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«Seimila euro se vieni a vivere a Varese»: perché anche il Nord industriale va a caccia di abitanti


di
Claudio Del Frate

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Il problema non riguarda più solo valli alpine ed entroterra appenninico. «Ogni 10 laureati, 4 se ne vanno da qui». Il nodo (irrisolto) degli stipendi bassi. E Bologna chiede aiuto ai Salesiani

Nell’Italia che si addentra nel suo inverno demografico c’è un bene – una commodity, direbbero gli economisti – che sta diventando sempre più ricercato: il «capitale umano», la popolazione, gli abitanti. Le persone in carne e ossa. «Offriamo 6.000 euro a fondo perduto a chi viene a vivere qui» dice un bando della Camera di Commercio di Varese. Appunto: cosa significa se – non una remota valle di montagna – ma il cuore del Nord industriale è costretto ad andare a caccia di persone perché non trova più manodopera per tenere in vita il suo tessuto economico e sociale? 

«È un esperimento, un test: siamo preoccupati per la salute dei nostri territori e delle nostre aziende»: Mauro Vitiello è il presidente della Camera di Commercio di Varese, territorio di 800.000 abitanti , terzo in Italia per densità di aziende per chilometro quadrato. Vitiello pochi giorni fa ha illustrato il progetto che prevede di erogare un «bonus» di 6.000 euro spalmati su tre anni a chi decide di trasferirsi qui con un contratto di lavoro dipendente. Varese come il resto d’Italia dove, secondo il report mensile di Unioncamere a maggio era in programma l’assunzione di circa 460.000 lavoratori ma in un caso su due non si è trovato il candidato con il profilo professionale richiesto.  




















































«Non troviamo gli specialisti di cui abbiamo bisogno – racconta Vitiello – e questo nonostante in provincia di Varese funzionino due università e gli Istituti tecnici garantiscano ai diplomati un tasso di assunzione immediato del 94%. Ma ogni 10 giovani che si laureano qui, 4 scelgono di spostarsi altrove». Anche in questo caso, la città lombarda non fa storia a sè ma rientra in pieno in un fenomeno nazionale: nel 2023 – dice l’Istat – 21.000 italiani under 35 si sono trasferiti all’estero e si tratta quasi sempre di giovani con livello di istruzione elevato.

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E si arriva a un nodo cruciale: i salari, che in Italia sono mediamente più bassi rispetto al resto d’Europa (24.000 euro l’anno da noi, 36.500 in Olanda). «Verissimo – ammette Vitiello – e noi soffriamo in particolare la concorrenza della Svizzera (dove le paghe sono il 25% più alte), della Germania e persino di Milano. A un neoassunto noi possiamo garantire 1.700-1.800 euro metti. L’”una tantum” che mettiamo sul piatto vuole essere una sorta di narrazione aggiuntiva. A chi sceglie di venire a Varese diciamo: c’è un territorio che si occupa di te, ti offre un lavoro ma anche servizi, ambiente, qualità della vita. Siamo in una competizione a livello globale, dobbiamo trovare soluzioni». 

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Servono soluzioni, e pure creative. A Bologna, per garantirsi il capitale umano mancante si sono rivolti ai Salesiani. Non a caso, visto che don Bosco – fondatore dell’ordine – era convinto che insegnando un mestiere ai giovani ne avrebbe garantito il riscatto sociale.  Il gruppo Renner garantisce contratto a tempo indeterminato, alloggio e corso di formazione a cura di un centro gestito dai Salesiani ai giovani immigrati perché non trova operai specializzati. Un sistema di welfare, insomma, che ribalta la visione abituale dell’immigrazione.   

Anche la recente campagna elettorale di Genova ha avuto tra i suoi «temi caldi» soluzioni per trattenere i residenti. E anche in questo caso si parla di uno dei cuori pulsanti dell’economia del nord. Il problema, in altri termini, ha travalicato i confini delle valli del Trentino (incentivi a chi acquista o ristruttura una casa), delle aree interne della Sicilia (la soluzioni delle case a un euro) o delle aree interne dell’Appennino (una flat tax al 7%). C’è poi la Regione Calabria che offre fino ma 26.000 euro per trasferirsi in paesi con meno di 2,000 abitanti. Imitata da Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Molise che hanno emesso bandi analoghi. Servono abitanti per l’Italia del futuro prossimo. E ormai si è disposti a pagarli.  

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3 giugno 2025 ( modifica il 3 giugno 2025 | 12:06)

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