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ASSISTENZA DOMICILIARE E PROGETTI PER OVER 65 IN UNIONE EUROPEA


di Cinzia Boschiero

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Domanda: aumentano gli over 65, ma ci sono fondi e progetti europei per potenziare l’assistenza domiciliare? Nuccia Gurrello

Risposta
: sì. Ci sono diversi progetti e fondi europei per la gestione degli over 65 e degli anziani. Di recente se ne è parlato a Cinisello Balsamo in occasione di un convegno intitolato proprio “Assistenza domiciliare – presente e futuro” a cui hanno partecipato le massime autorità ed esperti a livello europeo, nazionale, regionale e locale, tra cui anche il Sindaco di Cinisello Balsamo, con associazioni e fondazioni con grande esperienza relativamente ai bisogni delle famiglie e dei malati cronici. Regione Lombardia ha 78 milioni di euro dei 500 milioni totali del PNRR da gestire a favore di progetti per anziani non autosufficienti e persone vulnerabili ed ha il maggior  numero di anziani in Italia.  “Invecchiare è un’opportunità, non è e non deve essere un problema:  abbiamo organizzato questo evento in modo da confrontarci a livello nazionale, regionale e locale ed avere uno scambio  utile  sulle best practices con esperti ed associazioni, per presentare progetti innovativi anche europei per una assistenza domiciliare continuativa e di qualità,  proprio perché c’è ancora molto da fare, tutti assieme, per un presente ed un futuro migliore” ha sottolineato il prof. Bernardo Misaggi, Presidente della Fondazione Ricovero Martinelli Onlus al convegno svoltosi nell’aula congressuale della medesima fondazione  il 7 giugno a Cinisello Balsamo a cui hanno partecipato le massime autorità ed esponenti di numerose associazioni ed enti territoriali. “L’assistenza domiciliare nel nostro Paese ha storicamente sofferto dei limiti di uno sviluppo disomogeneo tra le Regioni, di un’erogazione di interventi solo sporadici/prestazionali e della mancanza di un raccordo tra filiera sanitaria e sociale. Lavorare in rete sul territorio consentirà di offrire servizi sempre più adeguati alle esigenze di una popolazione di over 65 che è in aumento”.  Si è collegata on line la ministra per la disabilità, Dott.ssa Alessandra Locatelli che ha ribadito l’importanza di confronti diretti come questo convegno da effettuarsi periodicamente con i cittadini ed associazioni ed ha elogiato l’impegno della Fondazione Martinelli per un dialogo costante e sinergie territoriali condivise. La senatrice Dott.ssa Maria Cristina Cantù, vicepresidente della 10° Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) ha spiegato quali siano i passi avanti da parte del Governo per essere al fianco delle esigenze delle famiglie e degli over 65. “Noi, come Fondazione,” ha detto il prof. Bernardo Misaggi,” ringraziamo di cuore tutti gli intervenuti, l’aula era gremita e partecipe;  abbiamo organizzato questo evento proprio per riunire tutti gli stakeholders e le associazioni interessate. Nel territorio in cui operiamo di Cinisello Balsamo, Bresso, Cormano e Cusano Milanino; abbiamo la percentuale più elevata di 80-89 anni rispetto al resto della Provincia di Milano e alla Regione Lombardia; pertanto possiamo essere un punto di riferimento, il fulcro di sperimentazioni utili e a supporto dei caregivers; in una famiglia su tre è presente un over 65 su una popolazione totale di 140.692 persone. Si assiste ad una progressiva riduzione delle dimensioni dei nuclei familiari con realtà mononucleari composte prevalentemente da donne anziane sole. Gli esperti hanno evidenziato i dati reali e le criticità attuali. C’è un incremento di persone over 65 con patologie croniche a lunga evoluzione; ci sono nuovi bisogni da parte delle famiglie, manca il personale socio-sanitario per cui serve attivare politiche di welfare e di reclutamento efficaci come con l’azione europea Nursing. Serve pertanto un Piano comune condiviso nazionale, occorre avere diagnosi tempestive e una presa in carico realizzata in rete ben raccordata; occorre innovare le modalità di assistenza domiciliare in primis per gli anziani perché non si sentano soli; aiutarli ad accedervi, a conoscerle, a utilizzarle”. Le politiche in favore delle persone fragili e con disabilità vanno meglio integrate tra Comuni, Regioni e Stato con una visione d’insieme condivisa per evitare prese in carico con frammentazioni lesive dei diritti dei pazienti”.  Da parte degli esperti è stato illustrato come ogni progetto debba rispondere alle linee guida della “Strategia Europea per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030” e ai punti della “Strategia Europea per l’Assistenza”.  Il dott. Riccardo Visentin, Assessore al Welfare e alla Centralità della Persona del Comune di Cinisello Balsamo e Presidente dell’Assemblea dei Sindaci di IPIS, Insieme per il Sociale, ha presentato i risultati di progetti quali DOMEA che si basa sull’idea della progettazione partecipativa, il progetto Immaginaria, che ha coinvolto le persone che frequentano i centri diurni e ha spiegato come venga impostata e monitorata la programmazione degli interventi tramite l’Ufficio di Piano.  La dott.ssa Barbara Mangiacavalli, Direttrice Socio Sanitaria ASST Milano Nord – Ospedale Bassini ha evidenziato come si stiano utilizzando i fondi del PNRR, come funziona il Punto Unico di Accesso, le cure domiciliari C-DOM di I,II, III livello, e che, per il bacino di  utenza, servono 111 infermieri e ad oggi ce ne siano operativi solo 75; ha ringraziato la Fondazione per il dialogo aperto con tutte le componenti sanitarie e socio-assistenziali e ha ribadito come sia necessario impostare una collaborazione concreta in rete più efficiente ed efficace grazie anche ai servizi di telemedicina da raccordare sul territorio in modo sinergico. “Noi come Fondazione abbiamo avviato dal 2014 la sperimentazione regionale del servizio RSA Aperta rivolto a soggetti con demenza certificata e ultrasettantacinquenni con invalidità al 100%. I nostri servizi offrono prestazioni di sostegno ai familiari, oltre che servizi di assistenza domiciliare personalizzati ( gli utenti C-DOM ex ADI al 2024 erano 347 di cui il 72,04 % ultra80enni). Occorre rivalutare il ruolo delle RSA, unire le forze per investire in innovazioni tecnologiche a supporto di piani di cura ad hoc. Serve tornare a concepire la Sanità come un investimento e non un costo. I nostri progetti futuri saranno di innovare il Centro Diurno Integrato, creare un servizio di ricovero riabilitativo post acuto  per gli over 65 post intervento da fratture di femore; potenziare gli spazi per la degenza di anziani con patologie neurologiche (Parkinson, demenza senile, Alzheimer). Per i servizi domiciliari abbiamo dei riscontri positivi nel lasciare la Persona fragile nel suo ambiente domestico e nel fornirle, a seconda delle necessità, un infermiere, un educatore, un fisioterapista, un servizio di prelievi o di esami a domicilio”, ha spiegato il prof. Bernardo Misaggi. I progetti europei a cui partecipare o da cui trarre spunti ci sono come il progetto  Digicare4CE e PROCAREFUL; e come il progetto  I-CARE4OLD che il 14 maggio 2025 ha tenuto la sua conferenza finale ad Amsterdam, riunendo partecipanti da 14 Stati per riflettere ed esplorare il futuro dell’intelligenza artificiale nell’assistenza agli anziani. InterRai è ad esempio una rete collaborativa globale di ricercatori e professionisti di 35 Stati tra cui l’Italia che punta a migliorare l’assistenza alle persone con disabilità o con patologie complesse, attraverso la raccolta e l’interpretazione di dati di alta qualità sulle caratteristiche e gli esiti delle persone assistite in una varietà di contesti sanitari e sociali. E’ stato ribadito il ruolo dei caregivers (oltre 12 milioni in Italia), dei volontari e il Valore della cooperazione, della solidarietà, della capacità di ascolto che sono parole chiave per poter procedere con umanità e a piccoli passi, uniti sul territorio, a favore di servizi di assistenza domiciliare innovativa che tutelino gli over 65 e le persone  fragili (disabili etc.).  L’importante è infatti che, una volta terminati i fondi europei (EU4Health, PNRR etc.), si possa proseguire ad erogare quanto attivato e un altro problema è la legislazione italiana nei confronti delle Fondazioni che sta cambiando il panorama vigente ed attutivo dei servizi erogati ed erogabili. Il dott. Pasqualino D’Aloia, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Milano, Lodi, Monza e Brianza, visti i 30mila infermieri italiani (dati 2024) che, formati nel nostro Paese, poi si spostano all’estero, ha sottolineato che la formazione è di elevata qualità, occorre rivedere i contratti, è basilare poter offrire soluzioni abitative agevolate per il personale socio-sanitario e semplificare gli iter burocratici di riconoscimento delle qualifiche professionali per gli infermieri che provengano da altri Stati in modo da risultare più attrattivi e poter incentivare il personale a lavorare in Italia.  

Domanda:  ci sono progetti europei per rafforzare la competenza del personale per l’assistenza geriatrica e l’empowerment dei cittadini, caregivers e pazienti cronici ? Marisa Foti

Risposta
: sì. Ad esempio c’è il progetto intitolato “Integrazione dell’assistenza geriatrica per gli anziani – Rafforzare la competenza del personale sanitario per garantire la qualità dell’assistenza” sviluppato in Slovenia per rafforzare le competenze dei professionisti sanitari e socio-assistenziali e di tutti coloro che entrino in contatto con la popolazione anziana,infatti, l’Istituto nazionale di sanità pubblica (NIJZ) organizza corsi di formazione con l’obiettivo di istruire almeno 600 partecipanti. Inoltre il progetto ha sviluppato dei tools e strumenti utili per un approccio globale alla gestione della popolazione geriatrica, che consenta l’identificazione sistematica delle esigenze delle persone anziane e della loro assistenza sanitaria ottimale. l Recovery and Resilience Facility prevede un finanziamento di 2,8 milioni di euro, per un investimento totale di 3 milioni di euro. Il progetto è iniziato a settembre 2022 e si concluderà entro agosto 2026. Tra gli altri progetti europei attivati si menziona ad esempio il progetto europeo V-CARE che ha ottenuto un finanziamento Cordis dal 2017 al 30 agosto 2022 di ben quattro milioni e 44 217,05 euro per attività di coaching virtuale per la riabilitazione negli anziani gestito in Germania e che ha adattato servizi ben sviluppati per la teleriabilitazione di precedenti progetti comunitari, come eWall o Miracolus Life. Pertanto, il sistema sviluppato integra un livello semantico (universAAL) che include un motore di ragionamento che fonde insieme tutte le informazioni relative al paziente e al contesto. I servizi avanzati di vCare sono implementati su una piattaforma di riferimento di MYSPHERA (basata su FIWARE) e in quattro siti di riferimento, che si occupano di domini comunemente interessati (neurologico e cardiologico). I risultati di vCare hanno stimolato il settore sanitario e delle ICT europeo a innovarsi nel campo dell’assistenza integrata. Un altro progetto europeo interessante è REHAB che si occupa di mobilitazione e reclutamento di utenti provenienti da servizi di assistenza diurna e domiciliare, preferibilmente non autosufficienti; realizza tool utili per la stimolazione cognitiva e la riabilitazione funzionale di pazienti anziani, attraverso la fornitura di un kit multidimensionale di strumenti didattici e tecnologici; crea sessioni di stimolazione cognitiva e riabilitazione funzionale a domicilio, eseguite a distanza tramite l’uso della tecnologia e punta al miglioramento della risposta e al soddisfacimento dei bisogni di questi utenti, attraverso l’inclusione di tecnologie come l’Internet delle Cose (IoT) e l’intelligenza artificiale. ReHab è un progetto coordinato da Cáritas Coimbra, in collaborazione con IPN – Istituto Pedro Nunes e Fraunhofer AICOS, finanziato dal Banco BPI e dal programma comunitario Interreg Europe con un  importo di 36.760 euro. C’è inoltre la Piattaforma Europea per la Riabilitazione (EPR) che è una rete di fornitori di servizi per persone con disabilità, impegnati a fornire servizi di alta qualità. La missione dell’EPR è quella di rafforzare la capacità dei suoi membri di fornire servizi sostenibili e di alta qualità attraverso l’apprendimento e la formazione reciproci. L’iniziativa European Quality in Social Services (EQUASS) è un’iniziativa della Piattaforma Europea per la Riabilitazione (EPR). EQUASS promuove il settore sociale coinvolgendo i fornitori di servizi sociali nel miglioramento continuo, nell’apprendimento e nello sviluppo, al fine di garantire agli utenti la qualità dei servizi in tutta l’Unione europea. C’è pure il progetto ACTAge europeo che riunisce centri per l’invecchiamento attivo e punta a migliorare la salute sociale, fisica e mentale per il benessere degli anziani. Il progetto ACTAge affronta la frammentazione dell’assistenza agli anziani promuovendo l’invecchiamento attivo e in salute attraverso spazi e politiche multidisciplinari. Passando da un approccio basato sui bisogni a un approccio basato sui diritti, ACTAge garantisce agli anziani il diritto a pari opportunità e trattamento. Per affrontare le sfide europee legate all’invecchiamento della popolazione, ACTAge che ha un budget di un milione e 905.208 euro coinvolge partner come la Direzione Generale per gli Anziani e la Partecipazione Attiva del Governo delle Isole Canarie, la Città di Vila Nova de Cerveira (Portogallo), il Ministero del Lavoro e della Solidarietà Sociale (Romania), l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo della Regione Ovest (Ungheria), la Città di Heerenveen (Paesi Bassi), la Città di Storfors (Svezia), il Centro per lo Sviluppo della Regione di Pianificazione Orientale (Macedonia del Nord), la Città di Bruges (Belgio), Finpiemonte (Italia) e l’Agenzia del Fondo Sociale Europeo (Lituania). ACTAge promuove l’approccio “Salute Positiva”, coniato dall’Istituto per la Salute Positiva dei Paesi Bassi, che considera la salute in modo olistico, includendo le dimensioni fisica, emotiva e sociale. Il progetto enfatizza la resilienza, il senso di scopo, la significatività e l’autogestione, creando ambienti in cui le persone anziane possano prosperare e sentirsi valorizzate. Inoltre, ACTAge integra il modello innovativo del Social Outcome Contracting, che collega i finanziamenti a risultati misurabili, garantendo un uso efficiente delle risorse, un miglioramento continuo della qualità e servizi di assistenza sostenibili. L’obiettivo principale di ACTAge è quello di modificare le politiche di assistenza agli anziani integrando assistenza sanitaria, supporto sociale, servizi ricreativi, sportivi e psicologici attraverso valutazioni sanitarie proattive, interventi preventivi. E’ iniziato il primo maggio 2025 e terminerà il 31 luglio 2029. Potrei continuare a fare esempi, quello che sarebbe importante è uno scambio di dati, una conoscenza comune di tutti questi progetti e tool utili per evitare che siano spesi soldi senza uno scambio di best practices in tutte le realtà comunitarie.   Interessanti sono anche i risultati del progetto europeo ESCAPE, finanziato dalla Commissione europea per affrontare la multimorbilità nei pazienti anziani e la creazione di Eurocarers. Esperti internazionali provenienti da Danimarca, Germania, Ungheria, Irlanda, Italia, Lituania e Svezia si sono infatti uniti per sviluppare nuovi percorsi di trattamento e assistenza per i pazienti anziani affetti da molteplici patologie croniche. Finanziato dal programma Horizon 2020 dell’Unione Europea, ESCAPE è un progetto da 6,1 milioni di euro, della durata di 4 anni e mezzo, che si concentra sullo sviluppo di percorsi di trattamento integrati e incentrati sul paziente per l’assistenza ai pazienti anziani multimorbilità. Il ruolo di Eurocarers, nell’ambito di ESCAPE,  è quello di garantire che la prospettiva dei caregiver informali (solitamente familiari) e il loro importante ruolo nell’erogazione dell’assistenza siano considerati nello sviluppo di questo intervento multidisciplinare. Stecy Yghemonos, Direttore di Eurocarers, ha sottolineato: “La sua progettazione partecipativa e l’attenzione, fin dall’inizio, alle questioni chiave che sono al centro del benessere di pazienti e caregiver, garantiranno che l’approccio integrato e incentrato sul paziente di ESCAPE soddisfi le loro esigenze e preferenze”.


 





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