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Taglio detrazioni se si superano i 75mila euro di reddito


(ANSA) – ROMA, 03 GIU – Per i contribuenti con reddito
complessivo superiore a 75mila euro l’ammontare massimo delle
spese ammesse in detrazione si riduce progressivamente, con un
sistema di maggiore tutela per le famiglie numerose o con figli
con disabilità. Escluse dalla stretta alcune spese, come quelle
mediche, per gli interessi sui mutui e per le assicurazioni
sanitarie e sulla vita.
La novità, che non riguarda ancora l’attuale stagione delle
dichiarazioni dei redditi nei quali si riportano le spese
riferite all’anno 2024, viene illustrata nel dettaglio in una
circolare dell’Agenzia delle Entrate che fa il punto sulle
novità fiscali in materia di detrazioni introdotte dalla Legge
di Bilancio 2025. Il provvedimento attuativo contiene inoltre
indicazioni sul nuovo tetto di spesa, innalzato a mille euro, su
cui applicare lo sconto fiscale per le spese scolastiche e sulla
detrazione forfetaria per il mantenimento dei cani guida.
Per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 75.000
euro la fruizione delle detrazioni dipende da un meccanismo di
calcolo fondato su due parametri: reddito complessivo del
contribuente e numero di figli fiscalmente a carico. La norma
prevede quindi una riduzione progressiva, all’aumentare del
reddito, dell’ammontare massimo degli oneri e delle spese
ammessi in detrazione, accompagnata da una maggiore tutela per
le famiglie numerose o con figli con disabilità accertata. In
pratica la soglia massima di detrazione è di 14mila euro tra i
75.000 e i 100.000 euro e di 8mila euro superata questa soglia,
ma solo per chi ha più di due figli o un figlio disabile a
carico. Per chi non ha figli, ad esempio, si applica un
moltiplicatore che dimezza lo sconto che diventa al massimo di
7mila euro e di 4 mila euro.
Con riferimento a questa platea di soggetti, la circolare
precisa che il reddito è calcolato al netto di quello
dell’abitazione principale e delle relative pertinenze. Ai fini
del calcolo del massimale, inoltre, sono escluse le spese
sanitarie, le somme investite nelle start-up e nelle piccole e
medie imprese innovative, gli oneri sostenuti, per contratti
stipulati fino al 31 dicembre 2024, per mutui, per premi di
assicurazione sulla vita o infortuni e per il rischio di eventi
calamitosi, le rate delle spese detraibili ai sensi
dell’articolo 16-bis del TUIR o di altre disposizioni normative,
sostenute fino al 31 dicembre 2024, e gli oneri che danno
diritto a detrazioni forfetarie.
Le spese per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo
ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado
sono detraibili dall’imposta lorda nella misura del 19% per un
importo annuo non superiore a 1.000 euro per alunno o studente.
Fino al 2024 il tetto di spesa su cui applicare la detrazione
era pari a 800 euro. Sale, inoltre, da 1.000 a 1.100 euro
l’ammontare della detrazione forfetaria prevista per le spese
sostenute dai non vedenti per il mantenimento dei cani guida.
(ANSA).

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