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L’intelligenza artificiale al centro dell’evento FonARCom: la proposta CIFA-Confsal per guidare le imprese e i lavoratori nella transizione digitale


Costruire un’interazione sempre più forte fra Intelligenza Artificiale, formazione e nuove competenze per guidare il mondo del lavoro nella transizione epocale in atto, assegnando alle imprese l’arduo compito di gestire il cambiamento e di garantire un’innovazione inclusiva e sostenibile.

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È stata questa la riflessione emersa dal dibattito promosso dal fondo interprofessionale FonARCom sul tema “La sanzione etica – Trasparenza, rischi e soluzioni dei nuovi divieti in tema di AI”, tenutosi al Festival del Lavoro e che ha visto esperti e professionisti del settore confrontarsi sull’argomento. Punto di partenza dell’incontro l’AI Act, il Regolamento del Parlamento Europeo che evidenzia rischi e opportunità, nonché sanzioni e divieti legati all’utilizzo dell’AI nel contesto lavorativo e che vede fra le varie disposizioni l’obbligo di formazione dei dipendenti in tema di Intelligenza Artificiale. Da una vera e propria alfabetizzazione – intesa sia come conoscenza tecnica, sia come consapevolezza dei rischi, delle opportunità e degli aspetti legali legati all’uso dell’AI – alla necessità di qualificare e riqualificare i lavoratori per garantire loro il possesso delle competenze essenziali per gestire la transizione digitale e assolvere alle funzioni e ai profili professionali nuovi che introdurrà l’AI.

“La formazione per le imprese rappresenta una leva strategica per accrescere la competitività e superare lo skill gap – ha affermato Andrea Cafà, Presidente di FonARCom e di CIFA Italia – siamo consapevoli del fatto che organizzare e finanziare programmi di formazione sull’AI potrebbe rappresentare per le aziende un onere significativo. Per questo motivo, il sistema associativo Cifa-Confsal, attraverso l’ente bilaterale Epar, offrirà gratuitamente ai dipendenti delle aziende aderenti le ore di formazione AI previste dalla normativa europea. In questo modo consentiremo loro di rispettare gli obblighi stabiliti dal Regolamento e di accrescere la propria competitività”.

“Se le persone non sono adeguatamente formate, i team non perfomano – ha ammesso Roberto Marseglia, esperto di Intelligenza Artificiale e Coordinatore Dipartimento AI Consorzio UniEticPMI – la formazione è il volano che permetterà di non escludere dalla tecnologia nessuno”.

“In un contesto in cui tutte le figure professionali subiranno l’influenza dell’AI – ha proseguito Giuseppe Tango, Magistrato della sezione Lavoro del Tribunale di Palermo – la formazione è l’unico strumento che contribuirà a ridurre la disoccupazione tecnologica”.

“La macchina al servizio dell’uomo e non l’uomo al servizio della macchina. È questo l’approccio antropocentrico del Regolamento – ha dichiarato Tiziana Orrù, Presidente della sezione Lavoro del Tribunale di Roma – l’Intelligenza Artificiale esigerà figure altamente competenti e specializzate, che potranno e dovranno intervenire anche nelle dinamiche decisionali delle imprese”.

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“L’AI Act avrà un riflesso etico nella gestione aziendale e anche nel rapporto fra datore di lavoro e lavoratore – ha affermato Fabrizio Di Modica, Avvocato giuslavorista – il nostro obbligo, come consulenti del lavoro, è quello di comprendere il perché dei divieti attualmente imposti dal regolamento e di sapere anticipare i prossimi passi della normativa italiana ed europea”.

“Per evitare le sanzioni previste dall’AI Act – ha aggiunto ancora Antonino Alessi, Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Palermo – le aziende dovranno mappare i sistemi che transitano all’interno delle imprese, implementare la formazione, gestire i rischi e adeguarsi al cambiamento costante dettato da questi strumenti. L’aggiornamento è fondamentale in ogni ambito, specie in questo”.

“Il compito del sindacato – ha detto infine Angelo Raffaele Margiotta, Segretario generale della Confsal – è quello di garantire una formazione e un aggiornamento costanti ai lavoratori e di ridurre le situazioni legate a forme di ‘tecnostress’, dettate proprio dalla transizione digitale in corso. Il nostro Ccnl approfondisce molto l’aspetto dell’Intelligenza Artificiale e rivendica la salvaguardia della relazione nel rapporto di lavoro, che pone al centro tre princìpi fondamentali: consapevolezza, condivisione e collaborazione”.

A guidare il dibattito, che ha registrato una notevole presenza di pubblico e partecipanti, il giornalista di Italia Oggi Michele Damiani.



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