Ultima chiamata per le imprese del Sud Italia: entro il 30 maggio 2025 è necessario presentare la domanda per prenotare i crediti d’imposta legati al bonus Zes Unica e al bonus Zes Unica Agricoltura. Si tratta di incentivi fiscali destinati alle aziende che effettuano investimenti in beni strumentali entro il 15 novembre 2025, nelle regioni che rientrano nella Zona Economica Speciale (ZES).
Questi crediti, previsti dalla Legge di Bilancio e gestiti dall’Agenzia delle Entrate, offrono un’opportunità concreta per ottenere un risparmio fiscale importante su beni, immobili e attrezzature. Ma attenzione: il termine per la prenotazione è imminente e la procedura richiede precisione.
Cosa sono i bonus Zes Unica e Zes Unica Agricoltura
I bonus Zes Unica sono agevolazioni fiscali pensate per incentivare gli investimenti produttivi nelle regioni del Mezzogiorno. Si tratta di un credito d’imposta che le imprese possono utilizzare per compensare imposte e contributi, legato all’acquisto di beni materiali nuovi, inclusi macchinari, impianti e immobili strumentali.
Accanto al bonus principale, è stato istituito anche un bonus specifico per il settore agricolo, denominato Zes Unica Agricoltura, che riguarda l’acquisto di macchinari agricoli.
Entrambi i contributi sono finanziati da fondi pubblici e possono essere utilizzati solo da imprese attive in regioni specifiche, che effettuano investimenti nel corso del 2025.
Chi può beneficiarne e quali sono le zone coinvolte
Le imprese che possono accedere a questi bonus fiscali devono operare in una delle seguenti regioni:
- Basilicata
- Calabria
- Campania
- Molise
- Puglia
- Sicilia
- Sardegna
- Zone assistite 107.3.c della regione Abruzzo
Si tratta di territori rientranti nelle Zone Economiche Speciali, che godono di misure straordinarie per attrarre investimenti privati e promuovere sviluppo economico locale.
Cosa si può acquistare con il bonus
Il bonus Zes Unica si applica agli acquisti effettuati tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2025, e può coprire diverse tipologie di beni strumentali:
- Macchinari, impianti e attrezzature varie;
- Immobili strumentali, limitatamente a quelli nuovi o da realizzare;
- Beni materiali nuovi, funzionali all’attività produttiva.
Per quanto riguarda gli immobili, l’agevolazione vale sia per le nuove costruzioni, sia per l’acquisto di strutture già esistenti, purché destinate a usi produttivi.
Come presentare la domanda entro il 30 maggio
Per ottenere il credito d’imposta, le imprese devono effettuare una prenotazione telematica entro il 30 maggio 2025. La procedura va effettuata tramite il software ZesUnica2025, predisposto dall’Agenzia delle Entrate.
Le opzioni per procedere sono due:
- invio diretto da parte dell’azienda (tramite SPID e software);
- affidamento della procedura a un intermediario abilitato (commercialista o consulente fiscale).
È indispensabile utilizzare i modelli ufficiali approvati con provvedimenti dell’Agenzia, disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
La prenotazione è un passaggio obbligatorio, ma non sufficiente. Serve una comunicazione integrativa successiva per la conferma definitiva del credito.
Quando inviare la comunicazione integrativa
Una volta effettuata la prenotazione, le aziende dovranno inviare una seconda comunicazione, chiamata comunicazione integrativa, nelle seguenti finestre temporali:
- dal 18 novembre al 2 dicembre 2025 per il bonus Zes Unica;
- dal 20 novembre al 2 dicembre 2025 per il bonus Zes Agricoltura.
La comunicazione deve coincidere con quanto indicato nella prenotazione originaria. Devono essere riportati solo gli investimenti già realizzati entro il 15 novembre 2025.
Qual è il budget disponibile
La misura dispone di due fondi distinti, previsti nella Legge di Bilancio 2025:
- 2,2 miliardi di euro per il bonus Zes Unica generale;
- 50 milioni di euro per il bonus Zes Unica Agricoltura.
La disponibilità dei fondi è limitata e l’assegnazione avverrà in ordine cronologico fino a esaurimento. Per questo motivo è essenziale rispettare la scadenza del 30 maggio per la prenotazione, così da garantirsi l’accesso ai fondi.
Perché questo bonus è importante per il Sud
Il bonus rappresenta un’opportunità concreta per rafforzare la competitività delle imprese nel Mezzogiorno, in una logica di riequilibrio territoriale. Le agevolazioni consentono di ridurre il costo degli investimenti strutturali, incentivando l’ammodernamento tecnologico, la creazione di nuovi posti di lavoro e la valorizzazione del tessuto produttivo locale.
Anche il comparto agricolo, pur con risorse più limitate, può trarre vantaggio dalla misura, migliorando la meccanizzazione dei processi produttivi.
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