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Meno ciliegie a causa delle piogge. Coldiretti Pisa: -30%


 

La ciliegia di Lari IGP pronta per la festa malgrado gli inciampi climatici. Le ricorrenti piogge e le perturbazioni “fuori programma” di queste settimane hanno rischiato di compromettere seriamente la stagione della rossa più famosa della Toscana e di riflesso la sua attesissima sagra che quest’anno taglia il traguardo della 67° edizione.

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La produzione complessiva, stando alle prima stime dei produttori, potrebbe subire un taglio del 20%-30% rispetto ad un’annata media. A dirlo è Coldiretti Pisa tracciando un primo bilancio in occasione del primo dei due fine settimana, dal 24 al 25 giugno, della sagra della ciliegia di Lari IGP nello storico borgo pisano.

Il secondo fine settimana di festa sarà invece quello che va dal 31 maggio al 2 agosto 2025.

Una primavera anomala con tanta pioggia, come spesso sta capitando in questi anni, ha scaricato sulle piante, proprio a ridosso dell’avvio della raccolta una quantità di acqua tale da spaccare i frutti presenti in grande quantità sugli alberi.

Il fenomeno, sempre più comune ai tempi della crisi climatica, si chiama cracking: l’esplosione della buccia causata dall’eccessivo assorbimento di acqua in un breve lasso di tempo.

“L’altalena climatica sta mettendo a dura prova la sopravvivenza delle imprese agricole e la biodiversità espressa dalle piccole comunità agricole. Le produzioni diventano instabili, imprevedibili, a rischio e questo rende fragile il futuro e la presenza delle aziende agricole nelle aree interne dove i terreni sono più difficili da coltivare, le condizioni meteo più estreme, la meccanizzazione limitata, i costi più alti e la redditività minore. – spiega Marco Pacini, Presidente Coldiretti Pisa – Il riconoscimento dell’indicazione IGP in questo senso è un elemento che migliora la redditività delle imprese il cui valore aggiunto medio è superiore del 38% rispetto ai prodotti simili non certificati. La garanzia di origine, tracciabilità e trasparenza aiuta a vendere meglio i nostri prodotti aumentando il livello di resilienza degli agricoltori”.

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Tra Lari e Casciana Terme gli ettari coltivati a ciliegia sono tra i 60 – 65 ettari circa per una produzione stimata media annua di circa 200-250 quintali (in un annata con resa ottimale). Sono 8 al momento le aziende agricole idonee che possono apporre il “bollino” sulle confezioni. La ciliegia di Lari IGP è la IGP numero 16 della Toscana ed è l’unica ad essere inserita nel paniere regionale delle specialità alimentari tradizionali, i cosiddetti PAT.

Primati e blasone che la espongono all’odioso fenomeno del falso Made in Italy come molti dei prodotti del paniere regionale costantemente sotto attacco anche sul web. Il rischio, per la ciliegia, è quello di trovare sui banchi varietà “spacciate” per locali quando in realtà provengono da altrove o dall’estero. Per essere sicuri di acquistare un prodotto locale – consiglia Coldiretti Pisa – è importante verificare la presenza del marchio IGP per quanto riguarda la ciliegia di Lari e per tutte le altre l’etichetta di origine obbligatoria o fare acquisti direttamente ai produttori nei mercati a chilometri zero di Campagna Amica dove è possibile trovare le varietà locali.

Le ciliegie – continua Coldiretti Pisa – grazie al loro sapore dolce e intenso, ottengono grande successo sia da parte degli adulti che dei bambini ma possiedono anche proprietà benefiche per l’organismo prima fra tutte quella antinvecchiamento poiché contengono moltissimi flavonoidi (polifenoli), sostanze antiossidanti che contrastano i radicali liberi, rallentano il processo di invecchiamento cellulare. I flavonoidi presenti, specialmente gli antociani, le rendono peraltro un ottimo rimedio antidolorifico, con effetto simile a quello dell’aspirina, ma senza gli effetti collaterali di questa.

Le ciliegie sono uno dei frutti con meno calorie – aggiunge Coldiretti Pisa – e contengono vitamina A, vitamina C e vitamine del gruppo B. Sono inoltre una fonte da non sottovalutare di sali minerali, come ferro, calcio, magnesio, potassio e zolfo. Presentano, inoltre, oligoelementi importanti, con particolare riferimento a rame, zinco, manganese e cobalto. Le ciliegie contengono infine melatonina, un ormone che favorisce il sonno in condizioni quanto più fisiologiche possibili. Studi avviati nell’ambito dell’Università del Texas Health Sciences Center a San Antonio attestano che il consumo di questi frutti – conclude Coldiretti Pisa – aiuta a contrastare attivamente l’insonnia.



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