Le spese scolastiche sono tra quei costi che possono essere detratti tramite dichiarazione dei redditi ogni anno, presentando i dati tramite Modello 730. I costi sostenuti per la scuola dei figli che risultano detraibili per il 2025 riguardano le scuole dell’infanzia, le elementari e le medie, ma anche superiori, università e determinati corsi di formazione.
La principale novità di quest’anno riguarda l’incremento della soglia massima di detrazioni fiscali a cui si ha diritto intorno a queste spese, che passa da 800 a 1.000 euro. Questa quota è detraibile al 19%, come accade per altre spese come quelle mediche, ma non si possono detrarre i libri di testo.
Detrazione spese scolastiche: la nuova soglia
A stabilire la nuova soglia massima di detrazione è l’ultima legge di bilancio, che propone un limite massimo di 1.000 euro per le spese a favore dei figli. Questo importo è da considerarsi come annuale, per ogni figlio.
La detrazione del 19% coinvolge i costi per l’iscrizione alla scuola, inclusi i contributi volontari, i servizi scolastici (anche esterni) come la mensa, la spesa per le gite scolastiche, ma anche per il trasporto pubblico. I genitori devono presentare tutte le spese, sostenute con metodi tracciabili, e queste devono essere inerenti agli istituti frequentati dai figli, pubblici o paritari.
L’agevolazione può essere percepita da chi effettivamente sostiene le spese, con opportuna documentazione. Si possono detrarre le spese solo per istituti presenti sul territorio nazionale, per cui è esclusa l’istruzione all’estero. La novità scatterà effettivamente dal 2026, ovvero sui costi sostenuti quest’anno. Questo vuol dire che sulle spese del 2024 valgono ancora le regole precedenti, con limiti massimi specifici per ogni tipo di scuola.
Come ottenere la detrazione sulle spese scolastiche
Per ottenere il vantaggio fiscale è necessario che il genitore che ha sostenuto le spese presenti tutte le voci di costo documentandole con ricevute e documenti fiscali idonei che attestino l’avvenuto pagamento. Va ricordato che non è possibile detrarre i costi per l’acquisto dei libri o per altri materiali utilizzati dallo studente.
Come per altre detrazioni, anche in questo caso è necessario aver provveduto al pagamento con metodi tracciabili. Le agevolazioni cambiano per studenti con disturbi dell’apprendimento, per cui non vi sono limiti massimi di importo detraibile e per cui è possibile includere strumenti a supporto della didattica.
Per accedere alle detrazioni bisogna quindi presentare correttamente la propria dichiarazione dei redditi tramite Modello 730, anche utilizzando la modalità precompilata o semplificata. Per i costi sostenuti nel 2024 non sono ancora attive le novità, per cui bisogna considerare il limite massimo di spesa di 800 euro.
Partite IVA e detrazioni sulle spese scolastiche
Chi lavora in autonomia con una partita IVA, può accedere alle detrazioni fiscali sulle spese della scuola? Le cose in questo caso funzionano diversamente. Non sono previsti gli stessi meccanismi di detrazione stabiliti per i lavoratori dipendenti e non si utilizza il 730.
Le partite IVA usano il Modello Redditi PF per dichiarare e possono solamente usufruire delle deduzioni e detrazioni sui costi inerenti l’attività imprenditoriale o autonoma svolta. Inoltre questo è valido per le partite IVA ordinarie, mentre i forfettari non possono detrarre alcuna spesa.
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