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Robot nel turismo: l’Asia detta il ritmo del cambiamento


La seconda tappa del nostro viaggio nelle applicazioni della robotica al settore del turismo è in Asia orientale, dove atterriamo dopo diverse ore di volo. Chissà se un giorno questo viaggio impegnativo transcontinentale potrà essere facilitato da nuove macchine sempre più veloci ed efficienti. Nel frattempo, subiamo un po ‘il contraccolpo e il jet lag ci assale.

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Giappone, Sud Corea e Singapore: la rivoluzione robotica nel turismo è già qui

L’Asia orientale, in particolare nelle diverse declinazioni di Giappone, Corea del Sud e Singapore, è nota per la rapida adozione della robotica in vari settori, e il turismo non fa eccezione.

Le due società dell’estremo oriente hanno due vantaggi rispetto all’Europa – società molto più aperte, interessate e curiose rispetto all’adozione dei robot (addirittura in Giappone i robot di servizi per la cura degli anziani sembrano una soluzione importante per accompagnare gli anziani in una società che invecchia molto velocemente e che non sembra avere soluzioni), e presenza di grandi conglomerati industriali storici, che da anni investono in queste tecnologie, come SoftBank Robotics (Pepper, NAO), Honda (ASIMO), Toyota, Sony (Aibo) per il Giappone, Hyundai Robotics, Samsung e LG per la Corea del Sud.

In Giappone, l’ascesa delle tecnologie robotiche nel turismo riflette la cultura di precisione, efficienza e ospitalità del paese. I robot negli hotel, negli aeroporti e nei parchi a tema giapponesi offrono un’esperienza innovativa ai turisti.

Un esempio è la catena di Henn-na Hotel, nota come la prima catena di hotel gestiti da robot, con receptionist, portabagagli e personale addetto alle pulizie robotizzati.I receptionist sono robot e i bracci robotici gestiscono la consegna dei bagagli nelle camere degli ospiti. Questa automazione consente all’hotel di fornire un servizio efficiente riducendo al contempo i costi di manodopera.

Negli anni sono state sviluppate diverse nuove tecnologie, come quelle dei robot umanoidi, degli ologrammi di luce, dei robot dinosauri, e si sono diffuse in tutto il paese. Il gruppo ha aperto anche due hotel all’estero, rispettivamente in sud corea e stati uniti.

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Se in ambito alberghiero ci sono diversi casi di interazione cliente-macchina in Giappone, ed è un tema che non sorprende quasi più (a differenza degli esempi che avevamo portato nel precedente articolo per la dimensione italiana, ancora in fase di “startup”), allo stesso modo parchi a tema e i musei giapponesi utilizzano i robot per fornire informazioni, assistere nella navigazione e persino impegnarsi nell’intrattenimento. Questa integrazione della tecnologia aiuta a migliorare l’efficienza operativa, migliorando al contempo l’esperienza del visitatore.

Anche Corea del Sud e Singapore, come anticipato prima,  sono attori degni di nota nel panorama della robotica turistica. Le iniziative sostenute dal governo della Corea del Sud promuovono servizi robotici negli aeroporti e nei siti turistici, come i concierge robot nell’aeroporto internazionale di Incheon a Seoul. Esso impiega robot concierge per assistere i viaggiatori con indicazioni, check-in e informazioni generali. Questi robot contribuiscono a migliorare la reputazione dell’aeroporto come uno degli hub di viaggio più efficienti e tecnologicamente avanzati al mondo.

Singapore, con la sua ambiziosa iniziativa “Smart Nation, che mira a trasformare la città-stato in una nazione digitalizzata, sfruttando la tecnologia per migliorare la vita dei cittadini, stimolare la crescita economica e potenziare i servizi pubblici, è un vero e proprio laboratorio per la robotica e le nuove tecnologie applicate anche al settore turistico.

Lanciata nel 2014, l’iniziativa si concentra sul miglioramento della qualità della vita attraverso diversi progetti e programmi. In questo senso, la città stato ha integrato i robot in vari servizi rivolti ai turisti, dai robot guida ai chioschi automatizzati nelle zone turistiche più hot dei social media. I robot guida attivi presso i “Gardens by the Bay” A Gardens by the Bay di Singapore, le guide robot aiutano i visitatori a orientarsi nell’ampio parco, fornendo informazioni sulla flora e la fauna esposte. Questi robot offrono esperienze personalizzate, fornendo informazioni in più lingue e assistendo i visitatori con domande in tempo reale.

Cina: un mercato immenso per la robotica nel turismo

La Cina è uno dei leader mondiali nell’adozione della robotica e il suo settore turistico non fa eccezione. Gli ambiziosi piani del paese di essere leader nell’intelligenza artificiale e nella robotica si stanno riflettendo nel suo settore turistico, facendo sì che gli investimenti nei servizi di concierge robotizzati, nei check-in automatizzati degli hotel e nel servizio clienti basato sull’intelligenza artificiale, stiano diventando un punto di riferimento per l’innovazione del turismo robotico, non solo in Asia orientale.

In città come Shanghai e Beijing, i robot si trovano spesso in hotel, musei e aeroporti, dove offrono informazioni, guidano i turisti e offrono intrattenimento. E’ Beijing in questo momento uno dei luoghi più dinamici per la ricerca, la produzione e la pianificazione di politiche per lo sviluppo di un intero nuovo settore industriale, quello dei robot umanoidi. Ed anche il luogo, un vero e proprio ecosistema composto da aziende, politica, università, e numerosissime destinazioni turistiche di primo livello nazionale dove le tecnologie possono essere sperimentate. Non sarà difficile, a breve, vedere robot umanoidi per le strade della capitale, che passeggino con i pechinesi, o incrociare per la zona di Wangfujing un cane robot o un robot poliziotto, In questo senso, i turisti che si recheranno nella capitale della Cina, avranno già un’esperienza di interazione con i robot. Robot umanoidi potranno essere impiegati nel settore turistico della Cina con implicazioni ancora da definire e con potenzialità immense.

Robot negli hotel e aeroporti cinesi: efficienza e personalizzazione

Iniziamo nella nostra analisi dell’integrazione robot-turismo con gli hotel cinesi. L‘M Social Hotel di Shanghai ha integrato robot per gestire i servizi per gli ospiti, tra cui il check-in, la consegna della camera (come asciugamani o articoli da toeletta) e persino il servizio in camera.

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Il Fly Zoo Hotel di Hangzhou, gestito dalla divisione viaggi di Alibaba, Fliggy, è un ottimo esempio di robotica nel servizio clienti. Questo hotel futuristico impiega robot per vari compiti, tra cui check-in, servizio in camera e servizi di portineria. Gli ospiti possono effettuare il check-in utilizzando la tecnologia di riconoscimento facciale e i maggiordomi robot consegnano gli articoli nelle loro camere. Questa tecnologia riduce la necessità di personale umano e riduce al minimo i tempi di attesa, migliorando significativamente l’efficienza e la comodità dell’esperienza degli ospiti.

Aeroporti cinesi: robot per gestione bagagli e assistenza passeggeri

Come nei casi precedenti, anche in Cina sono gli aeroporti, ovvero il primo luogo di “contatto” di un turista con il paese di destinazione, a cui guardare per trovare innovazioni interessanti. All’aeroporto internazionale di Guangzhou Baiyun, i robot vengono utilizzati per la gestione dei bagagli, il trasporto delle borse dai banchi del check-in alle aree di smistamento e ai vari voli. Questa automazione aiuta a migliorare l’efficienza operativa e a ridurre il lavoro umano in luoghi affollati e ad alto traffico come gli aeroporti.

L’Aeroporto Internazionale di Pechino Capitale ha introdotto robot per il servizio clienti per assistere i viaggiatori con informazioni e indicazioni. Questi robot, dotati di capacità multilingue, aiutano i passeggeri a orientarsi all’aeroporto, a trovare i gate e a rispondere alle domande più comuni. Fornendo informazioni e indicazioni in tempo reale, questi robot migliorano l’esperienza di viaggio complessiva e riducono lo stress associato alla navigazione in un aeroporto affollato.

Esperienze culturali e smart city: il caso di Dunhuang

Infine, vorremmo segnalare la bellissima esperienza delle grotte di Dunhuang, nella Cina nordoccidentale. Un luogo iconico, parte dell’antica via della seta, con paesaggi affascinanti e reperti di alta qualità.

Per migliorare il proprio livello tecnologico, affrontare nuove sfide e risolvere i problemi annuali legati al sovraffollamento turistico, la città di Dunhuang ha firmato negli ultimi anni un accordo di cooperazione con il colosso tecnologico cinese Huawei.

Huawei è stata scelta per la costruzione del “Feitian Cloud Data Center“, grazie alla sua esperienza nei settori del cloud computing, dei big data, dell’Internet delle cose, dell’internet mobile e dell’intelligenza artificiale. Nell’ambito dell’accordo, il centro ha implementato nuove piattaforme che coprono aspetti della vita familiare, dei trasporti, dei viaggi, dell’assistenza sanitaria, dell’istruzione e dell’informazione pubblica.

L’Accademia di Dunhuang e Huawei hanno lanciato un tour virtuale delle Grotte di Mogao lo scorso aprile. Utilizzando la “Piattaforma di intelligenza artificiale Hetu“, i visitatori hanno potuto vivere un’esperienza immersiva all’esterno delle grotte. Utilizzando un modello di telefono Huawei, i visitatori hanno potuto osservare i dettagli dei murales all’esterno della grotta, contribuendo così alla protezione delle reliquie culturali e, allo stesso tempo, ad aumentare la quantità di informazioni che i visitatori possono ottenere.

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Le tecnologie vengono utilizzate anche per promuovere la sicurezza della città. Dunhuang ha lanciato un “Progetto Città Sicura” con la collaborazione del “Campione Nazionale”, integrando le funzioni di monitoraggio in tempo reale, recupero audio, interfono vocale, mappa digitale e archiviazione dati.

Robotica e turismo in Asia: lezioni per l’innovazione europea

In questa seconda tappa abbiamo presentato alcuni casi di integrazione di robotica, nuove tecnologie nel settore turistico di Giappone, Singapore, Sud Corea e Cina. Ecco di seguito alcune considerazioni/riflessioni generali che ci sentiamo di trarre in questa tappa della nostra esplorazione.

Anche in questo ambito, è importante studiare, verificare e poi “riportare” in patria le esperienze di successo di integrazione tra robotica e new tech in Asia orientale, senza tuttavia pensare di avere già perso una eventuale competizione in questo ambito. Non è detto, a priori, che il modello asiatico sia meglio o più performante rispetto a quello italiano o europeo.

L’interazione tra robotica e nuove tecnologie e turismo sembra più avanzata in Asia orientale rispetto all’Italia, e prosegue con ritmi serrati e continue nuove innovazioni che stanno lentamente ma inesorabilmente cambiando l’esperienza dei turisti in questa parte del mondo.

Questi Paesi sono più abituati a innovazioni in ambito robotico, e allo stesso tempo sono più aperti a innovazioni. Grandi aziende nazionali, hanno un ruolo chiave nella produzione di robot da utilizzare poi nel settore turistico. Il turismo, in questo caso, è un settore che viene toccato dagli ecosistemi delle innovazioni dell’asia orientale.

Questi paesi possono contare su progetti a livello nazionale di sviluppo in ambito robotico, di AI e nuove tecnologie che portano a una implementazione più rapida anche nel settore del turismo.

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La Cina in particolare, dispone di un mercato (o meglio, tanti mercati) di grandissime dimensioni con migliaia di grandi città e un potenziale di sperimentazione enorme.



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