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La nuova FCC di Brendan Carr: politiche tlc Usa e Ue a confronto


Nel corso dei primi cento giorni di mandato del Presidente Brendan Carr, la Federal Communications Commission (FCC) ha intrapreso un’intensa attività regolatoria e deregolatoria, finalizzata a promuovere l’innovazione tecnologica, rafforzare la sicurezza nazionale e modernizzare il quadro normativo nel settore delle comunicazioni. Le iniziative adottate riflettono un orientamento volto a incentivare lo sviluppo tecnologico, proteggere i consumatori e garantire la leadership statunitense nei settori chiave dell’economia digitale.

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L’attività, oggettivamente tra le più intense a parità di periodo nella vita del FCC, è stata oggetto di critiche negli USA[2].

Da rammentare che tutte le autorità indipendenti negli USA sono soggette alle previsioni dell’Executive Order del 18 febbraio 2025 n. 14215[3]che, tra l’altro, prevede un controllo da parte dell’esecutivo e del Presidente direttamente attraverso un funzionario denominato White House Liaison e che, soprattutto, mette in dubbio il concetto stesso di autorità indipendente.[4]

L’UE ha espresso preoccupazione per la crescente influenza dell’esecutivo statunitense sulle autorità indipendenti, sottolineando l’importanza dell’autonomia regolatoria.

In Europa la Commissione Europea sta valutando l’impatto di queste politiche sulle relazioni transatlantiche e sulla cooperazione tecnologica.

Leadership nell’IA: contenere l’espansione tecnologica della Cina

Il piano di sicurezza nazionale promosso da Carr si concentra sull’avanzata cinese nel campo dell’intelligenza artificiale, considerata una minaccia diretta alla posizione competitiva degli Stati Uniti entro il 2030. Tra le principali iniziative previste vi sono:

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  • limitare il supporto delle aziende americane allo sviluppo dell’IA in Cina, ad esempio attraverso il blocco delle esportazioni di semiconduttori utilizzati nei chip per intelligenza artificiale;
  • introdurre obblighi di trasparenza per l’uso dell’IA nei messaggi politici, imponendo alle piattaforme di rendere noto quando i contenuti sono stati generati tramite intelligenza artificiale;
  • rafforzare i controlli sulle imprese di telecomunicazione cinesi, ampliando la “Covered List” della FCC parallelamente ad un programma da 1,9 miliardi di dollari per sostituire le apparecchiature ritenute non sicure.

Il Consiglio per la sicurezza nazionale, creato nel 2025, è il fulcro di queste strategie. Carr intende utilizzare i poteri regolatori della FCC per imporre standard severi in materia di cybersicurezza ed escludere le tecnologie ritenute ostili dagli standard internazionali.

L’UE ha adottato un approccio simile con il “Toolbox per la sicurezza del 5G“, in linea con la Direttiva (UE) 2022/2555 NIS 2 e le raccomandazioni ENISA, limitando l’uso di apparecchiature di fornitori ad alto rischio (es. Huawei).

Tuttavia, l’UE promuove una strategia più bilanciata tra sicurezza e cooperazione internazionale.

Investimenti esteri e regole per la sicurezza

È stata proposta una chiarificazione dei requisiti di proprietà straniera[5] e una semplificazione dei processi di revisione, al fine di bilanciare l’apertura agli investimenti con la tutela della sicurezza nazionale.

Alcuni osservatori hanno espresso preoccupazione per la possibilità che una maggiore apertura possa facilitare l’ingresso di attori stranieri potenzialmente ostili nel settore delle comunicazioni statunitensi.

L’UE ha introdotto il regolamento per lo “Screening degli Investimenti Diretti Esteri” (2019/452), mentre in Italia il Decreto-legge n. 21/2012 regola il Golden Power, rafforzato dal D.L. n. 105/2019., richiedendo agli Stati membri di valutare gli investimenti esteri in settori sensibili.

In Italia, il Golden Power è stato esteso per includere il settore delle telecomunicazioni, con controlli rafforzati sugli investimenti esteri.

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La FCC ha adottato misure volte a semplificare e incentivare la costruzione di nuove reti di comunicazione ad alta velocità[6]. Tra queste, si annoverano la semplificazione delle procedure per il ritiro delle vecchie linee telefoniche in rame e l’eliminazione di requisiti burocratici superflui per la cessazione di servizi legacy. Inoltre, è stata accelerata l’approvazione di progetti di costruzione di torri di trasmissione, limitando controlli ambientali non necessari, ed è riformato il processo di approvazione per le stazioni di terra, permettendo l’eliminazione di arretrati e la riduzione dei tempi di risposta.

Alcuni critici hanno espresso preoccupazione per la possibilità che tali semplificazioni possano compromettere la qualità del servizio in aree rurali e svantaggiate, dove le infrastrutture legacy rappresentano ancora una componente essenziale della connettività.

L’UE sta promuovendo il “Digital Decade 2030“, secondo la Decisione (UE) 2022/2481, e in Italia sono stati attuati piani come ‘Italia a 1 Giga’ e il PNRR – Missione 1, con obiettivi ambiziosi per la connettività e investimenti nel 5G e nella fibra ottica.

L’AGCOM ha approvato un piano per ridurre il digital divide in Italia, allineato agli obiettivi UE, con fondi dedicati alle aree rurali.

Innovazione spaziale e comunicazioni satellitari

La Commissione ha aggiornato le restrizioni di potenza per le frequenze satellitari in orbita terrestre bassa (LEO)[7], migliorando copertura e capacità, e ha aggiornato le norme di condivisione dello spettro per migliorare i servizi di banda larga satellitare. Sono state semplificate le procedure per l’installazione di stazioni di terra satellitari e approvati servizi satellitari diretti verso dispositivi mobili. È stato inoltre standardizzato il processo di revisione dei progetti satellitari. Durante la riunione prevista per maggio, la Commissione voterà su una proposta per aprire oltre 1.000 MHz di spettro nelle bande 12,7 GHz e 42 GHz per servizi Internet ad alta velocità via satellite.

Rappresentanti dell’industria delle telecomunicazioni terrestri, come CTIA, hanno espresso preoccupazioni riguardo al rischio di interferenze e alla possibilità che tali modifiche possano compromettere gli investimenti nelle reti 5G terrestri[8].

L’UE ha lanciato l’iniziativa “Secure Connectivity” (Regolamento (UE) 2023/588) per una costellazione satellitare autonoma europea (IRIS²), entro il 2027.

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L’AGCOM sta lavorando a un quadro normativo per l’uso dello spettro satellitare, in coordinamento con l’UE.

Strategia per lo spettro

Per rafforzare la posizione degli Stati Uniti nel settore wireless, la FCC ha introdotto nuove regole di condivisione per la banda 37 GHz[9], attualmente condivisa con enti governativi, per facilitarne l’uso commerciale. Sono state avviate iniziative per la liberazione dello spettro nella banda C e proposte nuove aste nella banda AWS-3[10] (prima asta dal 2020). È stato inoltre definito un quadro di riferimento per le comunicazioni in veicoli connessi e per l’evoluzione delle stesse tecnologie.

La senatrice Maria Cantwell ha avvertito che la vendita dello spettro attualmente detenuto dal Pentagono potrebbe compromettere progetti militari chiave, inclusi sistemi radar e lo scudo antimissile “Golden Dome”.[11]

L’UE ha adottato una “Strategia per lo Spettro Radio”, delineata nella Comunicazione COM(2022) 74, per armonizzare le frequenze a livello europeo. per armonizzare l’uso delle frequenze tra gli Stati membri.

L’AGCOM partecipa alle consultazioni UE sullo spettro e sta pianificando aste per le bande 5G in Italia.

Tutela dei consumatori, sicurezza e robocall

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La Commissione ha rafforzato il sistema STIR/SHAKEN per bloccare le chiamate indesiderate e identificare quelle fraudolente[12], estendendo l’autenticazione ID anche alle reti non basate su IP. Sono state avviate indagini su fornitori ritenuti rischiosi e introdotte nuove norme contro laboratori di test controllati da governi ostili. Sono stati inoltre apportati miglioramenti nella localizzazione delle chiamate d’emergenza (911) e introdotte nuove regole contro la pubblicità televisiva troppo rumorosa. La Commissione ha inoltre effettuato valutazioni su privacy e strumenti come il servizio Text-to-988.

Tuttavia, esperti hanno criticato l’efficacia dell’applicazione delle sanzioni, evidenziando che, tra il 2015 e il 2019, la FCC ha riscosso solo una minima parte delle multe imposte per violazioni relative alle robocall.[13]

L’UE ha introdotto norme contro le chiamate indesiderate nel regolamento ePrivacy (Direttiva 2002/58/CE), integrate dal Codice delle Comunicazioni Elettroniche in Italia (D.lgs. 259/2003, art. 130).

A livello nazionale, in termini di contrasto alle Robocall[14], o chiamate soggette a CLI spoofing AGCOM ha fatto e sta facendo molto sul tema.

Le soluzioni che AGCOM ha identificato e sottoposto a consultazione[15] hanno l’obiettivo di proteggere alla “frontiera” i clienti Italiani impedendo l’ingresso di chiamate soggette a spoofing

Le soluzioni sono state approvate dal Consiglio dell’Autorità in data 30 Aprile 2025 come si può vedere dall’ordine del giorno pubblicato sul sito AGCOM[16]. I principi sottostanti le soluzioni approvate ma non ancora pubblicate definitivamente, da quanto emerge dalla consultazione porteranno al:

  • blocco delle chiamate vocali internazionali in arrivo che non rispettano la Raccomandazione ITU-T E.157;
  • blocco delle chiamate vocali internazionali in arrivo con un numero geografico/fisso nazionale E.164, salvo casi giustificati (con le eccezioni da definire e gestire in modo adeguato nel tavolo AGCOM/operatori)
  • blocco delle chiamate vocali internazionali in arrivo con un numero mobile nazionale E.164 come CLI dopo aver controllato e verificato che l’utente finale non sia in roaming all’estero, salvo casi giustificati.

E’ attesa a brevissimo la pubblicazione della delibera finale a seguito dell’approvazione.

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Efficienza amministrativa e revisione normativa

La FCC ha lanciato l’iniziativa “Delete, Delete, Delete” per eliminare regolazioni obsolete e ha riformato le tariffe per licenze spaziali e di stazioni di terra[17]. È stata inoltre decisa l’eliminazione dei programmi DEI (Diversity, Equity, Inclusion).

Questa decisione ha suscitato critiche da parte di organizzazioni che promuovono l’equità digitale, le quali hanno sottolineato l’importanza di tali programmi per garantire un accesso equo alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

L’UE promuove la semplificazione normativa attraverso il programma “Better Regulation”, secondo la Comunicazione COM(2015) 215.

L’AGCOM ha avviato da tempo una revisione delle delibere, anticipando l’esempio UE, con la finalità di avere un quadro di riferimento più organico e snello.

Libertà di espressione e neutralità della rete

La Commissione ha avviato una campagna per la libertà di parola sulle piattaforme digitali e ha contrastato la censura da parte di attori esteri. L’approccio adottato volto alla deregolamentazione fa presumere una posizione contraria a regolazioni stringenti in stile net neutrality in linea con quanto sostenuto dal Presidente Carr sin da anni prima della sua nomina[18]. Il tema resta centrale nel dibattito pubblico, soprattutto dopo che la Corte d’Appello del Sesto Circuito ha annullato le regole sulla neutralità della rete, limitando l’autorità della FCC in materia.[19]

L’UE mantiene regole stringenti sulla neutralità della rete, come stabilito nel Regolamento 2015/2120, applicato in Italia attraverso AGCOM (Delibera n. 348/18/CONS).

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L’AGCOM applica le norme UE sulla neutralità della rete, garantendo pari accesso a tutti i contenuti.

Radiodiffusione e servizio pubblico

La FCC ha approvato 94 nuove licenze per stazioni non commerciali e gestito oltre 2.100 pratiche di licenza radiotelevisiva. È stato inoltre fornito sostegno alla transizione verso la televisione ATSC 3.0 fino ad ora non regolata e lasciata alla scelta del consumatore.

Alcune decisioni della Commissione, come l’approvazione dell’acquisizione di oltre 200 stazioni radio da parte di George Soros senza una revisione completa della sicurezza nazionale, hanno sollevato preoccupazioni riguardo all’integrità e all’imparzialità del processo decisionale.

Sicurezza nazionale e pronto intervento

È stato istituito il Consiglio per la Sicurezza Nazionale della FCC[20] e avviate investigazioni sui fornitori considerati rischiosi. Sono state introdotte nuove regole contro laboratori di test controllati da governi ostili e apportati miglioramenti nei sistemi di allerta d’emergenza e nella localizzazione delle chiamate al 911.

Alcune organizzazioni hanno espresso preoccupazione per la possibilità che tali misure possano essere utilizzate per giustificare un controllo eccessivo sulle comunicazioni e per limitare la libertà di espressione.

Conclusioni sull’attività della federal communications commission e confronti con Agcom

La FCC ha mostrato una notevole attività nei suoi primi 100 giorni, puntando a uno sviluppo equilibrato tra deregolamentazione, tutela dei consumatori e promozione dell’innovazione. Tuttavia, il bilanciamento tra crescita tecnologica e salvaguardia dei diritti digitali resta una delle principali sfide da affrontare; alcune organizzazioni hanno espresso preoccupazione per la possibilità che tali misure possano essere utilizzate per giustificare un controllo eccessivo sulle comunicazioni e per limitare la libertà di espressione.

L’attività dell’AGCOM copre un ambito analogo e riesce spesso ad identificare soluzioni più performanti ed immediate come nel caso del CLI Spoofing.

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Da sottolineare che a fronte di numerosi aspetti per i quali esiste una evidente assonanza di posizioni tra USA ed Italia, ce ne sono almeno due che risultano di difficile condivisione:

  • da una parte l’ingerenza dell’esecutivo nell’attività delle Autorità indipendenti, che se effettivamente attuata ne snaturerebbe la portata;
  • dall’altra la critica eccessiva della net neutrality che più che abolita andrebbe ritarata per evitare un suo contrasto con altre discipline ed esigenze come quelle connesse con il network slicing.

Note

  1. Federal Communications Commission, “Safeguarding and Securing the Open Internet Order,” aprile 2024 https://www.federalregister.gov/documents/2024/05/22/2024-10674/safeguarding-and-securing-the-open-internet-restoring-internet-freedom
  2. U.S. Court of Appeals for the Sixth Circuit, “Decision on Net Neutrality Rules,” 2 gennaio 2025. https://docs.fcc.gov/public/attachments/DOC-408583A1.txt;
  3. The Guardian+7Inside Global Tech+7NPR+7; https://www.congress.gov/crs-product/LSB11264#:~:text=On%20January%202%2C%202025%2C%20the,most%20recent%20net%20neutrality%20rules.
  1. Brendan Carr, “Discorso al Mobile World Congress,” 28 settembre 2023. Light Reading+1en.wikipedia.org+1
  2. Brendan Carr, “Intervista al Wall Street Journal,” novembre 2024.
  3. Brendan Carr, “Dichiarazione sulla Neutralità della Rete,” aprile 2024.
  4. Brendan Carr, “Dichiarazione sulla Decisione della Corte d’Appello,” gennaio 2025. The Guardian
  5. Brendan Carr, “Discorso sulla Strategia per lo Spettro,” maggio 2025.
  6. Brendan Carr, “Dichiarazione sulla Sicurezza Nazionale,” marzo 2025.
  7. Brendan Carr, “Dichiarazione sulla Libertà di Espressione,” febbraio 2025.
  8. Free Press, “The Dangerous Impacts of FCC Chairman Carr’s Agenda”, 2025.

https://www.freepress.net/blog/dangerous-impacts-fcc-chairman-carrs-agenda

  1. EU Digital Decade 2030
  2. AGCOM Piano Banda Ultra Larga
  3. EU 5G Security Toolbox

[1] Federal Communications Commission, “Chairman Carr Highlights Wins Delivered During First 100 Days,” aprile 2025.

[2] Washington Reporter, “Interview: FCC Commissioner Brendan Carr on censorship, Elon Musk, Biden boondoggles, and China”, 2025. Washington Reporter

[3] Sintesi dell’ordine esecutivo del 18 febbraio 2025 n.14215. 1. Principi Generali e Obiettivo della Politica Presidenziale La Costituzione assegna il potere esecutivo al Presidente, che è responsabile dell’esecuzione fedele delle leggi. Il Presidente, eletto dal popolo, deve supervisionare tutte le agenzie esecutive, incluse quelle “indipendenti”. Le agenzie regolatorie indipendenti (es. FCC, SEC) sono state finora poco supervisionate e hanno emanato regolamenti significativi senza revisione presidenziale. L’ordine stabilisce che tutte le agenzie esecutive, comprese quelle indipendenti, devono essere soggette a supervisione diretta da parte del Presidente per garantire l’accountability democratica. 2. Revisione da parte dell’OIRA Tutti gli atti normativi significativi (proposti o finali) delle agenzie, incluse quelle indipendenti, devono essere sottoposti all’Ufficio Informazioni e Affari Regolatori (OIRA) prima della pubblicazione nel Federal Register. Escluse da questa revisione: la Federal Reserve Board e il Federal Open Market Committee per la politica monetaria. 3. Definizioni L’ordine definisce termini chiave come “agenzia regolatoria indipendente” e “presidente” o “capo” di tali agenzie, facendo riferimento al U.S. Code.Le definizioni includono anche i membri di agenzie a più componenti (multi-member boards). 4. Direttive per l’OIRA Il Direttore dell’OMB (Office of Management and Budget) dovrà:

Fornire linee guida per l’applicazione dell’ordine; Stabilire standard di rendimento e obiettivi gestionali per i capi delle agenzie indipendenti; Riferire periodicamente al Presidente sull’efficienza e la conformità delle agenzie.5. Controllo di Bilancio L’OMB controllerà le allocazioni di bilancio delle agenzie indipendenti per garantire che siano in linea con le priorità presidenziali. Potrà vietare l’uso di fondi pubblici per determinate attività se incoerenti con le politiche presidenziali (purché nel rispetto della legge).6. Coordinamento con la Casa Bianca

I presidenti delle agenzie indipendenti dovranno: Consultarsi regolarmente con l’OMB e i Consigli Nazionali della Casa Bianca (Politica Interna ed Economia). Nominare in ogni agenzia un “White House Liaison” (funzionario di collegamento con la Casa Bianca). Inviare i propri piani strategici all’OMB per approvazione prima della loro adozione definitiva. 7. Interpretazione Vincolante del Diritto Solo il Presidente e il Procuratore Generale (Attorney General) possono fornire interpretazioni vincolanti della legge per il ramo esecutivo. Nessun funzionario federale può adottare, in via ufficiale, interpretazioni legali difformi da quelle del Presidente o del Procuratore Generale, salvo specifica autorizzazione scritta. 8. Disposizioni Generali Clausola di salvaguardia: se una parte dell’ordine viene dichiarata invalida, il resto rimane in vigore.L’ordine non crea diritti giuridicamente azionabili da parte di individui o enti contro il Governo degli Stati Uniti.Deve essere applicato nel rispetto della legge e nei limiti delle risorse disponibili.

[4] Come evidente nel passaggio seguente: “previous administrations have allowed so-called ‘‘independent regulatory agencies’’ to operate with minimal Presidential supervision. These regulatory agencies currently exercise substantial executive authority without sufficient accountability to the President, and through him, to the American people. Moreover, these regulatory agencies have been permitted to promulgate significant regulations without review by the President.”

[5] FCC Foreign Ownership Rules

[6] FCC Broadband Infrastructure Order

[7] FCC Satellite Spectrum Rules

[8] The Verge, “Brendan Carr’s FCC is an anti-consumer, rights-trampling harassment machine”, 3 maggio 2025. The Verge+1Breitbart+1

[9] FCC Spectrum Auction Plans

[10] AWS3bandplan.pdf

[11] Reuters, “Pentagon wireless spectrum sale could put Trump Golden Dome plan at risk, senator says”, 6 maggio 2025.Reuters

[12] FCC STIR/SHAKEN Expansion

[13] Techdirt, “FCC Robocall Enforcement A Feckless Mess, Experts Once Again Tell Congress”, 30 ottobre 2023.

[14] Innanzi tutto, è fondamentale sottolineare che la normativa italiana (Piano di Numerazione Nazionale (PNN) – Delibera 8/15/CIR e s.m.i.) detta regole molto stringenti nei confronti degli operatori italiani ai quali è imposto un divieto di modifica del CLI.

Nel 2018 inoltre con la delibera 156/18/CIR ha fornito indicazioni specifiche anche ai Call Center i quali hanno l’obbligo di garantire la presentazione dell’identificazione della linea chiamante (CLI) e di assicurarsi che i numeri utilizzati per effettuare le chiamate siano richiamabili dall’utente.

Inoltre AGCOM ha verificato e riconosciuto, nelle proprie relazioni annuali al parlamento del 2023[14] e del 2024[14], che il fenomeno è attribuibile quasi completamente alle chiamate entranti da Internazionale. Tale elemento è anche riconosciuto nella Raccomandazione ECC/REC/(23)03, rendendo gli operatori italiani vittime del fenomeno insieme ai loro clienti.

Per tale motivo è stato nell’ambito del cosiddetto Comitato Tecnico Antifrode, poi confluito nel “Comitato per la sicurezza delle Comunicazioni Elettroniche” istituito con la delibera 86/21/CIR AGCOM a luglio del 2022 ha consentito agli operatori di Bloccare le chiamate entranti da Internazionale aventi un CLI non conforme alla normativa ITU T.E.164 e nel corso delle riunioni con gli operatori effettuate nell’ambito del Comitato per la sicurezza delle Comunicazioni Elettroniche ha esaminato una serie di soluzioni che possono essere utili al contrasto del fenomeno.

Nel corso è stata emessa la delibera 12/23/CIR che regola l’invio degli SMS con ALIAS (ossia aventi come CLI un mittente alfanumerico). Inoltre, AGCOM ha approvato a settembre 2023 con la delibera 197/23/CONS il codice di Condotta per attività di Call Center introducendo il divieto di modifica del CLI nel caso delle chiamate vocali non solo per gli operatori (per i quali era stato già stabilito dal Piano di Numerazione Nazionale) ma anche per i soggetti che svolgono attività di call center per teleselling e telemarketing nell’ambito di servizi di comunicazione elettronica.

Successivamente AGCOM, dopo l’emissione della Raccomandazione ECC/REC/(23)03 e dopo il correttivo al Codice delle Comunicazioni Elettroniche introdotto nel 2024 dal D.lgs. 48/2024 che le ha fornito i poteri per lavorare sulle soluzioni di blocco ha lanciato a dicembre 2024 una consultazione pubblica (la 457/24/CONS) dove ha identificato e sottoposto a consultazione le soluzioni antispoofing utilizzabili avviando un tavolo tecnico con gli operatori per la definizione delle specifiche tecniche di dettaglio.

[15] Allegato B -art.2 comma 8 – alla delibera 457/24/CONS (https://www.agcom.it/provvedimenti/delibera-457-24-cons)

[16] https://www.agcom.it/comunicazione/ordini-del-giorno/ordine-del-giorno-del-consiglio-del-30-aprile-2025

[17] FCC “Delete, Delete, Delete” Initiative

[18] Light Reading, “At MWC, FCC’s Carr denounces net neutrality revival as ‘a dead end’”, 28 settembre 2023.

[19] Axios, “Biden’s net neutrality rules struck down by appeals court”, 2 gennaio 2025. Axios

[20] FCC Council on National Security | Federal Communications Commission ll Consiglio ha tre compiti: rafforzare la catena di approvvigionamento tecnologica e nelle telecomunicazioni, ridurre le dipendenze dei settori tecnologico e delle telecomunicazioni americani da “avversari stranieri”, proteggere l’America dalle minacce informatiche. In particolare, mitigare le vulnerabilità dell’America agli attacchi informatici, all’ingiustizia e alla sorveglianza da parte di avversari stranieri, vincere la corsa tecnologica contro la Cina, garantire che gli Stati Uniti vincano la competizione strategica con la Cina su tecnologie fondamentali, come 5G e 6G, intelligenza artificiale, satelliti e spazio, elaborazione quantistica, robotica e sistemi autonomi, e Internet delle cose.



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