Al Polo Bioscientifico l’iniziativa del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente nell’ambito del Festival dello Sviluppo sostenibile 2025 promosso da ASviS
Sensibilizzare i cittadini, le associazioni, gli studenti, le imprese e le istituzioni sui temi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Ma non solo a parole. Bensì con quel che la Terra offre in modo ecosostenibile in forma di cibo nel rispetto delle materie prime e della salute dei cittadini.
Con questi obiettivi, nei giorni scorsi, al Polo Bioscientifico dell’ateneo catanese, si è svolta l’iniziativa Terra, cibo e salute – Taste, talk and listening event, organizzata dal Green Lab del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente nell’ambito del Festival dello Sviluppo sostenibile 2025 promosso da ASviS.
Attraverso un percorso di parole, musica, immagini, aree food e aree espositive, l’evento ha permesso di conversare e riflettere insieme sulle relazioni tra il cibo e i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs) dell’Agenda 2030 dell’ONU.
Un momento dell’iniziativa
Considerando che tutti gli Obiettivi sono direttamente o indirettamente collegati a un’alimentazione sana e consapevole e a processi produttivi compatibili con la tutela dell’ambiente, della biodiversità, della fertilità del suolo e della qualità dei prodotti, gli aspetti economici e sociali della sostenibilità dovrebbero essere visti come parti integrate nella biosfera, allontanandoci dall’attuale approccio settoriale.
“L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, ha rappresentato una agorà per mettere insieme tutti gli attori protagonisti del settore per uno sviluppo sostenibile in questo campo e quindi i ricercatori e le aziende e ovviamente i cittadini – ha spiegato la ricercatrice Alessia Marzo, organizzatrice dell’evento insieme al prof. Paolo Guarnaccia del Di3A -. La collaborazione tra l’ateneo e le imprese nella ricerca e nello sviluppo tecnologico e anche con le associazioni e gli enti professionali rappresenta un momento importante e fondamentale in questo ambito al fine di valorizzare e promuovere lo sviluppo sostenibile e la produzione sostenibile”.
Parte dello staff organizzativo dell’iniziativa
“Nei vari stand, infatti, è possibile assaggiare alcuni di questi prodotti come conserve, miele, vino e prodotti della nostra cultura e tradizione agroalimentare e alcuni sono anche innovativi realizzati dalle aziende che espongono, ad esempio, la birra realizzata con la fermentazione del pane o le farine da insetti – ha aggiunto Alessia Marzo -. Aziende che hanno la sostenibilità nel loro processo produttivo grazie alle innovazioni che provengono dai nostri laboratori di ricerca. Per questo la collaborazione tra il mondo della ricerca e le aziende è fondamentale nel rafforzare il processo di trasferimento tecnologico. L’idea della manifestazione esula dal format dei convegni perché per parlare di sviluppo sostenibile dobbiamo essere tutti insieme e accendere la curiosità degli studenti e dei cittadini”.
Esperti, ricercatori, rappresentanti di associazioni e imprese che operano nel settore agricolo, alimentare e ambientale hanno potuto presentare le loro attività in linea con gli obiettivi di sostenibilità attraverso l’esposizione delle loro produzioni più significative tramite i talk.
Tra loro anche i dottorandi del Di3A Morena Carlentini, Salvatore Chiarenza, Ilaria Inzirillo, Daniele Nicotra, Ilaria Proetto, Lorenzo Rapisarda, Vincenzo Scavera, Giuseppe Sottosanti, Luana Virginia Souza e Serena Vitaliano.
I dottorandi del Di3A che hanno partecipato all’iniziativa
“I talk rappresentano un’occasione per avvicinare l’università, nell’ambito delle azioni di terza missione, al territorio e quindi una attività tra pillole e spot di ricerca illustrate direttamente dai nostri ricercatori che racconteranno le proprie esperienze – ha spiegato il prof. Mario D’Amico, direttore del Di3A -. E nei vari stand espositivi i visitatori hanno potuto scoprire singole curiosità e approfondire alcune tematiche per favorire la comunicazione del concetto di sostenibilità ambientale”.
“Un concetto che, da noi, stiamo riscoprendo in questi ultimi anni, ma se ci pensiamo bene in America, già alla fine dell’Ottocento, il tema della conservazione e protezione dell’ambiente era già molto sentito e non a caso il Parco Nazionale di Yellowstone è stato fondato nel 1872 – ha aggiunto -. La sostenibilità, dalle nostre parti, solo negli anni ’90 è stata affrontata seriamente dall’Ue rilevandone l’importanza di comunicare e puntare su questo aspetto per far sì che le future generazioni possano trovare un capitale naturale”.
Un momento dell’iniziativa
“L’iniziativa – come ha precisato il prof. D’Amico – ha offerto anche spazi di intrattenimento con il fine di avvicinare, tra musica e degustazione, i cittadini al mondo accademico e soprattutto i giovani con i nostri corsi di laurea che presentano una offerta formativa più innovativa per andare incontro alle esigenze del territorio”.
E oltre alla musica e alla degustazione di prodotti tipici siciliani, spazio anche alle immagini con una fotogallery esposta al Polo Bioscientifico.
Una giuria apposita ha premiato nell’ambito del concorso fotografico Giuseppe Scianna con la sua immagine dal titolo Vita sott’acqua: Sula Bassana uccisa da reti di pescatori (Norvegia).
Sul podio anche Annalisa Costa con La natura in città e Gonzalo Hervάs con Sguardi perduti in un mare sfruttato.
I vincitori del concorso fotografico
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link