AGI – In occasione della Giornata dell’Africa, che si celebrerà il 25 maggio, il parlamentare italiano Aboubacar Soumahoro ha organizzato ieri a Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, un convegno dal titolo “Il diritto di rimanere”. L’iniziativa mirava a sviluppare un approccio condiviso al fenomeno migratorio tra paesi africani ed europei, con azioni rivolte a politici, imprese e alla diaspora. All’incontro, inaugurato dal Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, hanno partecipato il suo omologo senegalese, Malick Ndiaye, l’ex Primo Ministro della Guinea, Mohamed Beavogui, gli ambasciatori della Costa d’Avorio e del Burkina Faso, Nogozene Bakayoko e Cyrille Ganou Badolo, nonché il presidente e fondatore di “Bloomfield Intelligence”, la prima agenzia di rating finanziario dell’Africa subsahariana. Alla conferenza è intervenuto anche l’ex presidente della Camera e senatore Pierferdinando Casini.
L’Africa “deve prosperare sfruttando le sue immense risorse, per favorire la crescita economica e sociale delle sue comunità ”, ha affermato Fontana nel suo discorso di apertura, sottolineando come il titolo stesso della conferenza esprima chiaramente questo concetto. “Il diritto di ogni individuo a vivere dignitosamente nel proprio Paese deve essere tutelato. Solo così sarà finalmente possibile porre fine alla vergognosa tratta di esseri umani.” Questi temi, ha aggiunto Fontana, sono stati affrontati anche durante l’ultimo vertice dei presidenti dei parlamenti del G7, tenutosi a Verona nel settembre 2024. La dichiarazione finale sottolinea la necessità di incrementare gli scambi commerciali e gli investimenti con l’Africa. Si tratta di obiettivi fondamentali per ridurre la povertà , sostenere uno sviluppo adeguato e incoraggiare l’attuazione di riforme economiche, considerate la via più sicura per generare ricchezza e posti di lavoro, soprattutto per i giovani.
Secondo Fontana, “è auspicabile un intervento strutturale per promuovere la scienza, la tecnologia, la ricerca, l’innovazione, l’industrializzazione dell’economia e la modernizzazione dell’agricoltura, nonché il collegamento con il resto del mondo attraverso il consolidamento della rete infrastrutturale. È poi necessario sostenere politiche di liberalizzazione commerciale e creare un ambiente più favorevole agli investimenti, data la vulnerabilità al debito che colpisce alcuni Stati africani, in particolare nella regione subsahariana”. Il Presidente della Camera ha aggiunto che “l’ingresso dell’Unione Africana nel G20 è considerato anche un passo importante verso la progressiva integrazione dei Paesi africani nel contesto multilaterale. Rafforzare gli spazi di discussione è non solo utile, ma necessario. In questa prospettiva, la diplomazia parlamentare può contribuire a costruire un partenariato euro-africano realmente equo e paritario, capace di trasformare le sfide comuni in opportunità condivise. Investire in Africa significa anche contrastare la crescente influenza delle grandi potenze, come Cina e Russia, per fare dell’Europa il partner di riferimento dei Paesi africani e un modello da seguire. Incontri come questo ci danno speranza proprio perché vanno in questa direzione e perché dimostrano che un cambio di prospettiva è possibile”.
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