(Teleborsa) – Nel 2025 gli acquisti online di prodotto valgono circa 40,1 miliardi di euro, +6% rispetto al 2024. Il settore Food&Grocery registra un incremento superiore alla media (con tasso di crescita di circa il 7%) grazie alle performance particolarmente positive del Food Delivery e del Grocery Alimentare. Anche Beauty&Pharma cresce del +7%, mentre Arredamento e home living, Editoria, Abbigliamento, Informatica ed Elettronica di consumo presentano un incremento in linea con quello del settore (con tassi compresi tra il +5% e il +6%). Frena la progressione del settore Auto e Ricambi (+3%) dopo la crescita dello scorso anno.
Cresce di mezzo punto percentuale rispetto al 2024 il tasso di penetrazione dei prodotti: nel 2025 l’incidenza dei consumi online sui consumi totali è pari all’11,2%. L’Informatica ed Elettronica di consumo è il comparto con l’incidenza dell’online più alta nel 2025, pari al 43% della spesa complessiva. Seguono Arredamento e home living con un’incidenza del 20% e l’Abbigliamento con il 18%.
Questi sono alcuni dei dati presentati oggi dall’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano, in occasione del convegno “L’eCommerce nei principali comparti di prodotto“, uno degli oltre 50 differenti filoni di ricerca degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano che affrontano tutti i temi chiave dell’Innovazione Digitale nelle imprese e nella pubblica amministrazione.
Tra i settori rappresentativi del Made in Italy, troviamo il comparto del Food&Grocery nei tre i segmenti – Food Delivery (piatti a domicilio), Grocery Alimentare (spesa online da supermercato) ed Enogastronomia (cibi e bevande di nicchia) – che riscontra una crescita del +7% sul 2024 e vale 4,9 miliardi di euro. In particolare continua la crescita del segmento Food Delivery (+8% rispetto al 2024), che vale a oggi il 46% dell’alimentare online. Continua inoltre il processo di razionalizzazione dell’offerta: i ristoranti affidano il delivery, infatti, alle grandi piattaforme dedicate a questa tipologia di servizio, mentre gestiscono in-house il take-away con ordine ricevuto online e ritiro nel locale.
Per quanto concerne il Grocery Alimentare, tra le oltre 60 iniziative di spesa online da supermercato attive in Italia, la maggior parte (87%) sono iniziative lanciate da retailer della GDO. L’Enogastronomia invece ha un impatto sull’export di circa il 20% con una crescita del +3% rispetto all’anno precedente, per uno scontrino medio di circa 130 euro.
Il comparto Beauty&Pharma, che riunisce al suo interno sia i prodotti farmaceutici sia quelli destinati alla cura e l’igiene della persona, raggiunge i 3,1 miliardi di euro, +7% rispetto al 2024. Con uno scontrino medio di 37 euro, i due segmenti sono sempre di più impegnati a fornire ai clienti assistenza all’acquisto e consulenza personalizzata, anche in ottica di sostenibilità dell’esperienza stessa.
Il comparto dell’Arredamento e home living (arredo da interno e da esterno, oggettistica e decorazioni, accessori per la cucina, tessile, illuminazione) registra una crescita in linea con quella del settore (+6%) e tocca quota 4,7 miliardi di euro. I progetti più innovativi mirano al miglioramento della customer experience grazie a strumenti basati sull’utilizzo dell’Extended Reality per progettare online i propri spazi e l’offerta di servizi logistici di valore aggiunto come servizi di consegna al piano.
L’Abbigliamento (capi di vestiario, scarpe e accessori) cresce del +5% rispetto al 2024 e raggiunge un valore di 6,2 miliardi di euro, con uno scontrino medio di 114 euro. Gli operatori del comparto sono impegnati in particolar modo nell’ottimizzazione del second- hand market e nel lancio di nuovi marketplace. In linea anche l’Informatica e Elettronica di consumo che registra una crescita del +5% sul 2024 e vale 8,9 miliardi di euro, con lo scontrino medio più alto, pari a 210 euro. Chiude la classifica Auto e Ricambi con +3% sul 2024 toccando quota 2,9 miliardi di euro per quanto riguarda la vendita di automobili e pezzi di ricambio online.
“Questi primi mesi del 2025 confermano che l’eCommerce in Italia sta vivendo una fase di consolidamento, con una crescita moderata rispetto al passato, ma accompagnata da un’evoluzione strategica. Oggi, l’online non è più solo un canale di vendita, ma anche uno strumento relazionale attraverso cui i brand mirano a costruire connessioni autentiche con i consumatori, offrendo esperienze sempre più personalizzate, interattive e coinvolgenti”, dichiara Valentina Pontiggia, Direttrice dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano. “In questo contesto, l’innovazione tecnologica – in particolare quella legata all’Intelligenza Artificiale – sta giocando un ruolo cruciale. Inoltre, il Retail Media, i marketplace e gli altri modelli di platform based contribuiscono a generare nuove possibilità di fare business. Allo stesso tempo, progetti omnicanale, in primis unified commerce e social commerce, insieme a pratiche orientate alla sostenibilità ambientale e sociale e iniziative di personalizzazione, arricchiscono l’esperienza del cliente. Saranno quindi diverse le principali sfide del prossimo futuro per i merchant italiani: dalla competizione all’ottimizzazione dei processi attraverso l’automazione, dall’evoluzione dell’esperienza utente all’adattamento alle nuove abitudini dei consumatori”.
“Dalle ricerche Netcomm sul 2025 emergono segnali chiari: l’eCommerce è entrato pienamente nelle abitudini di consumo degli italiani. I consumatori digitali superano i 35 milioni, con 1,2 milioni di nuovi utenti in un solo anno, e le aziende attive nell’eCommerce sono oltre 91.000, a conferma di una trasformazione ormai consolidata. Il valore raggiunto dall’e-Commerce di prodotto mostra quanto il digitale sia parte integrante del quotidiano, non solo nel fashion ma anche in settori come Food, Pharma, Arredamento e Cosmetica. Tuttavia, questa crescita non è solo quantitativa. I dati ci dicono che aumentano i volumi, ma con carrelli più leggeri: segno di acquisti più frequenti, più attenti e più segmentati. Emergono così tre modelli di acquisto dominanti: il consumatore price sensitive, che sacrifica il servizio per la convenienza; il consumatore orientato al second hand, che cerca una risposta economica e sostenibile; l’esperienziale, per il quale Intelligenza Artificiale, contenuti editoriali e servizio costruiscono una relazione di valore”. Come sottolinea Roberto Liscia, Presidente di Netcomm “Il prossimo passo per le imprese sarà investire in logistica, customer experience e tecnologie abilitanti per consolidare la relazione con i consumatori e sostenere la competitività del Made in Italy anche sui mercati internazionali. Guardiamo quindi con fiducia alle opportunità che il futuro digitale offre, consapevoli che solo attraverso innovazione e capacità di adattamento si potrà rafforzare la leadership nel mercato globale”.
(Teleborsa) 27-05-2025 17:10
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