Il sindaco: «Qui la vivacità imprenditoriale si traduce in una bassa vulnerabilità sociale, in occupazione diffusa e in una buona qualità della vita. Mi piacerebbe un teatro a Fossò»
Da ottobre 2021, Alberto Baratto è sindaco di Fossò. In questo paese di poco più di settemila abitanti è nato, cresciuto e ci vive. La politica lo ha sempre appassionato. Come l’attenzione per un territorio che conosce palmo a palmo. Per oltre 42 anni è stato vigile urbano e poi, fino alla pensione nel luglio 2020, comandante della Polizia locale dei Comuni della Riviera del Brenta. «Sono da sempre innamorato del mio paese: Fossò è un polo produttivo di punta per l’artigianato della Riviera conosciuto a livello internazionale, ma è anche una realtà altrettanto ricca e “produttiva” a livello di volontariato con tante associazioni sportive, culturali e di promozione sociale che animano il territorio. Siamo un paese di origine contadina, che negli anni si è sviluppato nella produzione calzaturiera, grazie a tante persone operose nel lavoro e nel volontariato che mantengono le proprie radici strettamente legate alla tradizione cristiana». Fossò si distingue per un’economia solida e integrata nel territorio. Sono 767 le imprese attive, in particolare nel settore manifatturiero della calzature e delle costruzioni, un dato rilevante rispetto alla dimensione del Comune e ai suoi 7.135 abitanti. «I dati rispecchiamo una forte identità imprenditoriale, capace di coniugare crescita economica e coesione sociale. Una vivacità imprenditoriale che si traduce in un basso indice di vulnerabilità sociale, in un’occupazione diffusa e in una buona qualità della vita. Fossò rappresenta un modello virtuoso di equilibrio tra sviluppo economico, coesione sociale e benessere diffuso». Una dinamicità che si esprime anche nelle opere e negli investimenti. Tra i più importanti in corso la nuova palestra di Sandon: l’intervento, costato 690 mila euro, si è da poco concluso, mancano solo le ultime finiture. Sarà pronto entro fine anno anche il nuovo asilo nido, costruito all’interno degli spazi del polo scolastico: «La nuova struttura non sarà gestita dal Comune, bensì affidata a una cooperativa. L’intervento, molto atteso, ha un ottenuto un finanziamento di 1,5 milioni di euro. È un impegno che abbiamo fortemente voluto per rispondere alla domanda delle nuove famiglie. Fossò non è un Comune grande per numero di abitanti e superficie, ma è capace di attrarre. In questi ultimi due anni i residenti sono duecento in più, in controtendenza rispetto ai trend demografici. Ci sono servizi, scuole, tre banche, cinque supermercati. Siamo a soli sette minuti di auto da un pronto soccorso e un ospedale, Dolo, e vicini ad altre strutture come Piove di Sacco e Padova». Il Comune ha ottenuto, inoltre, un contributo europeo di 827 mila euro per il recupero di uno dei siti più significativi del territorio: l’antica fornace. Il piccolo complesso archeologico si trova lungo via Provinciale, a pochi passi dalla chiesa di Sandon. Abbandonato da tempo, è costituito da fornace per laterizi ed essiccatoio. «Non abbiamo ancora individuato la destinazione, di sicuro sarà un luogo aperto, di partecipazione, in cui le nostre tante associazioni e i cittadini possano ritrovarsi». Tanti progetti e un sogno nel cassetto per il primo cittadino: «Non so quando si potrà realizzare, ma mi piacerebbe che Fossò potesse avere un teatro, un posto dove la cultura trovasse spazio e casa. Quando vengono proposti eventi, rivolti a tutti ma in particolare ai giovani, Fossò ha sempre fatto il pieno, partecipando alla grande. Una risposta che non possiamo ignorare».
Il parroco: «La Festa della famiglia di questi giorni riassume il nostro cuore pulsante e rispecchia i valori religiosi e aggregativi. Ci vuole costanza per essere accoglienti»
L’entusiasmo di una comunità
Una realtà viva e affiatata, pronta a mettersi in gioco, a partecipare, a raccogliere i tanti stimoli e iniziative, ad animare i gruppi, a costruire con costanza ed entusiasmo una comunità aperta, accogliente, solidale. A scattare la fotografia “istantanea” di Fossò è il parroco, don Alessandro Piran. Alla guida delle due parrocchie di Fossò e Sandon, don Alessandro è impegnato, in queste settimane insieme ai suoi parrocchiani, in una delle iniziative che forse meglio ne riassumono il cuore pulsante della comunità: la Festa della famiglia. «Il programma è da sempre molto ricco e vario proprio perché il desiderio è quello di coinvolgere persone di ogni età e non solo. Tra i momenti più importanti la Festa dei popoli di sabato 7 giugno, pensata e organizzata insieme alle famiglie, con momenti di festa, di preghiera interreligiosa e la partecipazione di tante culture presenti nel territorio. Il giorno dopo, domenica 8 giugno, si terrà la Festa per gli anniversari di matrimonio per chi quest’anno ricorda i 5, 10, 15, 20, 25, 30, 35, 40, 45, 50 e, dopo i 50 ogni anno. La Festa della famiglia si articola in tre ambiti che riassumono, in fondo, i vari volti della nostra comunità: religioso, aggregativo e formativo». Per quest’ultimo ambito la comunità ha incontrato, in una serata piena di spunti e temi da approfondire, Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva; e ancora, si è parlato di passato, presente e futuro di Fossò in una serata sul tema “Sviluppo economico e bene comune: un’alleanza possibile”; tra gli altri ospiti, la linguista Vera Gheno in un incontro dal titolo “A che serve essere grammamanti” e lunedì 2 giugno alle 18 nel palazzetto dello sport, Enrico Galiano, insegnante e scrittore, per la riflessione “Meglio veri che perfetti. Crescere secondo la propria vocazione”. Oltre allo stand gastronomico, nello spazio adiacente al centro parrocchiale è stato allestito un palco dove ogni sera è previsto un intrattenimento musicale o teatrale. Il 31 maggio speciale concerto in memoria di Massimo Barbiero, missionario laico originario di Fossò, morto in Venezuela a 36 anni. Una proposta che ha visto la partecipazione di giovani e ragazzi, ma anche dei genitori è stata quella degli itinerari per il Tempo della fraternità per ragazze e ragazzi dai 13 ai 15 anni. «I ragazzi del 2010 si sono occupati dell’itinerario sulla parrocchia, quelli del 2011 sulla spiritualità con la sviluppato nella produzione calzaturiera, grazie a tante persone operose nel lavoro e nel volontariato che mantengono le proprie radici strettamente legate alla tradizione cristiana». Fossò si distingue per un’economia solida e integrata nel territorio. Sono 767 le imprese attive, in particolare nel settore manifatturiero della calzature e delle costruzioni, un dato rilevante rispetto alla dimensione del Comune e ai suoi 7.135 abitanti. «I dati rispecchiamo una forte identità imprenditoriale, capace di coniugare crescita economica e coesione sociale. Una vivacità imprenditoriale che si traduce in un basso indice di vulnerabilità sociale, in un’occupazione diffusa e in una buona qualità della vita. Fossò rappresenta un modello virtuoso di equilibrio tra sviluppo lettura del libro Antonio segreto, La forza di un uomo, incontri con i frati del Santo, le monache Clarisse di Camposampiero, la comunità eucaristica di Fiesso d’Artico, la preghiera di Taizè di Mestre e uscita a Firenze con visita interattiva al museo degli Innocenti, quindi alla Basilica dell’Annunziata e al museo del calcio di Coverciano. Per i ragazzi 2013 l’itinerario ha riguardato la carità e la dimensione umana della scelta, il libro letto è stato Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda sulla storia vera di Enaiatollah Akbari, quindi incontri all’Opsa, alle Cucine popolari, alla cooperativa il Glicine e visita a Trieste, in collaborazione con l’associazione locale Linea d’ombra e i volontari che tutti i gironi rispondono all’emergenza dei migranti provenienti dalla rotta balcanica. In calendario ora le attività estive i con i grest, a giugno a Fossò e a settembre a Sandon, e i campi scuola: 3a, 4a e 5a elementare e 1a e 2a media a Cesuna (Vi), Casa La Pineta 3-8 agosto; 3a media a Pejo (Tn), Casa Le Verande, 25-31 agosto; “issimi” a Valsamoggia (Bo), Villaggio senza barriere, 14- 21 luglio; educatori a Cesuna (VI), Casa La Pineta, 8-10 agosto; Campo Giovani a Roma, Giubileo dei Giovani, 28 luglio-3 agosto.
Il primo documento in cui viene citato risale al 1025
Fossò, al 1° gennaio 2025, conta 7.133 abitanti e fa parte della città metropolitana di Venezia, pur essendo più vicina a Padova. Il toponimo può essere fatto derivare da Fossatum, riferito a un probabile ramo minore del Brenta. Nello stemma spicca una stella argentata a otto punte.
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