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«Favori in cambio di voti alle Regionali 2020», l’assessore regionale Delli Noci rischia i domiciliari


Un sistema collaudato gestito da due imprenditori per ottenere favori e contributi da Comune di Lecce e Regione, in cambio di supporto elettorale. C’è questo nell’inchiesta dei pm Massimiliano Carducci e Alessandro Prontera che hanno chiesto al gip di Lecce, Angelo Zizzari, undici misure cautelari (di cui una in carcere e sei ai domiciliari) tra cui quella per l’ex vicesindaco di Lecce e attuale assessore regionale alle Attività produttive, Alessandro Delli Noci, 42 anni.

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Le accuse, a vario titolo e secondo le rispettive responsabilità, riguardano 11 persone fisiche e tre società, e ipotizzano l’esistenza di una associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, turbativa d’asta e frode nei finanziamenti pubblici dei Programmi Integrati di Agevolazione (PIA), strumenti messi in campo dalla Regione Puglia per incentivare gli investimenti delle piccole e medie imprese. Al centro di tutto ci sarebbe l’imprenditore Alfredo Barone, 67 anni, nato a Biella e residente a Lecce, l’unico per il quale la Procura ha chiesto il carcere in quanto promotore, capo e organizzatore della presunta associazione a delinquere in cui un ruolo da organizzatore è contestato a Maurizio Laforgia, ingegnere, 52 anni, figlio del presidente uscente di Acquedotto Pugliese Domenico Laforgia (estraneo a ogni accusa), per il quale sono stati chiesti i domiciliari. Una delle vicende contestate riguarda i finanziamenti Pia per la masseria di Ugento dell’imprenditore barese Vittorio Andidero, oggetto di una indagine della Procura di Bari.

Gli altri destinatari delle richieste di misure sono Angelo Mazzotta, di Lequile, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Lecce, l’imprenditore Marino Congedo, il ragioniere commercialista Luciano Ancora di Galatina, Michele Barba di Gallipoli, Nicola Capone (detto Lino) di Lecce, Corrado Congedo di Lecce, Marino Congedo di Galatina, il commercialista Giovanni Rapanà di Lecce e Italia Santoro di Lecce. Gli interrogatori preventivi si svolgeranno giovedì 12 giugno.

Le indagini sono state condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Lecce agli ordini del colonnello Giulio Leo e hanno incrociato il periodo delle elezioni regionali 2020 in cui era candidato Delli Noci. L’accusa ipotizza che Delli Noci si sia messo a disposizione dell’imprenditore Barone in cambio di aiuti per la candidatura. Le richieste di arresto sono motivate con il pericolo di reiterazione del reato.

LA DICHIARAZIONE DI DELLI NOCI

L’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci dichiara quanto segue: «Ho appreso questa mattina di essere oggetto di indagine. Fiducioso come sempre nei confronti della magistratura, attendo di conoscere meglio le accuse che mi vengono rivolte per poter chiarire al più presto la mia estraneità ai fatti che mi vengono contestati».

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano dichiara: “Abbiamo fiducia nella giustizia e abbiamo fiducia in Alessandro Delli Noci. Aspettiamo di conoscere gli atti processuali e la sua difesa. Le procedure giudiziarie sono necessarie per conoscere la verità e auspichiamo che arrivino a conclusioni certe nel tempo più breve possibile”.

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