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Le richieste per il bonus dedicato a giovani e donne hanno superato quota 60mila, secondo quanto dichiarato dal ministro del Lavoro Marina Calderone durante il Festival del Lavoro a Genova. Questo dato testimonia un interesse significativo verso misure di sostegno pensate per favorire il reinserimento nel mercato del lavoro di categorie considerate vulnerabili. Nel corso dell’intervento, il ministro ha fornito aggiornamenti anche sul funzionamento del sistema Siisl e ha illustrato iniziative volte a migliorare il collegamento tra domanda e offerta di lavoro, con particolare attenzione ai percorsi formativi e all’innovazione digitale nella pubblica amministrazione.
Andamento della partecipazione al bonus giovani e donne e percezione del lavoro rispetto al sussidio
Il bonus per giovani e donne sta registrando numeri importanti: le domande arrivate hanno già superato le 60mila. Calderone ha rimarcato come la quota di persone inattive stia lentamente calando. L’impressione ora è che lavorare convenga più che ricevere aiuti economici. Questa tendenza è vista come un segnale positivo perché il supporto pubblico deve sostenere chi si trova in difficoltà, ma puntare in modo concreto a reinserirlo nel mondo del lavoro.
Il lavoro viene percepito, perlomeno in parte della popolazione, non solo come un mezzo di sostentamento ma anche come un’occasione di crescita e partecipazione sociale. Il ministro ha precisato che il sostegno non deve trasformarsi in uno stato permanente ma agire come ponte per tornare a una condizione di autonomia lavorativa. L’impegno istituzionale resta quello di assicurare a chi si trova in condizioni di fragilità un aiuto finalizzato a dare nuova energia al percorso professionale.
Il sistema siisl e l’introduzione del web coach per orientare giovani e lavoratrici
Il Siisl viene indicato come uno strumento che funziona e si è dimostrato utile alle persone in cerca di lavoro. Il ministro ha annunciato l’arrivo di un nuovo modulo, un web coach virtuale pensato per guidare i giovani nel riconoscere le proprie aspirazioni e talenti. Questo supporto digitale aiuta a fare un bilancio delle esperienze passate, traducendo le competenze acquisite in un curriculum più efficace.
Il web coach accompagnerà gli utenti nella conoscenza delle opportunità di lavoro attuali, suggerendo anche percorsi formativi finanziati per migliorare la propria posizione sul mercato. L’obiettivo è mettere a disposizione degli utenti strumenti concreti per comprendere come crescere professionalmente. Il progetto punta a ridurre il numero dei giovani e donne inattivi, offrendo indicazioni pratiche e aggiornate sul mondo del lavoro.
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Collaborazioni tra aziende, agenzie per il lavoro e formazione mirata per favorire l’assunzione
La sfida principale resta far incontrare domanda e offerta in modo efficace. Secondo il ministro Calderone, l’esito migliore si ha quando il curriculum di una persona corrisponde perfettamente alle esigenze di un’azienda. Nella realtà questo non accade quasi mai. Per questo entrano in gioco agenzie per il lavoro, professionisti e un sistema organizzato che coinvolge regioni, centri di formazione e lo Stato.
Attraverso il Siisl, le diverse realtà collaborano per proporre corsi di formazione finanziati finalizzati a sviluppare competenze richieste nel mercato del lavoro attuale. Lo Stato si fa carico della spesa per questi percorsi formativi. L’attenzione è rivolta all’effettivo vantaggio per chi si forma, evitando sprechi o corsi che si risolvono in esercizi per i formatori senza sbocchi concreti. Questa strategia mira a facilitare l’assunzione e migliorare l’occupabilità, soprattutto in settori dove ci sono posizioni aperte.
Sostenibilità della previdenza e ruolo del fascicolo sociale e lavorativo digitale
Oltre agli interventi sul lavoro, il ministro del Lavoro ha toccato anche il tema della previdenza. Ha sottolineato che mantenere i conti in equilibrio è indispensabile per assicurare la sostenibilità del sistema e garantire ai cittadini, che versano contributi, la certezza della pensione futura.
Nell’ambito della digitalizzazione, ha richiamato la funzione del Fascicolo sociale e lavorativo come porta d’ingresso per una pubblica amministrazione più vicina alle esigenze delle persone. Grazie alla piattaforma digitale nazionale dati, oltre venti banche dati si integrano in un unico sistema che permette scambi di informazioni in tempo reale. Questo facilita la programmazione di politiche basate su evidenze reali e rende più veloce e sicuro l’accesso ai servizi sociali, previdenziali e per l’impiego.
Interoperabilità e digitalizzazione per ridurre la burocrazia e offrire servizi integrati
Secondo Caridi, figura di riferimento nella gestione del fascicolo sociale e lavorativo, l’ecosistema digitale realizzato elimina la necessità per i cittadini di fornire più volte gli stessi dati. Il principio ‘once-only’ semplifica la fruizione dei servizi pubblici, riduce tempi morti e sprechi di risorse per famiglie, imprese e pubblica amministrazione.
L’interoperabilità tra banche dati contribuisce a creare un quadro unico e aggiornato sulle condizioni sociali e lavorative. Questo permette, tra l’altro, di smascherare inefficienze e indirizzare risorse dove servono davvero. La piattaforma digitale aiuta anche nella valutazione puntuale delle politiche pubbliche e nel ridurre la frammentazione dell’offerta di servizi. L’innovazione digitale così applicata apre una fase nuova per la gestione delle informazioni pubbliche in Italia.
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