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Italia in vendita? Ecco chi rastrella potere (mentre nessuno guarda)


Fondi, holding e scalate silenziose: le vere partite si giocano fuori dai riflettori.

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Il risiko silenzioso: come si ridisegna il potere economico italiano

Mentre l’attenzione pubblica è rivolta alle grandi manovre finanziarie e ai protagonisti più noti, un risiko più discreto ma altrettanto incisivo si sta svolgendo nel tessuto economico italiano. Fondi di investimento, holding e operazioni di acquisizione silenziose stanno progressivamente ridisegnando gli assetti di potere, spesso lontano dai riflettori mediatici.

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Le holding: strumenti di controllo e coordinamento

Le holding, società che detengono partecipazioni in altre imprese, sono diventate strumenti fondamentali per influenzare e coordinare le attività di diverse aziende. In Italia, la distinzione tra holding finanziarie e non finanziarie comporta diverse implicazioni fiscali e gestionali. Le holding pure, che si limitano a detenere partecipazioni senza svolgere attività operative, godono spesso di semplificazioni fiscali, mentre le holding miste, che combinano la detenzione di partecipazioni con altre attività, sono soggette a normative più complesse.

Fondi e investitori istituzionali: i nuovi protagonisti

Fondi di investimento come F2i e CDP Equity stanno giocando un ruolo sempre più centrale nell’economia italiana. F2i, ad esempio, ha consolidato la sua presenza in settori strategici come le infrastrutture, l’energia e i trasporti, attraverso acquisizioni mirate e la creazione di poli industriali. CDP Equity, controllata da Cassa Depositi e Prestiti, investe in società di interesse strategico nazionale, contribuendo alla crescita e alla stabilità dell’economia del paese.

Il caso Azimut Holding dimostra la vitalità italiana sulla scena internazionale

Azimut Holding ha registrato una raccolta totale positiva per 1,19 miliardi di euro nel mese di aprile 2025, raggiungendo un totale di 5,67 miliardi di euro nei primi quattro mesi dell’anno. Parallelamente, ha ottenuto l’autorizzazione dalla Capital Market Authority dell’Arabia Saudita per operare come gestore patrimoniale autorizzato a livello locale, con l’avvio delle attività previsto nel terzo trimestre del 2025. Queste mosse strategiche evidenziano come le aziende italiane stiano espandendo la loro presenza internazionale, spesso lontano dai riflettori.



Il ruolo delle “scatole cinesi” nella governance aziendale

Il concetto di “scatole cinesi” si riferisce a strutture societarie complesse, dove una società controlla un’altra attraverso una catena di partecipazioni. Questo meccanismo consente di esercitare il controllo su diverse aziende con un investimento iniziale relativamente modesto, permettendo una gestione centralizzata e spesso opaca del potere aziendale.

Un nuovo equilibrio di potere

Il panorama economico italiano sta vivendo una trasformazione silenziosa ma profonda. Attraverso l’uso strategico di holding, fondi di investimento e strutture societarie complesse, nuovi attori stanno emergendo, ridefinendo gli equilibri di potere e influenzando il futuro del paese. In un contesto di crescita economica contenuta e sfide globali, comprendere queste dinamiche è fondamentale per anticipare i cambiamenti e adattarsi a un ambiente in continua evoluzione.



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