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Il progetto Canal Cafè purifica l’acqua della laguna di Venezia attraverso un sistema ibrido che mantiene le caratteristiche minerali producendo un ottimo caffè

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Venezia e l’espresso italiano. Due simboli conosciuti in tutto il mondo e che alla recente Biennale di Venezia sono stati oggetto di un progetto a metà strada tra architettura e innovazione grazie a Canal Cafè, il bar/laboratorio realizzato dallo studio di architettura Diller Scofidio + Renfro. In un momento storico in cui le città costiere mostrano tutte le loro fragilità a causa delle inondazioni che si verificano come conseguenza dei cambiamenti climatici, Venezia vuole essere simbolo di resilienza e dimostrare come a volte, grazie all’innovazione è possibile trasformare una criticità in una risorsa.

L’espresso con l’acqua della laguna

Canal Cafè è un progetto a metà strada tra un bar e un laboratorio. È un progetto architettonico dai connotati industrial che, grazie ad un sofisticato sistema di depurazione delle acque produce caffè espresso.

Il miglior caffè espresso italiano” dichiarano dallo studio di architettura. Affermazione che deriva anche dalla collaborazione con lo chef stellato Michelin Davide Oldani che sottolinea come il particolare mix di minerali che provengono direttamente dal canale di Venezia contribuisca a conferire al caffè il suo sapore.

Progetto Canal Cafè: dalla depurazione delle acque della laguna di Venezia si produce caffè espressoProgetto Canal Cafè: dalla depurazione delle acque della laguna di Venezia si produce caffè espresso

In un momento in cui il turismo di massa, la paura di contaminazione e inondazioni assediano una delle città più belle del mondo, Venezia trasforma le sue acque salmastre nell’inconfondibile profumo di caffè. Un piacere a cui pochi sanno rinunciare.
Canal Café ha ricevuto il Leone d’Oro per la migliore partecipazione alla 19ma Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, Intelligens. Natural. Artificial. Collective. Per la realizzazione dell’opera Diller Scofidio + Renfro hanno collaborato con la società statunitense di ingegneria idrica Natural Systems Utilities e con la società italiana di ingegneria ambientale e idraulica Sodai. Il progetto è stato supportato da WeBuild.

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Come funziona?

Un mix tra tecnologia, architettura, natura e innovazione. Canal Cafe sorge accanto al complesso edilizio dell’Arsenale di Venezia e preleva acqua dalla laguna. Normalmente l’acqua del canale non è sicura per nuotare, figuriamoci per berla, per questo gli architetti hanno realizzato un mega sistema di filtraggio che la purifica fino a renderla potabile. Il meccanismo che c’è dietro Canal Cafè prevede un metodo di purificazione ibrido, un mix tra componenti naturali e artificiali capaci di accelerare gli effetti depurativi delle zone umide tidali.

Progetto Canal Cafè: dalla depurazione delle acque della laguna di Venezia si produce caffè espressoProgetto Canal Cafè: dalla depurazione delle acque della laguna di Venezia si produce caffè espresso

Attraverso un tubo trasparente preleviamo acqua dalla laguna, la pompiamo e la purifichiamo davanti ai vostri occhi” ha dichiarato Elizabeth Diller, co-fondatrice di Diller Scofidio + Renfro. “Poi la vaporizziamo e la facciamo passare attraverso i fondi di caffè per ottenere il miglior espresso italiano”.

In effetti il meccanismo è abbastanza lineare. Un tubo trasparente aspira l’acqua dalla laguna e la incanala attraverso un sistema di biofiltrazione che rimuove fanghi e tossine. L’acqua viene divisa in due flussi interdipendenti: uno scorre attraverso un bioreattore a membrana naturale, dove le alofite tolleranti al sale creano una “microzona umida” che facilita la purificazione ma trattengono i minerali. L’altro flusso d’acqua viene sottoposto a filtrazione artificiale, osmosi inversa e disinfezione UV per produrre acqua distillata. I flussi vengono poi miscelati, vaporizzati e forzati attraverso i fondi di caffè per produrre caffè espresso. L’acqua purificata che non viene utilizzata irriga un’installazione paesaggistica adiacente. Il progetto rappresenta un modo insolito di riflettere sulla scarsità delle risorse idriche e sul vantaggio del riutilizzo delle risorse. L’architettura, concludono gli architetti, assieme alla tecnologia può essere uno strumento efficace nel processo di transizione ecologica che stiamo vivendo.

Img by dsrny.com

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