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Il governo ha previsto un supporto concreto per gli investimenti nel settore turistico italiano, con una dotazione di 109 milioni di euro destinata a rilanciare l’offerta e migliorare la qualità delle strutture e dei servizi. Questi fondi, stanziati nella legge di bilancio 2025, sosterranno progetti volti a modificare la distribuzione stagionale della domanda, introdurre tecnologie digitali e promuovere soluzioni sostenibili, secondo criteri precisi.
Incentivi e finalità nell’ambito dei contratti di sviluppo
La misura si inserisce nel quadro dei cosiddetti “contratti di sviluppo”, uno strumento pensato per favorire investimenti privati con ricadute sull’economia locale e nazionale. Il fondo da 109 milioni di euro sostiene concretamente iniziative che mirano a diversificare e potenziare l’offerta turistica italiana, un settore che, dopo la crisi causata dalla pandemia, deve trovare nuove modalità per attrarre visitatori durante tutto l’anno.
Gli interventi coperti dal finanziamento riguardano in particolare la destagionalizzazione dei flussi turistici, un tema strategico per evitare i picchi estivi e distribuire meglio i visitatori lungo l’anno. Oltre a questo, è prevista la digitalizzazione delle strutture, che può tradursi in sistemi di gestione avanzati o in servizi più accessibili ai turisti attraverso applicazioni e piattaforme web. Il piano si estende anche al rafforzamento delle filiere turistiche locali, puntando a una maggiore integrazione tra imprese, fornitori e attori del territorio.
Turismo sostenibile e criteri ESG
Un fattore importante è la promozione di pratiche che tengano conto dell’impatto ambientale e sociale, in linea con i criteri ESG, cioè quelli di environmental, social e governance. Il turismo sostenibile, sotto questo profilo, ha un ruolo centrale: gli interventi finanziabili comprendono la riqualificazione energetica delle strutture come alberghi o centri ricettivi, per ridurre i consumi e l’impatto ecologico. Le iniziative dovranno rispettare parametri che assicurano un impatto positivo non solo economico, ma pure sociale e ambientale.
Modalità di accesso agli incentivi e gestione delle domande
Le agevolazioni garantiranno un sostegno economico fino al 30% delle spese considerate ammissibili, con un tetto massimo di 4,5 milioni di euro per singola impresa o progetto. Le condizioni richiedono però una garanzia adeguata per consentire anticipazioni, in modo che i beneficiari abbiano accesso diretto ai fondi anche prima della conclusione degli investimenti.
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Focus sulle piccole e medie imprese
Un aspetto da sottolineare riguarda le piccole e medie imprese, che riceveranno percentuali di incentivo maggiorate rispetto alla media, mentre le grandi aziende avranno condizioni più stringenti. Questo conferma la volontà di favorire realtà imprenditoriali di dimensioni minori, spesso più legate al territorio e alle specificità locali del turismo.
La gestione delle domande di contributo sarà affidata a Invitalia, che curerà la selezione delle proposte con criteri tecnici e di merito, valutando la coerenza dei progetti con le finalità previste dalla legge e la sostenibilità economica e ambientale degli interventi. Invitalia metterà a disposizione anche il supporto necessario per la preparazione e l’invio delle richieste.
A giorni, l’atteso decreto interministeriale fisserà modalità e tempi precisi per l’accesso a questi incentivi, dando il via a una nuova fase di promozione del turismo in italia, attraverso investimenti mirati e controllati. La disponibilità di risorse è una risposta concreta alla necessità di rinnovare strutture e servizi, per rendere più competitiva l’offerta turistica nazionale.
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