(Sesto Potere) – Bologna – 27 maggio 2025 – Oggi, a partire dalle ore 10:30 e fino alle 12:30, il Teatro EuropAuditorium di Bologna ha ospitato l’Assemblea 2025 di Confindustria: un momento di confronto sull’evoluzione e le sfide dell’industria italiana ed europea, un confronto tra protagonisti del mondo imprenditoriale e rappresentanti delle istituzioni, per discutere di strategie, innovazione e competitività. Un’occasione per riflettere insieme su come costruire un’Italia più resiliente, sostenibile e proiettata al futuro.
Una giornata di visione strategica, in cui imprese, istituzioni e attori internazionali si sono incontrati per tracciare insieme il percorso verso un futuro industriale più resiliente, innovativo e competitivo.
Sul palco sono saliti: Emanuele Orsini, Presidente di Confindustria; Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei Ministri; e Roberta Metsola, Presidente del Parlamento Europeo.
Le parole del presidente di Confindustria Orsini hanno richiamato con forza il cuore pulsante del nostro sistema: le imprese, i territori, le associazioni.
“Voglio anzitutto ringraziare Confindustria per aver scelto l’Emilia-Romagna come sede della sua Assemblea annuale. Una scelta che ci onora e riconosce il ruolo centrale che questa terra gioca nel sistema industriale nazionale ed europeo”. così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, intervenuto oggi all’Assemblea 2025 di Confindustria, al Teatro EuropAuditorium di Bologna.
“Ho apprezzato- sottolinea de Pascale– la relazione del presidente Orsini, lucida e orientata al merito, con un chiaro richiamo alla responsabilità collettiva, in un contesto dove troppo spesso prevalgono narrazioni autoreferenziali o logiche di contrapposizione. La proposta di un piano industriale straordinario, fondato sull’unità delle istituzioni italiane ed europee e sul coinvolgimento delle forze del lavoro, è un segnale importante. L’industria ha bisogno di risposte concrete, e l’Emilia-Romagna è pronta a fare la sua parte. Dal Governo ho sentito tante buone intenzioni ma, personalmente e lo dico con rispetto istituzionale, nessuna risposta o proposta concreta”.
“Io credo- prosegue de Pascale– che Confindustria abbia fatto la scelta di venire nel cuore della manifattura italiana perché in questo momento la vera sfida europea è la difesa della manifattura, che a volte, come europei sembriamo dover difendere anche da noi stessi. Serve uno scatto dell’Unione Europea e del nostro Paese. I costi energetici e una catena logistica spesso poco efficiente oggi fanno ancora più paura dei dazi. È su questi fronti che dobbiamo intervenire con urgenza, e l’Emilia-Romagna vuole essere in prima fila”.
“Lo dico chiaramente- sottolinea ancora il presidente dell’Emilia-Romagna de Pascale -: per la nostra regione, i temi dell’energia sono ancora più cruciali rispetto ad altre aree del Paese. E spero che anche sul versante infrastrutturale si dicano parole chiare, perché non possiamo continuare a caricare le imprese di costi logistici insostenibili. Sbloccare il nodo del passante di Bologna è una priorità nazionale. Ma vogliamo anche lavorare al potenziamento della dorsale adriatica ferroviaria e al miglioramento dei collegamenti con il porto di Ravenna. È tempo di un piano infrastrutturale serio, al servizio del sistema produttivo”.
De Pascale richiama quindi la necessità di una presa di posizione chiara dell’Europa nel contesto internazionale: “Serve una risposta forte e coerente dell’Unione europea, perché consideriamo eticamente inaccettabile il comportamento degli Stati Uniti. Non si tratta di interrompere le relazioni transatlantiche – noi come Regione Emilia-Romagna saremo presenti al Fancy Food di New York a fine giugno – ma il punto è come ci si rapporta: se si cerca visibilità o si vuole davvero incidere. L’Italia ha il dovere di pretendere di incidere”.
De Pascale ha quindi sottolineato che da tre anni l’Europa sostiene costi energetici e di approvvigionamento delle materie prime di molto superiori rispetto agli Stati Uniti: “Oggi, a fronte di una risposta che penalizza la nostra industria, è legittimo pretendere rispetto. Non è una sfida che riguarda tutti i Paesi europei, colpisce principalmente la manifattura italo-tedesca, il cuore industriale del continente. E l’Italia deve guidare l’Europa in questo confronto”.
“L’Emilia-Romagna- conclude de Pascale– risponde presente. Senza retorica, fuori dalle narrazioni che si autoesaltano e fuori dalle contrapposizioni sterili. Servono parole di verità e strumenti concreti. Oggi da Orsini ne ho sentiti tanti su cui servono risposte. E ci siamo, come sempre, per costruire insieme il futuro industriale del nostro Paese e dell’Europa”.
“Le parole di Emanuele Orsini all’Assemblea annuale di Confindustria meritano grande attenzione”: a parere di Renato Brunetta, presidente del CNEL, a margine dell’Assemblea di Confindustria a Bologna.
“È vero: ‘per un mondo nuovo servono strumenti nuovi e un patto nuovo tra tutti noi, tra forze politiche e sociali’. Un appello che va colto. E che è in linea con la strada indicata da tempo anche dal CNEL. Perché il Paese possa rispondere alle grandi transizioni in atto, generare crescita e sviluppo sostenibile, garantire competitività e al tempo stesso coesione sociale, occorre un ampio accordo tra istituzioni, forze sociali, corpi intermedi. Bene, in tal senso, anche il riferimento specifico che Orsini ha voluto fare al tema della sicurezza sul lavoro, rafforzando la convergenza già maturata nell’incontro dell’8 maggio tra Governo e parti sociali, quando è stato presentato da Palazzo Chigi un pacchetto di proposte in sintonia con il lavoro istruttorio svolto dal CNEL in materia. Bene, inoltre, l’aver sottolineato il ruolo fondamentale della contrattazione, per rilanciare i salari e dare dignità al lavoro”: ha aggiunto Renato Brunetta.
Fonte foto: profili social Confindustria
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