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Elezioni rettore Unipg, Daniele Porena: “Innovazione e indipendenza. Più servizi agli studenti”. Le priorità


Daniele Porena, se sarà rettore, contribuirà a creare un’università “più innovativa, inclusiva e indipendente”. Più innovativa “nella didattica, nella ricerca e nella terza missione”. Più inclusiva “a partire dalla realizzazione di una governance più ampia e autenticamente collegiale”, che sappia “coinvolgere appieno tutti i 14 dipartimenti di cui si compone il nostro Ateneo. Desidero che la nostra Università rimanga indipendente, espressione più forte di autonoma: non deve essere il terreno di contesa di partiti politici o peggio di correnti di partito, ma deve rimanere il tempio laico della conoscenza che è sempre stato”.

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Il profilo: Daniele Porena, 49 anni da compiere il 29 dicembre, è professore ordinario di Diritto costituzionale e pubblico nel dipartimento di Filosofia, scienze sociali, umane e della formazione dell’Università degli studi di Perugia dove, in precedenza, ha ricoperto il ruolo di ricercatore universitario e di professore associato ed è attualmente titolare degli insegnamenti di Istituzioni di diritto pubblico e Diritto pubblico e diritti fondamentali. È stato per oltre cinque anni delegato del rettore per le riforme, il supporto legale e la semplificazione nonché membro, per delega rettorale, della assemblea consortile di Cineca. È autore di quattro monografie (tra l’altro sui temi della protezione costituzionale dell’ambiente e su quelli della sostenibilità) e di oltre ottanta contributi in riviste scientifiche nazionali e straniere. È stato relatore in Italia e all’estero in numerosi congressi scientifici ed è membro della Commissione tecnica, nominata dal ministro dell’Ambente, per la revisione della normativa nazionale in materia ambientale. È direttore, tra i tanti ruoli ricoperti, di Cisafa, Centro interistituzionale di Studi ed Alta formazione in materia ambientale costituito dall’Università degli studi di Perugia e da Arpa Umbria. Ha anche svolto, per oltre dieci anni, la professione di avvocato, nel foro di Perugia, in ambito civile e amministrativo. Il suo programma elettorale completo è consultabile al link https://www.unipg.it/files/pagine/2066/programma-porena.pdf.

Tre le priorità. Investire tempo e risorse nelle attività di reclutamento e di progressione di carriera del corpo docente, data la flessione complessiva registrata in Italia e a Perugia, al netto di una parziale ripresa più recente. C’è necessità, sia in termini di sviluppo delle carriere, sia in termini appunto di nuovi ingressi. Dobbiamo approfittare di tutte le opportunità legislative e finanziarie. Altra priorità è rappresentata dalla posizione del personale tecnico amministrativo bibliotecario e Cel (collaboratori ed esperti linguistici), la categoria trattata peggio nel paragone con gli omologhi delle altre pubbliche amministrazioni. Il prossimo rettore dovrà rimuovere questo divario, intervenendo con risorse finanziarie sulla parte variabile del fondo per la negoziazione decentrata e, a cascata, realizzare interventi su tutte le prestazioni accessorie”. Terza priorità – non per ordine di importanza – le strutture. “L’Università – continua Porena – è proprietaria di un patrimonio immobiliare di 334.000 metri quadrati di cui la metà richiede interventi di riqualificazione importanti. Dobbiamo drenare risorse che al momento non ci sono, attingendo alle opportunità offerte dai diversi livelli di governo, sia nazionali sia comunitari”. Affinità elettive e possibili alleanze con gli altri candidati? “Siamo un team affiatato, ma non ci sono affinità elettive. Vediamo cosa accade al primo turno”.


Sul passato: sono stati fatti passi importanti sull’internazionalizzazione e il ripopolamento degli studenti (oggi 30.000). Eredità di rilievo anche sul fronte tecnico-amministrativo con equilibri di bilancio che mettono in sicurezza la tenuta economico gestionale dell’Ateneo. “Se è mancato qualcosa, e probabilmente qualcosa è mancato, occorre ricordare lo stop del Covid”, ha spiegato il docente di diritto. I punti centrali per quanto riguarda l’impatto socio economico sono la sanità, “con i nostri medici strutturati e gli specializzandi che incidono anche sull’abbattimento delle liste d’attesa”, e il trasferimento delle conoscenze. Cruciale la “realizzazione della convenzione ospedaliero-universitaria che consentirebbe all’Ateneo di non essere più semplicemente ospite di queste strutture, ma di poterne essere co-titolare a pieno diritto”.

Terza missione: Porena immagina un’Università “che possa essere ponte di collegamento tra il territorio e il resto del mondo. C’è una grande voglia di internazionalizzazione da parte delle nostre imprese, soprattutto piccole e medie. Va creata un’alleanza. Spesso mancano punti di collegamento e sistemi di accreditamento, elementi di cui dispone invece l’Università”.

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E ancora, sul diritto allo studio, di concerto con Regione e Adisu vanno perseguite la stabilizzazione ed estensione della no tax area e la conferma del pass Tpl. Non manca la proposta di un aulario d’Ateneo come “luogo di discussione, confronto e pluralismo”.





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