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migliaia di aziende a rischio chiusura


Il comparto composto dalle aziende che si occupano di revisioni auto ricopre un ruolo fondamentale per il settore dei trasporti, garantendo la sicurezza dei veicoli che circolano sulle strade italiane. Si tratta di un componente chiave che permette di gestire al meglio un parco circolante enorme e con un’età media molto elevata come quello che caratterizza il nostro Paese. Le aziende che compongono questo comparto, però, sono in difficoltà e la conferma arriva da ANARA Confartigianato, l’associazione nazionale che raggruppa i centri di revisione veicoli. L’appello, riportato da Ansa, è stato lanciato da Vincenzo Ciliberti, presidente dell’associazione. Ecco tutti dettagli in merito.

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Una situazione difficile

Il punto di vista di ANARA è chiaro. Il settore delle aziende che gestiscono le revisioni auto comprende circa 9000 imprese che, per la maggior parte, sono artigianali e di piccole dimensioni. Questo comparto riesce a gestire circa 16 milioni di veicoli ogni anno, effettuando le necessarie operazioni di revisione e assicurandosi che le vetture non abbiano problemi. Nel corso degli anni, le aziende hanno investito risorse proprie per adeguarsi al protocollo MCTC Net (Motorizzazione Civile Trasporti Concessi Network) che collega le apparecchiature utilizzate nei centri di revisione con la banca dati della Motorizzazione Civile. Al momento, però, il comparto deve fare i conti con una marginalità ridotta e con costi in continua crescita. Si tratta, quindi, di una situazione molto difficile da gestire.  Ricordiamo che l’Ue ha proposto una revisione annuale per le auto più vecchie.

Cosa chiede ANARA

Secondo ANARA Confartigianato, nel corso degli anni, al comparto che gestisce le revisioni auto sono state fatte “diverse promesse” che, però, sono poi state “disattese“. Attualmente, infatti, alle imprese in questione non viene riconosciuto l’adeguamento ISTAT della tariffa per le operazioni di revisione che rappresenterebbe un elemento essenziale per poter garantire un servizio completo e sostenibile nel corso del tempo.

L’associazione, già da tempo, ha chiesto al Ministero dei Trasporti, oltre all’adeguamento automatico della tariffa per le operazioni di revisione agganciato all’indice ISTAT, anche un intervento per la semplificazione delle procedure legate al protocollo MCTC Net 2 e la rivisitazione del programma di formazione per gli ispettori dei centri di controllo. Al momento, tutte queste richieste non hanno trovato risposta, lasciando migliaia di imprese in una situazione molto complicata, con la necessità di dover gestire milioni di interventi di revisione ogni anno anche a fronte di costi in continua crescita.

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Per questo motivo, ANARA Confartigianato ritiene che sia giunto il momento di avviare un tavolo di confronto, oramai necessario per poter esporre con chiarezza e nei minimi dettagli quelli che sono i bisogni del comparto. Solo in questo modo, quindi, potrebbe essere possibile trovare una soluzione in tempi rapidi a un problema sempre più rilevante per il settore.

La revisione auto è un elemento centrale degli interventi di manutenzione ed è fondamentale per la sicurezza delle auto. Per l’associazione è arrivato il momento di un intervento deciso per sostenere le tantissime imprese che costituiscono l’intero comparto. Staremo a vedere se ci sarà o meno una risposta da parte del Ministero.





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