Maxi piano della Regione Piemonte per sette nuovi ospedali: dall’Inail 2 miliardi di euro

Il Piemonte incassa 2 miliardi di euro per costruire 7 nuovi ospedali (degli undici previsti in totale) nella Regione. L’accordo tra il direttore dell’Inail Marcello Fiori e il presidente Alberto Cirio è stato sottoscritto il 4 giugno a Roma. Torino nord, Cambiano, Ivrea, Savigliano, Vercelli, Alessandria e Cuneo sono i nuovi nosocomi che saranno finanziati dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.

«Siamo la prima Regione a sottoscrivere l’intesa che avvia il percorso di realizzazione di ospedali da parte di Inail: oltre 2 miliardi di euro del nostro piano di edilizia sanitaria che ammonta complessivamente a 4,5 miliardi e include anche un miliardo di fondi statali, 445 milioni di fondi Pnrr, 192 milioni di risorse regionali, 112 milioni di fondi europei, 15,5 milioni delle aziende sanitarie e 702 milioni di fondi privati — spiega il governatore Cirio —. Un traguardo possibile anche grazie al fondo istituito dalla Regione per finanziare le progettazioni, che saranno poi coperte da Inail, ma che il Piemonte ha anticipato: risorse che hanno consentito alle aziende sanitarie di iniziare a progettare senza perdere mesi preziosi».

La firma dell’accordo permette alla Regione di fissare i tempi di approvazione dei progetti di fattibilità delle opere, che dovranno essere consegnati a Inail nei prossimi mesi. Entro fine anno la Regione promette di trasferire a Inail le progettazioni dei primi cinque ospedali di Torino, Ivrea, Cambiano, Savigliano e Vercelli, per l’assunzione e l’approvazione in base all’intesa di oggi. Entro l’estate, invece, dovrebbe essere individuata la soluzione più vantaggiosa per la Regione relativamente all’hub di Alessandria mentre, per Cuneo, l’azienda sanitaria Cn1 è in attesa del benestare del Tar per l’avvio del bando di progettazione. «È un passo fondamentale per la sanità piemontese, individuato negli anni passati e oggi formalizzato attraverso un percorso di condivisione — commenta l’assessore alla Sanità Federico Riboldi — che mette in sicurezza queste opere e ci permette di avere un cronoprogramma preciso».

In particolare, per quanto riguarda il nuovo ospedale di Torino nord, lo scorso aprile l’Asl città di Torino ha affidato la progettazione al raggruppamento di professionisti composto da Ati Project, Ferrari, Giraudo e Associati. Stp, 3 e Ingegneria, P’arcnouveau, Smaprogetti.

Entro settembre, poi, l’azienda dovrebbe consegnare il progetto al provveditore e al consiglio superiore per avviare la conferenza dei servizi, al termine della quale (minimo 60 giorni) trasmesso a Inail che a quel punto dovrà approvarlo, per poi avviare la gara per l’appalto dei lavori; e posare la prima pietra entro il 2026. 

L’Asl To5 (Cambiano) conta di trasmettere entro luglio il progetto al provveditore e al consiglio superiore per avviare la conferenza dei servizi; la To4 (Ivrea) e la Cuneo 1 (Savigliano) entro settembre. Vercelli sta lavorando allo studio di fattibilità del secondo lotto; l’Asl di Alessandria sta analizzando una proposta di partenariato pubblico-privato e Cuneo sta sviluppando il documento di indirizzo alla progettazione e predisponendo i capitolati e il bando di gara, ma aspetta gli esiti del ricorso al Tar fatto dall’azienda che aveva presentato una proposta di partenariato pubblico privato, giudicata inidonea da Asl e Regione.

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