovanile e sostenere quelle realtà economiche che puntano a stabilizzare il lavoro per i giovani.

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Il bonus giovani e il decreto coesione: cosa prevede la normativa del 2025

Il bonus giovani è stato introdotto dal recente decreto coesione, pubblicato con il DL 60/2024. Questa legge ha inserito un incentivo rivolto alle aziende, pensato per abbattere i costi del lavoro legati alle assunzioni di under 35. L’obiettivo principale è incoraggiare le imprese a proporre contratti stabili e non solo forme di lavoro temporanee o precarie. La misura si applica in tutto il territorio nazionale, ma con particolari benefici per alcune aree svantaggiate del Mezzogiorno.

Come funziona il bonus

Si tratta di un esonero totale dai contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per ogni giovane assunto, fino a un massimo di 500 euro al mese. Il risparmio sulle spese sociali deve durare fino a 24 mesi, cioè due anni. Questo riduce sensibilmente l’impatto economico che comporta inserire un nuovo lavoratore in organico. Molti esperti del lavoro dicono che un incentivo così può trasformare un’assunzione in una scelta più sicura da parte delle aziende.

Le condizioni e i limiti per usufruire del bonus under 35

La circolare INPS n. 90 del 12 maggio 2025 ha indicato in modo chiaro come funziona il bonus dal punto di vista operativo. Le imprese interessate devono assumere persone che non abbiano ancora compiuto i 35 anni e rispettare un contratto stabile: in pratica non si tratta di agevolazioni per lavoro a termine o stage, ma per assunzioni finalizzate a durare.

La somma massima di 500 euro al mese rappresenta il tetto dell’esonero contributivo. Il dipendente può così entrare in azienda senza pesare eccessivamente sull’economia dell’impresa. Nei fatti, questa misura può far scattare delle assunzioni in più, o comunque rendere più semplice confermare e mantenere un giovane lavoratore.

Benefici per alcune regioni del sud

In alcune regioni del sud, però, è previsto un valore ancora superiore. Si tratta delle Zone Economiche Speciali che comprendono regioni come Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Qui il bonus può salire fino a 650 euro mensili, un valore che punta a stimolare investimenti e occupazione in zone che da tempo soffrono per la disoccupazione giovanile.

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Impatto sociale ed economico previsto dalle misure per i giovani in azienda

La misura del bonus giovani rappresenta uno degli strumenti più diretti per finanziare l’ingresso nel mondo del lavoro a condizioni più favorevoli. Mettendo a disposizione questa agevolazione contributiva, si cerca di spingere le aziende a orientarsi verso assunzioni stabili e non più contratti a breve termine, riducendo così il lavoro precario che spesso colpisce i giovani.

Le imprese, d’altra parte, trovano un incentivo a investire su figure giovani, abbassando i costi immediati legati all’inserimento e sostenendo scelte che potrebbero risultare più lungimiranti. L’effetto atteso è quindi un’occupazione di qualità, più sicura e meno intermittente. Molte realtà imprenditoriali stanno valutando di cogliere questa opportunità proprio per consolidare il proprio organico, specialmente in un momento storico in cui le dinamiche del lavoro seguono ancora molte incertezze.

Prospettive future del bonus under 35

Resta da vedere quanto questa misura riuscirà a incidere concretamente sulle statistiche di disoccupazione giovanile, ma di certo per i giovani under 35 rappresenta un’occasione da non sottovalutare. Le aziende sono chiamate a sfruttare questo incentivo, trasformandolo in posti di lavoro realmente duraturi.

Questo nuovo tipo di bonus, scritto nero su bianco nelle norme vigenti dal 2024, può cambiare qualcosa nel rapporto tra giovani e mercato del lavoro in Italia nei prossimi anni. D’altra parte, il sostegno a chi si affaccia per la prima volta al lavoro è un tema centrale per lo sviluppo economico e sociale del paese.



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