Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Newcleo, l’unicorno italiano del nucleare punta alla borsa: la sfida dell’ipo




Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Ultim’ora news 7 giugno ore 17


Il progetto è sempre stato ambizioso. E il suo fondatore, Stefano Buono, ha alzato l’asticella anno dopo anno. Nel 2021 Newcleo si è presentata al mercato definendosi il prossimo protagonista del nucleare di nuova generazione in Europa. Nei tre anni successivi ha raccolto 570 milioni di euro da privati e la società è diventata il primo unicorno italiano dell’energia. E mentre la raccolta dovrebbe continuare nel medio termine, l’amministratore delegato ha già messo in conto una quotazione in borsa nel 2027. Ma resta da capire dove. E la risposta non sembra essere scontata.

Pochi giorni fa, parlando con MF-Milano Finanza della prevista ipo, l’amministratore delegato ha ammesso che non si tratta di una scelta facile. Sicuramente «non prevedibile», considerando lo spiccato «dinamismo» del settore. Quel che sembra certo è che a battersela non saranno soltanto i mercati più vicini alla società (e cioè Milano e Parigi). Ma anche gli Stati Uniti potrebbero diventare un’opzione. Un segnale chiaro che la quotazione sarà anche un affare politico, oltre che finanziario.

Wall Street non ha paura del nucleare

Newcleo continua a insistere sull’Europa. E lo dimostra il portafoglio progetti: in Italia con il Centro Ricerche Enea al Brasimone, in Francia con il nuovo impianto da 1,8 miliardi, in Slovacchia con la joint venture con Javys. Ma la quotazione è un’altra cosa. E chi l’ha cercata, finora, lo ha fatto negli Stati Uniti.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Wall Street, a differenza dell’opinione pubblica europea, non ha paura del nucleare. Anzi, negli ultimi due anni ha accolto con entusiasmo due startup del settore come NuScale Power e Oklo. Entrambe impegnate nello sviluppo di reattori modulari, entrambe passate da piccole società tecnologiche a public company, proprio grazie al listino americano.

L’ipo di NuScale e Oklo

NuScale Power, fondata nel 2007 in Oregon, è stata pioniera nello sviluppo di piccoli reattori modulari. Dal giorno della quotazione alla borsa di New York, avvenuta tramite spac nel maggio del 2022, la performance del titolo ha segnato un balzo del 212%. Dall’ipo avvenuta a 10 dollari l’azione è salita a 31 dollari e nell’azionariato della società oggi figurano colossi come BlackRock e Vanguard.

Anche Oklo nasce come startup ma conta sul fondatore di OpenAi, Sam Altman, come big supporter. Si è quotata nel maggio 2024, sempre al Nyse e sempre attraverso spac, con una raccolta di 306 milioni di dollari. Da allora le azioni di Oklo sono cresciute del 480%, passando da 8,45 ai 49 dollari della chiusura di mercoledì 4 giugno.

Il percorso borsistico è stato un’altalena per entrambe. Il giorno del debutto Oklo ha messo a segno un calo del 38%. E Nuscale, a due anni dall’ipo, ha sfiorato un minimo intraday di 2,6 dollari per azione. Per entrambe, però, c’è stato recentemente un punto di svolta che ha coinciso con l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Quasi a voler sottolineare che un settore come quello del nucleare ha bisogno di supporto burocratico e statale. Anche per andar bene in borsa.

Il ruolo politico e la riforma di Trump

Sempre e ovviamente in ottica Maga (Make America Great Again), gli Stati Uniti hanno accelerato sul fronte normativo e strategico per sviluppare e incrementare l’energia nucleare. Il 23 maggio scorso, il presidente Trump ha firmato un ordine esecutivo che dirige la riforma strutturale della Nuclear Regulatory Commission con l’obiettivo di velocizzare i processi di autorizzazione per i reattori avanzati (inclusi quelli più piccoli, come gli smr).

L’obiettivo è rendere il nucleare modulare una priorità nazionale, «anche per scopi di sicurezza e difesa», si legge sul sito della Casa Bianca. La riforma semplifica l’iter autorizzativo, introduce canali preferenziali per le aziende più innovative e rende accessibili finanziamenti pubblici diretti, inclusi contratti per la fornitura energetica a installazioni strategiche. Letteralmente una chiamata alle armi per tutte le società già presenti e per quelle che ci stanno pensando.

E l’Europa? 

In confronto l’Europa appare più cauta, con una normativa frammentata, iter di autorizzazione più lunghi e una maggiore esposizione a cambi di rotta politici. Le intenzioni, certo, non mancano. L’Unione Europea ha incluso l’energia nucleare nella lista degli investimenti sostenibili (Tassonomia Europea), consentendo così di accedere a fondi per progetti nucleari che soddisfino determinati criteri. E in alcuni Paesi sono previsti incentivi fiscali per le imprese che investono nel settore nucleare, come detrazioni fiscali o altre forme di riduzione delle tasse.

Eppure questo potrebbe non bastare a trattenere le eccellenze. In Italia, per esempio, le detrazioni sono pari a zero. D’altronde solo 13 Stati europei su 27 si affidano anche a centrali atomiche per il loro fabbisogno di energia, con la Francia che la fa da padrone. In questo contesto, la domanda resta aperta: dove si quoterà Newcleo? Buono non esclude nessuna opzione, nemmeno quelle fuori dal perimetro europeo. La scelta del listino sarà molto più che una decisione tecnica, sarà quasi una dichiarazione di intenti. E forse anche un referendum sulla fiducia nei mercati. (riproduzione riservata)

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Microcredito

per le aziende